Le figure professionali legate all’industria videoludica sono molteplici e spaziano in molti campi, dalle arti figurative al marketing, ma il nodo centrale dello sviluppo del gioco e il game design. Si tratta di una figura a metà tra un informatico e un artista che deve rendere in digitale quelle che sono le idee messe su carta. Il game designer deve avere competenze specifiche nell’utilizzo di alcuni software e hardware ma anche manualità e senso estetico.

In Italia, come sappiamo, il mercato dei videogame è notevolmente indietro rispetto ad altri paesi, ma alcune starup o piccole aziende stanno facendosi largo, in alcuni casi con successo, in questo mercato dominato dai colossi americani e giapponesi. Ne sono esempi l’italianissima Milestone, responsabile delle serie di racing game Moto GP e Ride, o per esempio la Kitelight, i cui fondatori ci hanno concesso una intervista tempo fa. A questo si aggiungono tutte le aziende indie che costellano l’universo del mercato di piattaforme mobile o per esempio di Steam. Una idea del made in italy di questo settore si è potuta ammirare durante la Milan Games Week 2016 nella sezione indie.

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Studiare per diventare game designer

In Italia negli ultimi anni sono stati inaugurati corsi di studi in molte università e istituti e anche molti corsi di formazione per conseguire la qualifica di game designer o game developer. Una offerta formativa che riguarda atenei e gli scuole di formazione distribuiti in tutta Italia.

Ma quale scegliere tra laurea magistrale o corso di formazione? Una scelta che dipende da molti fattori spesso personali (studio fuori sede, partnership con aziende, costi, conoscenze) ma che possiamo sintetizzare in linea generale con un dipende dal tipo di istruzione passata.

Per seguire un corso di laurea magistrale o specialistica sarà necessario aver già completato un piano di studi universitario concorde con quanto si vuole fare altrimenti si corre il rischio di dover integrare con esami extra piano di studi. In compenso nella maggior parte dei casi la laurea offre una formazione più vasta e con tempi più ampi per ottenere la qualifica. In alcuni casi i corsi sono triennali e partono (quasi) da zero, ma sarà comunque necessario ampliare le conoscenze con successivi corsi.

Un corso di formazione professionale invece in generale richiede dei prerequisiti meno gravosi e tempistiche minori per l’ottenimento della qualifica. Tuttavia il poco tempo a disposizione implica focus mirati sugli argomenti e minori approfondimenti. Questo tipo di corso è consigliato per chi sta già lavorando o per chi necessita di un attestato in più per migliorare il proprio curriculum e le proprie competenze.

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Di seguito vi diamo una panoramica dei corsi di formazione e di laurea che si possono trovare sul territorio italiano.

[nextpage title=”I CORSI DI LAUREA E DI FORMAZIONE IN GAME DESIGN IN ITALIA”]

IED – Istituto Europeo di Design, Torino (TO)

Corso di specializzazione Game Design – Maya & Unity 3D Workflow

Università degli Studi di Milano, Milano (MI)

Laurea Magistrale in Informatica direzione Game Design o Game Programming.

Digital Bros Game Academy, Milano (MI)

Corsi di Game Design, Game Programmer e Artist & Animator 2D/3D e altri corsi di specializzazione.

IULM – Libera Università di Lingue e Comunicazione, Milano (MI)

Master Universitario di I livello in Game/Play Design, direction & production

Accademia di Belle Arti Santa Giulia, Brescia (BS)

Corso Game Design

Università di Verona, Verona (VR)

Master Universitario in Computer game development

Scuola di Tecnologie Industriali, Firenze (FI)

Corso di Game Design

Event Horizon – School of Digital Art, Firente (FI)

Corsi di Game Design, Game Programming e affini

AIV – Accademia Italiana Videogiochi, Roma (RM)

Corsi di Grafica per videogiochi, Programmazione per videogiochi e Art Director

IUDAV – Istituto Universitario Digitale Animazione & Videogiochi, Pozzuoli (NA)

Laurea in Comunicazione Digitale – Orientamento Videogiochi e Animazione

Corso di Game Desing & Game Development

Scuola Internazionale di Comics, Firenze, Jesi, Perscara, Padova

Videogame Game Design, in collaborazione con Event Horizon

 

Il consiglio di Gamempire

Prima di partire a razzo e iscrivervi a questo o quel corso/piano di studi mi sento in dovere darvi un piccolo suggerimento. Il mondo del lavoro di oggi non è fatto di compartimenti stagni, ma è oscillante e richiede di essere molto versatile. A questo si aggiunge il fatto che in Italia, ma anche in parte all’estero, i lavori informatici sono molto richiesti, ma il game designer è così specifico che i posti di lavoro sono molto molto pochi e spesso anche sgobbando non è detto che si riesca ad emergere.

Il consiglio quindi è di iniziare con un percorso di studi con un ventaglio di possibilità più generiche, che punti magari all’informatica o alle arti visive, e solo in seguito approfondire l’argomento game design o game development. Secondo il mio modesto punto di vista di laureando, meglio essere competenti in qualcosa che dia più opportunità e solo dopo specializzarsi anziché approfondire un solo argomento e poi in seguito essere costretti a recuperare le lacune arretrate.

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