A distanza di ben sei anni dall’ultima apparizione di un titolo legato alla serie, SNK Playmore è tornata a proporre sul mercato un “The King of Fighters”, dopo averlo, per l’ennesima volta, sottoposto a un restyling grafico, come fatto con KOF XII e KOF XIII.

Il titolo proposto da SNK si propone di abbracciare tutta quella fetta di giocatori che nel corso dell’anno videoludico sono stati “traditi” da Capcom che con Street Fighter V non ha mantenuto le promesse fatte e per farlo, il team di sviluppo guidato da Yasuyuki Oda, si è affidato a una nuova grafica poligonale, mantenendo tuttavia il gameplay classico degli storici episodi in 2D del passato.

Botte da orbi, ma in fila per uno

Il gameplay del titolo riprende quello dei suoi predecessori, con combattimenti sul piano orizzontale in cui team da 3 giocatori si affrontano, uno alla volta, per il successo. Niente scambi in corsa o mosse combinate; una volta sconfitto un membro della squadra rivale esso sarà rimpiazzato dal successivo appartenente allo stesso team, garantendo, con la possibilità di vedere in battaglia 6 differenti personaggi, una grande varietà ai combattimenti. Per quanto riguardo il mero combattimento, come in passato ci si affida ai 4 tasti canonici con associate mosse standard, alle quali si aggiungono le classiche prese con schivate e controschivate e, in aggiunta, colpi speciali, colpi super e le mosse climax. Mentre per quest’ultime ci si dovrà affidare al riempimento della barra d’energia, le mosse speciali potranno essere eseguite con l’esecuzione delle classiche mezzelune e tasti d’attacco (la maggior parte delle volte).
Facendo un confronto con KOF XIII si nota con immediatezza l’introduzione della modalità “Max”, che, una volta attivata con la pressione del tasto R1, permetterà l’esecuzione delle mosse standard che, oltre che a essere differenti nell’aspetto visivo, saranno più devastanti del normale.

Il sistema di combattimento farà la felicità soprattutto di chi ha alle spalle anni di esperienza con i giochi SNK. Basato sul sistema di combo collegate, permetterà a chi le padroneggerà al meglio, di chiudere l’avversario in un angolo, senza possibilità di difesa, collegando più combo tra di loro sfruttando il singolo istante di stordimento del nemico tra una sequenza e l’altra.

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Combo quindi; che non vi passi per la testa di poter avere la meglio sull’avversario premendo sequenze di tasti a casaccio. C’è da segnalare l’introduzione di una meccanica di combo “facilitata”, ottenibile premendo velocemente lo stesso tasto di attacco culminante con un colpo di varia potenza in virtù di quanta energia nella nostra fidata barra avremo, ma, ovviamente, questo genere di rush combo infliggerà al nostro avversario un quantitativo di danno inferiore a quello ottenibile con il completamente di una combo “manuale”; se siete dei neofiti del genere, quindi, solo tanta pratica vi permetterà di padroneggiare al meglio le tecniche di ogni lottatore e di godere quindi appieno di questo nuovo titolo della serie picchiaduro di SNK.

Ce ne è per tutti i gusti

Uno degli elementi caratterizzanti i capitoli della serie KOF è sempre stato il roster, ampio e ben variegato, ma stavolta SNK si è davvero superata, mettendo a disposizione dei possessori di PlayStation 4 la bellezza di 50 e più personaggi, provenienti, come di consueto, dalle varie produzioni immesse sul mercato nel corso degli anni. I personaggi saranno tutti utilizzabili al primo avvio del gioco, fatta eccezione per due che saranno ottenuti solo dopo il completamente della modalità storia (Antonov e il boss finale del gioco). Si va da vecchie e storiche conoscenze a nuove e freschissime leve, ovviamente rappresentanti tutte le tipologie di lotta e combattimento possibili, da personaggi lenti e grossi, ma devastanti negli attacchi, a combattenti rapidi nell’esecuzione delle combo ma deboli difensivamente parlando.
Tante anche le modalità di gioco: modalità storia, allenamenti, versus, le “missioni” (sfide a tempo e survival), ma, purtroppo, va segnalato come proprio la modalità storia sia la meno ispirata di tutto il titolo.

Laddove ci sarebbe bisogno di una trama di chiarimenti sulle relazioni che intercorrono tra i vari personaggi presenti nel roster (anche per chi non ha vissuto tutti i precedenti titoli della serie), le linee narrative si riducono a qualche sequenza, anche piuttosto ben realizzata, tra un combattimento e l’altro e a qualche fugace dialogo tra i vari combattenti poco prima dell’inizio dello scontro. Tutto, comunque, davvero troppo poco per avere un chiaro quadro di cosa stia accadendo all’interno del gioco.

Per capire la trama, oltre alla linea guida del nuovo torneo KOF voluto da Antonov che ha richiamato i più forti combattenti della terra e la comparsa di una nuova e misteriosa minaccia, vi toccherà finire la storia con i vari team presenti, per mettere in luce tutti i punti nascosti nell’ombra della storia del gioco. Ogni team di quelli offerti come “standard” all’interno del titolo, progredendo nella modalità storia vi permetterà di venire a conoscenza di linee di dialogo esclusive che, solo una volta messe assieme a quelle di tutte le altre squadre presenti all’interno del titolo SNK. La narrazione è comunque abbastanza piatta e l’evolversi della trama in questa modalità non lascia comunque gran che al giocatore, dopo averla portata a termine nel giro di qualche decina di minuti.

Oltre alle modalità già dette, KOF XIV si avvale della modalità multigiocatore che permette di accedere a numerose opzioni di personalizzazione per la ricerca delle partire. Si potranno incontrare giocatori di tutto il mondo per sfidarli in partite classificate, valide per le classifiche, e allenamenti online nei quali ci si potrà scontrare con altri giocatori, per un massimo di 6, in partite 3 vs 3. Questa sarà la maniera più veloce per fare pratica, confrontandosi con avversari “pensanti”, e facendo pratica il più possibile, prima di avventurarsi, e prendere clamorosamente, nelle partite classificate.

Tecnicamente parlando

Il gioco, potendo contare si un motore di gioco realizzato ad hoc, gira a 1080p e 60fps costanti, anche grazie alle scelte di design che, nonostante in alcuni frangenti possano far storcere il naso, garantiscono personaggi ben realizzati, seppur con semplicità stilistica. La grafica 3D, che aveva destato parecchie perplessità dopo la presentazione del primo trailer, regala delle buone sensazioni, manifestando l’impegno profuso da SNK nel miglioramento progressivo del comparto tecnico del nuovo titolo della serie.

Nonostante la gradevolezza dell’impatto grafico, comunque, appare lampante che da una PlayStation 4 sia più che lecito attendersi anche molto di meglio. Il comparto audio è ben realizzato, rappresentato da delle musiche splendide e che, nonostante fornisca sottotitoli in lingua italiana, continua a conservare il doppiaggio originale in lingua giapponese.

Conclusioni

The King of Fighters XIV arriva su PlayStation 4 riempiendo il vuoto lasciato dall’insoddisfacente Street Fighter V. Il titolo di SNK farà la gioia degli appassionati della saga, ma con un po’ di buona pratica anche i neofiti ne saranno estasiati grazie alle dinamiche di combattimento splendide. Se siete degli appassionati di picchiaduro il consiglio e di non lasciarvi scappare questo titolo che offre un sistema di combattimento ben studiato per tutti gli appassionati della serie, ma che non mancherà di aprire le proprie porte anche ai “nuovi arrivati”. Il roster immenso e le varie modalità di gioco a disposizione del giocatore non fanno che andare a vantaggio del nuovo capitolo della serie di SNK.

No Lo sconsigliamo a tutti!

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