Prima di procedere nell’articolo, è bene spiegare cosa sono e come funzionano questi siti di vendita di key per PC.

G2A, Kinguin o siti affini, sono paragonabili a eBay come funzionamento, in parole povere sono una piattaforma su cui un venditore può mettere in vendita le chiavi dei giochi da esso possedute.

Ovviamente la provenienza di queste chiavi può essere varia, ci sono chiavi che provengono dai bundle, come quelli proposti da HumbleBundle, o ci sono giochi regalati tramite giveway da siti specializzati che poi vengono rivenduti.

Mentre queste chiavi hanno lecita provenienza, esistono anche altre tipologie di chiavi dalla dubbia provenienza.

In questi giorni, il portale di vendita G2A è al centro di una polemica che riguarda uno sviluppatore che ha visto vendere i suoi titoli per un valore di circa 200.000 $ a fronte di un prezzo di vendita presso gli store ufficiali di 450.000 $.

Ma come possono i rivenditori avere questi prezzi cosi concorrenziali?

Intervistato dal portale TinyBuild, che ricordiamo sono sviluppatori indie, un rivenditore ha spiegato che il funzionamento è molto semplice, è sufficiente entrare in possesso di carte di credito rubate (ovviamente gli addetti ai lavori sanno come fare), acquistare chiavi di giochi in bundle e rivenderle a metà del prezzo, ed il gioco è fatto.

Questo sistema di vendita garantisce guadagni stimati di circa 3000/4000 $ mensili.

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Il problema si pone quando i titolari di queste carte di credito rubate si accorgono delle transazioni non autorizzate e richiedono un “chargeback”, sostanzialmente è una procedura di rimborso che il titolare della carta richiede quando si accorge di transazioni non effettuate dal medesimo.

Sempre grazie ai ragazzi di TinyBuild, viene spiegato in maniera efficace come funziona il mercato dei codici:

Quando abbiamo aperto il nostro piccolo store, abbiamo proposto codici a prezzi scontati ai nostri fan.

La situazione è precipitata quando abbiamo notato che ci sono state centinaia di transazioni e soprattutto quando siamo stati sommersi da richieste di rimborso.

In coincidenza, sul portale G2A, abbiamo visto il proliferare di chiavi acquistate presso il nostro shop e rivendute a prezzi più bassi.

Abbiamo contattato G2A, e fortunatamente in quel momento eravamo in contatto per stringere una collaborazione, per richiedere alcuni dei dati finanziari, in modo da capire quali sono le potenzialità del marketplace e ci hanno fornito i seguenti dati:

 

  • SpeedRunners: 24,517 copie vendute al prezzo medio di 6.26 Euro
  • Punch Club Global: 1,251 copie vendute a circa 8.72 Euro per copia
  • Party Hard Gobal: 890 Copie vendite a circa 7.95 Euro per copia

 

Da un semplice calcolo matematico deriva che il prezzo totale delle transazioni avvenute su G2A è di circa 200.000 $ a fronte di un prezzo di vendita sugli store ufficiali di 450.000 $.

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G2A contattata dallo sviluppatore ha risposto in questi termini:

Il problema che ci avete posto riguarda le chiavi che sono state già vendute. Le suddette chiavi sono state vendute dai nostri partner sulla nostra piattaforma, e sono state acquistate direttamente dal vostro store (quello di TinyBuild).

Se sospettate che questi codici siano stati contestati dai circuiti delle carte di credito, saremo felici di controllare, ma questo prescinde un rapporto collaborativo tra TinyBuild e G2A.

Onestamente credo che sarete sorpresi dal fatto che non sia frode, ma il nostro rivenditore ha fatto quello che gli riesce meglio, vendere chiavi di gioco.

 

In parole povere, G2A si è lavata le mani della faccenda ed ha dichiarato che il partner di vendita li ha frodati ed ha rivenduto le key su G2A, e che senza un rapporto di collaborazione non è possibile essere aiutati.

Inoltre lo sviluppatore non vedrà riconosciuti i suoi guadagni da queste vendite e non è neanche consigliabile disattivare il batch dei codici venduti, in quanto migliaia di fan potrebbero storcere il naso, compresi quelli che hanno acquistato il gioco in maniera lecita, che vedrebbero il proprio gioco disattivato senza aver fatto nulla di male.

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