Raramente l’industria videoludica partorisce un gioco così problematico da rendere il lavoro di un recensore difficile. In quei pochi casi, completare il titolo e raccogliere abbastanza informazioni per averne un’opinione diventa un’esperienza terrificante. È solo quando scelte di progettazione precarie e l’incapacità di guardarsi attorno ed imparare dal lavoro degli altri si fondono, che progetti del genere riescono a vedere la luce del sole. Phantaruk, sviluppato dalla casa polacca Polyslash, ne è purtroppo un perfetto esempio.

Che il mercato dei survival horror fosse ormai saturo da anni, di sicuro non è una novità. A giochi considerati pilastri fondamentali della cultura moderna quali Dino Crisis, Doom 3, Outlast ed Amnesia si sono aggiunti titoli sviluppati per  fornire agli YouTuber materiale per le loro creazioni. Questi prodotti, conosciuti come YouTube Bait, hanno sfruttato la spinta della piattaforma di condivisione video per infrangere ogni record di vendita. Pur essendo un ostacolo difficile da oltrepassare, non è però questo ciò che trascina Phantaruk sul fondo dell’oceano. La ricetta per un buon survival horror è meno complicata di quanto si pensi. Ad una storia che abbia un minimo di senso ed un’atmosfera accattivante basta aggiungere una giocabilità decente per ottenere un titolo destinato al successo. Il problema con Phantaruk è che nessuno di questi tre punti sembra essere presente.

Dannato fin dalla Nascita

Come già menzionato, trama ed ambientazione sono pilastri del genere horror. Approdare in un mondo parallelo senza conoscerne i dettagli ha il suo fascino. Il gioco dovrebbe però essere in grado di fornirci un motivo valido per andare avanti. mentre Phantaruk non sembra esserne capace. Gli attimi che seguono l’inizio di una nuova partita sono caratterizzati da un inusuale silenzio, solo a tratti interrotto da generici effetti sonori. È intuibile come gli sviluppatori volessero evocare nel giocatore paura ed una sensazione di pericolo, ma quanto descritto ha l’effetto di uccidere il poco interesse residuo che non avesse ancora deciso di combattere il caldo estivo emigrando verso altre mete. Le scelte narrative faranno il resto.

phantaruk - narrazione

Dover accedere ad un menù per leggere le poche righe che compongono la trama, interrompendo così l’azione, è ovviamente frustrante. La frustrazione raggiunge, però, nuove vette in Phantaruk. La generica e poco ispirata storia che caratterizza questo titolo ci è presentata attraverso un piccolo cubo parlante. L’aggeggio, che apparirà ogni volta ci sia un messaggio in attesa, ha strani effetti sul protagonista.  Per qualche motivo, egli sarà obbligato a rallentare la sua andatura fino a quella che può solo essere descritta come l’estenuante avanzata di un bradipo. Questo porta a livelli minimi qualsiasi tipo d’emozione che il gioco stia tentando di trasmettere. Fortunatamente, la maggior parte di questi messaggi può essere interrotta premendo la barra spaziatrice. Il protagonista riacquisterà così la capacità di muoversi normalmente, anche se perderemo la chance di conoscere i dettagli della storia.

Phantaruk tenta di sfruttare l’intero arsenale dell’horror per raggiungere i suoi obiettivi. Luci che si spengono all’improvviso, strani rumori lontani e jumpscare fanno tutti la loro comparsa nei livelli. Questi sarebbero molto più efficaci, però, se il loro arrivo non fosse così palesemente preannunciato.

Difficile da giocare, Difficile da sopportare

Se le scelte narrative posso essere sopportate, gli errori tecnici sono imperdonabili. Ciò che rende Phantaruk un’esperienza così orripilante sono, più di ogni altra cosa, le pessime performance di questo titolo. Il gioco ha l’abitudine di occupare molta più memoria di quanta dovrebbe, spesso rallentando anche i sistemi più performanti. Il progetto usa Unity 5, ma Phantaruk assomiglia più ad una MOD HD per Doom 3 che ad un gioco uscito nel 2016. Il titolo fatica a raggiungere e mantenere 30 fps, risultato delle le scelte sbagliate che hanno caratterizzato il suo sviluppo. Il risultato finale è totalmente diverso da quello mostrato negli screenshot pubblicati dalla stessa Polyslash qualche mese fa.

phantaruk esempio grafico

Altra scelta progettuale ad impatto negativo è sicuramente il design di alcune delle location presenti nel gioco. Le mappe finiscono per essere intricate e confusionarie e sembra che qualcuno si sia dimenticato di riscalare alcuni degli oggetti che popolano i livelli prima di metterli in posizione. Le sedie mostrate nell’immagine sono un ottimo esempio di quanto appena affermato. Queste, infatti, occupano metà dello schermo quando approcciate in posizione eretta. Se gli oggetti fossero in scala, il protagonista di Phantaruk dovrebbe essere alto dai 120 ai 140 cm. Corridoi senza uscita, passaggi che portano a nulla e stanze vuote vorrebbero portarci a sentirci in trappola ma, come al solito, finiscono per essere fonte di frustrazione.

In Conclusione

Ignorando i vari problemi, Phantaruk rimane un gioco troppo generico per essere ricordato. L’idea di un survival horror dove l’arma vincente è nascondersi dai nemici è solida, ma la realizzazione è talmente pessima da distruggere ogni speranza per questo titolo. Quando non sono i problemi tecnici a rendere l’esperienza dimenticabile, ci si mettono la narrazione e la giocabilità. Sembra che Phantaruk sia stato progettato come scherzo di cattivo gusto, con il solo scopo di far infuriare il giocatore. Difficile trovare una singola caratteristica positiva per questo titolo che, a mio avviso, non ha senso di esistere.

Inutile menzionare come il gioco non faccia il minimo sforzo per interagire con il giocatore. Mentre alcuni giochi migliorano con il tempo, esattamente come il vino, Phantaruk sembra essere destinato ad un futuro in cui raccoglierà polvere digitale nelle librerie Steam del suoi giocatori.

L’unico tipo di spavento che questo gioco è in grado di fornire è quello legato al fatto che qualcuno potrebbe notarlo nella vostra libreria Steam e chiedersi per quale motivo voi abbiate deciso di acquistarlo. Se vi sentite particolarmente coraggiosi, Phantaruk è comunque disponibile su Steam, anche se il prezzo per questa meraviglia dell’horror non è ancora stato reso noto. Il rilascio è previsto per il 16 di Agosto.