Koihime Enbu è un picchiaduro spin off di Koihime Musou, una visual novel con elementi di strategia che prende ispirazione dal periodo della storia della Cina chiamato “I Tre Regni”. Nella storia principale, un protagonista maschile torna indietro nel tempo fino a suddetto periodo, per poi ritrovarsi all’interno di questo conflitto dove i famosi generali sono in realtà delle adolescenti avvenenti.

Koihime Enbu prende il cast femminile della visual novel e lo inserisce in una competizione di arti marziali, dove il vincitore sarà chi riuscirà a battere tutti gli altri concorrenti. Questo gioco è stato pubblicato molto tempo fa in Giappone sotto forma di cabinato arcade ed adesso arriva sul mercato occidentale su PC attraverso Steam.

Noi di Gamempire.it siamo riusciti a combattere contro queste aitanti fanciulle, in modo da potervi portare una recensione del titolo.

Il solito torneo di arti marziali

La storia di Koihime Enbu, essendo uno spin off del gioco principale, è piuttosto blanda e senza troppi fronzoli. Tutti i personaggi in gioco, i quali appartengono a diverse fazioni o regni, hanno ricevuto in qualche modo un invito a partecipare ad una competizione nazionale dove il premio e la gloria sono decisamente appetitosi per qualunque combattente. La modalità Scenario servirà proprio a narrarci lo svolgimento di questo torneo (che forse vi ricorderà qualcosa di già sentito) attraverso le vicende di ogni singola eroina, con dei dialoghi, tra un combattimento e l’altro, che serviranno per far comprendere meglio le relazioni tra il cast oltre che a fornire del sano fan service. Alla fine di ogni percorso verrà sbloccata un’immagine per il personaggio in questione, la quale ovviamente si presta a far evidenziare le “doti” delle belle ragazze.

Come è facilmente intuibile, la modalità scenario è sì interessante per capire le relazioni tra uno e l’altro personaggio, ma piuttosto corta e superficiale. Essendo un gioco che accompagna la visual novel, è sicuramente comprensibile la volontà degli autori di non mettersi a raccontare l’intera storia attraverso un piccolo picchiaduro, tuttavia non sarebbe guastata qualche informazione in più, oltre che una longevità maggiore. Al momento, la modalità single player è solamente un elemento di contorno.

koihime enbu screenshot 1

Dalla Cina con furore

Il gameplay è ovviamente il punto forte di Koihime Enbu, essendo un fighting game. Il sistema di combattimento ricalca quello visto nei primi anni ’90, dove le combo erano presenti, ma non predominanti. Infatti, questo gioco, permette al giocatore di utilizzare diversi stili di lotta, scostandosi dal filone moderno sia dei nuovi Street Fighter, sia dei picchiaduro in stile anime come BlazBlue o Guilty Gear. Innanzitutto non tutte le animazioni sono cancellabili, il che pone il giocatore nella condizione di usare mosse ad alto rischio che però permettono di infliggere danni ingenti all’avversario, esponendosi completamente a qualunque attacco.

Il combattimento aereo è quasi del tutto annullato, dato che non si può scattare in aria, né parare, né eseguire combo eccessive, dando quindi la giusta rilevanza al conflitto sul terreno. Bloccare i colpi mette il giocatore difensivo in uno svantaggio tattico che deve risolvere attraverso l’utilizzo intelligente di tasti direzionali e mosse rapide. Infine, il gioco si basa moltissimo sui contrattacchi, i quali riescono ad infliggere i danni maggiori sul colpo singolo, quando eseguiti alla perfezione.

Nonostante all’apparenza sembri un sistema complesso e punitivo, specialmente in virtù del picco di difficoltà che si raggiunge in determinati momenti della modalità Arcade o della storia, in realtà i controlli e le mosse sono facilmente eseguibili anche da chi si introduce al genere per la prima volta. Le meccaniche sono adatte a tutti, ma per usufruirne al meglio è necessaria pratica e abilità, il che fa di Koihime Enbu forse uno dei migliori titoli per approcciarsi e allenarsi nel genere dei picchiaduro. Ovviamente sono presenti anche mosse speciali, ma si inseriscono bene all’interno del quadro generale evitando di dominarlo completamente, come succede in altri giochi dello stesso stampo.

Le modalità all’interno del gioco sono varie e classiche, passando dunque dall’Arcade, all’allenamento fino alla modalità Online. Quest’ultima, nonostante abbia un ottimo netcode, potrebbe far soffrire l’utenza italiana anche per via del fatto che si può essere accoppiati con giocatori non europei, addirittura giapponesi. Per questo motivo, sconsigliamo l’utilizzo delle componenti multiplayer a chi non ha un’ottima connessione, per via del fatto che la competizione su questo settore è decisamente molto alta. Tenendo a mente che il gioco è uscito molti anni fa nella patria nipponica, andare online potrebbe risultare una sfida contro degli ottimi giocatori, e quindi adatta solamente ad esperti, ed una lotta contro il lag degli input immessi, il che è il nemico più grande dei paesi con connessioni scadenti, come il nostro.

Koihime Enbu Screenshot 2

I personaggi all’interno del gioco sono vari e presentano design e moveset abbastanza originali, regalando un’ottima diversità nella scelta della propria eroina preferita. Oltre alle combattenti, saranno presenti personaggi di supporto in grado di eseguire una particolare mossa durante gli scontri, in modo da aiutare il giocatore nei momenti più difficili. In generale, il bilanciamento tra i personaggi è piuttosto azzeccato, tranne forse per alcuni elementi con un raggio d’azione piuttosto elevato, il che rende alcuni scontri leggermente sbilanciati.

In conclusione possiamo dunque affermare che il gameplay di Koihime Enbu è solido e ben studiato, adatto alle esigenze di tutti i giocatori e in grado di accompagnare i più inesperti verso la strada del miglioramento senza particolari difficoltà intrinseche o mosse particolarmente astruse alla Soul Calibur. Grazie ad un cast vario e bilanciato i combattimenti assumono una diversità consistente che online permette di non incontrare sempre e solo i soliti personaggi più forti rispetto agli altri.

Bellezze orientali

Passando al comparto tecnico, il gioco si avvale di un motore che mischia il 2D ad un simil 3D per i personaggi. Nonostante sia una tecnica interessante, forse sarebbe stato meglio concentrarsi esclusivamente sul 2D in quanto i modelli in game non fanno giustizia ai disegni del gioco. Parlando proprio del comparto artistico, sono presenti degli ottimi sfondi eccellentemente realizzati nei più piccoli dettagli, mentre i personaggi hanno uno stile decisamente blando e poco curato, non lasciando una particolare impressione al giocatore. Certo, ognuna delle eroine rispecchia una sorta di stereotipo esteriore che varia dalla loli alla ragazza prosperosa, ma niente di originale o mai visto se non in pochi casi specifici. Gli artwork sbloccabili, i quali hanno lo scopo di fornire del fan service, sono curati e in fin dei conti valgono il tempo speso a completare la modalità scenario, tuttavia vengono smorzati effettivamente dal disinteresse verso l’estetica generale del cast. Ma questo aspetto può variare in base ai gusti del giocatore.

I brani della colonna sonora sono gradevoli e presentano alcune tracce molto ben realizzate. In generale però non ci troviamo sicuramente davanti a qualcosa di memorabile, semplicemente si limitano ad accompagnare i combattimenti e gli intermezzi. I dialoghi e gli effetti sonori raggiungono un buon livello, con qualche voce famosa nel cast dei doppiatori. Tuttavia nei combattimenti  c’è troppo chiacchiericcio da parte delle ragazze, le quali spesso hanno frasi per ogni piccola ed insignificante mossa, il che va a cozzare con le combo creando un effetto simile a quello di Marvel vs Capcom, dove i dialoghi si sovrapponevano costantemente.

I controlli sono fluidi e semplici, con pochi tasti d’attacco e due pulsanti per degli accoppiamenti specifici. Come detto in precedenza, si tratta di un set in grado di soddisfare sia i giocatori meno abili che quelli più abili, garantendo combinazioni abbastanza facili da eseguire, ma difficili da ottimizzare durante lo scontro.

Koihime Enbu Screenshot 3

Conclusione e commento dell’autore

Koihime Enbu, nonostante alcune lacune dovute alla sua natura da spin-off, è un ottimo picchiaduro che abbandona le tendenze degli ultimi anni per tornare al combattimento efficiente dei primi titoli degli anni ’90. Attraverso un cast vario e bilanciato, gli scontri non annoiano e non scadono nella prevedibilità della situazione, anche grazie all’importanza delle contromosse e della strategia d’azione. I personaggi, nonostante non siano nulla di eccezionale, sono godibili e adatti ad un pubblico che ama il genere particolare delle produzioni di combattenti femminili che se le danno di santa ragione, scadendo nell’ecchi e nel fanservice sfrenato. Sicuramente si tratta di uno dei migliori picchiaduro presenti su Steam.

Personalmente ho visto molti giochi simili allo stile di Koihime Enbu e, nonostante io non sia un esperto di picchiaduro, sono riuscito a difendermi più di quanto riesca a fare negli altri esponenti del genere. Purtroppo sono amareggiato dalla poca ispirazione nella realizzazione estetica delle eroine, le quali sicuramente si trovano ad un livello di molto inferiore a tanti altri anime fighting game che ho avuto il piacere di giocare. Consiglierei l’acquisto a chi è un fan sfegatato di questo particolare ramo videoludico, ne rimarrà sicuramente soddisfatto.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve