Già uscito su console, Arrowhead sforna l’ennesimo titolo cooperativo shooter topdown e il risultato, come i precedenti, è davvero una gioia per gli occhi. Parliamo del novello Helldivers, che è giunto su Steam in questi giorni. Noi ci siamo calati nei panni dei soldati spaziali più americani del secolo e vi abbiamo portato una recensione. Perciò imbracciate le armi e seguiteci nella lettura.

DOBBIAMO DIFENDERE LA SUPERTERRA

La storia di Helldivers è piuttosto semplice. Tre fazioni di nemici di diversa entità, dai cyborg agli alieni insetti, vogliono conquistare l’ultimo baluardo dell’umanità: la “Super Terra”. Dato che combattere significa anche conquistare, il secondo obiettivo degli umani è quello di dominare i mondi dei settori vicini in modo da stare un po’ più sicuri nella terra natia. Perciò è stata creata la divisione “Helldivers”, ovvero una flotta militare terra/aria/spazio che usa ogni mezzo possibile, specialmente quelli bellici, per eliminare qualsiasi minaccia ai valori più alti della nostra razza: la democrazia, la libertà e il porto d’armi.

Il giocatore impersonerà un soldato di fanteria qualsiasi che si incontrerà con altri compagni in ambienti ostili che spaziano dal deserto, alla foresta alla landa innevata e in molti altri luoghi remoti della galassia. La missione è quella di eliminare ogni cosa che si muova e di conquistare settori galattici al fine di aumentare l’influenza della SuperTerra nell’universo conosciuto.

Una chicca piuttosto interessante aggiunta dagli sviluppatori per dare spessore, è quella che include un’enciclopedia e alcuni feed di telegiornali fittizi nel gioco, entrambi atti ad approfondire la storia del mondo di gioco. Leggerli non è obbligatorio, ma sicuramente aggiunge un bel po’ di profondità a quello che sembra un semplice “Entra E Spara”.

MANDATI AL FRONTE

Una volta svolto il comodo tutorial, verremo catapultati nello spazio su una nave della flotta militare, la quale fungerà da HUB per il resto del nostro soggiorno su Helldivers. Qui troveremo:

  • Il reparto scientifico: un settore adibito alla raccolta dati e all’analisi dei nemici. Oltre ad avere un resoconto delle vicende passate, avrà anche uno schedario aggiornato per ogni nemico che incontreremo nelle nostre missioni. Ogni scheda presenta le statistiche di ciascun essere ostile e molte altre informazioni utili a comprendere contro cosa si sta combattendo e qual’è il modo migliore per farlo fuori.
  • L’armeria: il punto focale del gioco. Qui si può personalizzare il proprio aspetto e vedere l’equipaggiamento in nostra dotazione, dalle armi agli stratagemmi, che potremmo usare in battaglia. Inoltre sarà possibile acquistare potenziamenti in cambio di punti ricerca.
  • La mappa galattica: rappresenta la schermata di selezione delle missioni. Da qui è possibile controllare anche l’andamento della guerra. Infatti, potrete vedere con dati aggiornati in tempo reale come sta andando il quadro generale dell’assalto di tutti i giocatori su tutte le piattaforme di gioco. Più gli utenti avanzano verso un settore, più ci saranno aggiornamenti e zone sbloccate in base all’andazzo collettivo.
  • Il multigiocatore: un semplice portale in cui potrete unirvi alla partita di qualcun altro, che sia un vostro amico o un completo sconosciuto.

Fin dall’inizio ci si accorge di come non ci sia una vera e propria campagna. Infatti il gioco è fatto di scelte libere, in cui ogni giocatore può prendere il pianeta che vuole con le missioni che vuole. L’unico obiettivo, condiviso tra chiunque possegga il gioco, è quello di aumentare l’influenza della SuperTerra nelle terre nemiche. Per farlo bisgona completare gli incarichi sparsi per la galassia. Ovviamente ci sono svariati livelli di difficoltà, da quella per i novellini a quella da incubo. Più si compiono imprese difficili, più influenza e ricompense si guadagnano a fine missione.

Il giocatore potrà progredire di livello e di rango sbloccando tutto l’equipaggiamento presente nel gioco, tuttavia avrà bisogno di punti ricerca per potenziare i propri attrezzi. Questi punti sono ottenibili salendo di grado oppure trovando dei “campioni da laboratorio” nei pianeti esplorati. Una volta sistemato tutto quello che dovevamo fare nell’astronave, e selezionata una missione, basterà lanciarsi dall’helipod per andare dritti al centro dell’azione.

Helldivers è uno sparatutto dall’alto in cui si può mirare e sparare con la logica del twin stick, ovvero una levetta regola i movimenti del personaggio mentre l’altra ne regola la mira. Lo stesso principio si applica al mouse/tastiera dove con WASD ci si muove e con il tasto destro del mouse si mira. Questo è un fatto che fa un po’ storcere il naso in quanto, in titoli simili su PC, la visuale seguiva automaticamente il puntatore del mouse senza avere una modalità di mira. Purtroppo questo fatto è dovuto alla sua natura da titolo per console, per questo si consiglia di usare un gamepad per giocare, il che non giustifica comunque il non aver pensato ad includere il cursore.

Le missioni hanno tutte la stessa modalità di vincita: il giocatore viene catapultato in territorio nemico per svolgere alcuni obiettivi, una volte eseguiti si deve recare al punto d’estrazione per aspettare il passaggio che lo riporta a casa. Tuttavia, gli obiettivi saranno diversi di volta in volta e possono variare dal classico “cattura un’area” all’originale “disinnesca gli esplosivi usando un metal detector”. Bisognerà inoltre stare attenti ai nemici, i quali avranno pattuglie nella zona che, se non eliminati in fretta, chiameranno molti rinforzi in loro soccorso. Tecnicamente è possibile svolgere intere missioni senza neanche sparare un colpo, ma sta tutto nella bravura e nella coordinazione del team.

Oltre che sulle armi, gli Helldivers possono contare anche sul supporto dall’astronave. Infatti, attraverso i cosidetti “stratagemmi”, sarà possibile chiamare un enorme arsenale di distruzione che va dall’attacco aereo, alla bomba nucleare, alle torrette, ai carri armati e via dicendo. Ovviamente sarà possibile richiedere anche munizioni, respawn di alleati e altre piccole opzioni di supporto tattico. Una volta compiuti gli obiettivi, basterà aspettare la navetta e difendere la propria posizione per tornare a casa. Grazie agli innumerevoli pianeti e alla varietà degli obiettivi, il gioco assume una longevità e un replay value che supera di gran lunga la media dei titoli odierni, sopratutto considerando il fatto che alcune aree vengono sbloccate solo se i giocatori raggiungono l’influenza necessaria, il che rappresenta un incentivo a fare più missioni possibili per sbloccare nuove destinazioni.

Nella schermata di fine incarico, verranno fornite ricompense in esperienza e influenza in base alle prestazioni, le quali possono avere un giudizio che va da 1 a 3 stelle. Come si può intuire, il gameplay è immediato, vario e divertente. Ottimo per giocare in cooperativa e adatto ai livelli di tutti, anche grazie alle sfide più ardue che aumentano il rischio e mettono alla prova le abilità dei più bravi. Grazie al vastissimo arsenale a disposizione, non è frustrante tentare di completare gli incarichi più difficili, in quanto la risoluzione di essi può essere svolta con moltissime combinazioni e strategie, rendendo il fallimento un ottimo modo per capire dove la propria tattica sia andata storta.

C’è da dire, però, che il fuoco amico forzato è una lama a doppio taglio. Mentre spinge i giocatori all’attenzione e a dividersi i bersagli per non incrociare troppe linee di fuoco, dall’altra può creare parecchi disagi e situazioni spiacevoli quando, per esempio, ci si trova un giocatore che uccide apposta i compagni o quando un rifornimento spiaccica un soldato. Alle volte può essere divertente, altre invece risulta nel fallimento critico, sopratutto se si iniziano ad usare esplosivi a destra e a manca.

LA BELLEZZA DELLO SPAZIO

Passiamo ora al comparto tecnico iniziando dalla grafica. Essendo un top down, non ci si aspetta un grande dettaglio ma Helldivers presenta una sorpresa in questo frangente, infatti tutto risulta molto ben realizzato e pulito, sopratutto gli effetti particellari e le ambientazioni, che sono caratterizzate da piccole aggiunte di elementi piuttosto interessanti, i quali rendono il comparto visivo pieno e privo di aree di vuoto. Sopratutto la fisica e gli effetti del vento sono due dei fattori più curati dell’engine, così come le luci radiali. Una menzione speciale va agli ottimi disegni del filmati introduttivi e di alcune altre immagini sparse per il titolo.

Per quanto riguarda il sonoro, la musica dà l’atmosfera giusta sopratutto nei climax e nella parte dell’estrazione, dove si concilia perfettamente con le urla di incoraggiamento dei soldati, anche se quest’ultime forse sono ripetute un po’ troppe volte. C’è da dire che non c’è niente di meglio di sentire “Vuoi un assaggio di libertà!?” mentre un soldato scarica un intero caricatore su un povero essere alieno, il che prende un po’ in giro lo standard americano dei film sci-fi d’azione tipo Starship Troopers. Un punto a favore è il fatto di essere doppiato in italiano, anche se le battute sono poche. C’è comunque da apprezzare lo sforzo fatto per farci avere quelle poche linee nella nostra lingua.

La pecca del lato tecnico sta, come già accennato, nei comandi da tastiera/mouse. Purtroppo gli sviluppatori hanno voluto tenere il sistema adattattato ad un controller e quindi rende l’azione con il mouse un po’ tosta da giocare, sopratutto per via della mira che non segue il puntatore tutto il tempo. Questo diventa particolarmente un problema quando bisogna correre e sparare ai nemici che inseguono il giocatore. Al momento, sembra che non ci siano piani per introdurre una simile funzionalità nel titolo, perciò è caldamente consigliato usare un qualsiasi controller.

INVADERE PIANETI IN COMPAGNIA

Questo gioco, anche se è possibile giocarlo in solitario, è una gemma del cooperativo. Questo perchè, grazie al suo arsenale vasto, una squadra può organizzarsi in maniera piuttosto precisa, e differente, in base alla missione in cui si vuole cimentare. Dal supporto all’assalto, al cecchino e all’ingegnere, ogni utente potrà avere un ruolo determinato da se e in sincronia con quelli degli altri grazie alla selezione dell’equipaggiamento in tempo reale con la squadra. L’ottima chat vocale inclusa nel gioco è eccellente per chi possiede un microfono, il che rende ancora più valida la già ricca offerta di Helldivers.

Una cosa importante, e ben ponderata da parte di ArrowStudios, è stata la morte. Infatti, se qualche compagno dovesse decedere nel corso della missione, chiunque può portarlo in vita in tre secondi chiamando i rinforzi. Questo meccanismo rende il morire meno pesante, permettendo una pacifica convivenza durante le partite più ostiche dove anche un passo falso potrebbe essere fatale. Giocare con gli sconosciuti è fattibile, a differenza di molti altri giochi che vanno di moda adesso, ma con gli amici diventa ancora più divertente. Il fatto è che, come ogni gioco cooperativo che si rispetti, in Helldivers c’è bisogno di rimanere uniti e di coprire le spalle altrui, è importante non dividersi e fare buon uso dei rifornimenti. Per questo motivo la visuale è comunitaria, ovvero centrata sul gruppo e non sul singolo individuo. Del resto l’unione fa la forza e il divertimento, nei cooperativi.

Le attese per entrare nel match di qualcuno sono quasi immediate, il che rispecchia la velocità generale di Helldivers, perciò viene incoraggiato l’unirsi ad altri giocatori visto che, effettivamente, non c’è alcun tipo di stressante attesa o menù infinito, basta un click. Inoltre è possibile anche giocare in locale, visto che si tratta di un gioco proveniente dalla PlayStation 4, perciò soddisfa anche quelle persone che sul PC hanno poche alternative per giocare tutti insieme ad un gioco usando un singolo computer.

Nell’eventualità di incontrare personaggi fastidiosi o offensivi, il gioco permette sia di espellerli sia di silenziare il loro microfono. Purtroppo, queste sono misure necessarie viste le recenti tendenze alla tossicità da parte di tutti i giocatori odierni.

Helldivers, infine, risulta una delle perle che devono essere presenti nella libreria di ogni giocatore. Ottimo con gli amici, sia online che in locale, e con gli estranei. La sua natura esagerata e il suo arsenale ampio lo rendono divertente e dal valore di gioco alto, considerando la longevità che deriva dalle diverse missioni originali.
Con ben 14 DLC e progressi globali fatti dai giocatori, questo è un titolo che vi terrà incollati allo schermo per molto tempo. Però, più che un gioco per PC, risulta più adatto ad una console per via dei controlli e della sua stessa natura, perciò questo è un fattore da tenere in considerazione nel caso si possa scegliere la piattaforma dove possederlo.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve