Il successo di TellTale con i suoi titoli narrativi è ormai noto a tutti. Da “The Walking Dead” a “The Wolf Among Us“, molti giocatori si sono immersi nelle fantastiche storie interattive create dalla casa produttrice, sopratutto grazie alla capacità di rendere le scelte del giocatore così importanti da riuscire a modificare l’intera trama del titolo in questione. Perciò, tra le miliardi di opere che gli utenti desideravano vedere realizzate sotto forma di gioco, il caso volle che fu proprio Game Of Thrones ad essere scelta come nuovo titolo insieme a Borderlands e Minecraft. Noi abbiamo giocato la storia ambientata su Westeros, divisa in sei episodi, e siamo pronti a darvi una recensione.

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PREMESSE

Prima di continuare oltre, cerchiamo di mettere alcuni punti fermi. Innanzitutto è necessario avvisare voi, i lettori, che più avanti saranno presenti spoiler minori sia sulla trama del gioco sia sulla trama del telefilm/libri. Perciò, leggete a vostro rischio e pericolo.

Come secondo punto all’ordine del giorno, vediamo di fare chiarezza per chi, magari, non ha ancora sentito parlare del Trono di Spade o delle “Cronache del Ghiaccio e del Fuoco“. Questi sono i nomi di una saga fantasy scritta da George R. R. Martin e pubblicata nel 1996. La trama principale è piuttosto vasta, ma sostanzialmente si parla delle vicende di diverse casate di stampo medievale in un mondo fantastico e sull’orlo della guerra. Il racconto non segue linearmente un personaggio singolo, ma cambia più volte prospettiva spostandosi da un luogo ad un altro ogni volta che parla di una particolare persona. Principalmente, le attenzioni maggiori vengono assegnate ai seguenti personaggi:

  • La casata del nord degli Stark: Gli Stark sono i signori delle terre innevate del nord. Il loro stemma è un metalupo e molte delle vicende narrate nei libri/telefilm li riguardano in prima persona. Per motivi che non vi diciamo, in modo da non anticiparvi nulla, questa casata viene divisa e spodestata a seguito di diversi eventi e tradimenti, portando i suoi elementi a perdersi di vista e a spargersi per tutte le terre conosciute.
    Tra i più citati nel gioco abbiamo Ned Stark, il signore del nord e amico del defunto Re Baratheon, e il suo figlio bastardo Jon Snow.
  • La casata del Re, i Lannister: I Lannister, dopo la caduta di Re Robert Baratheon, sono i signori che dominano Westeros e che hanno diversi Re tra le loro fila. La loro è una storia piena di intrighi, complotti e segreti, fatta di lusso e perversione, la quale finisce per estendersi sull’intero regno e oltre, sia con le spie sia con reggimenti militari. Il loro stemma raffigura un Leone.
    Nel gioco vedremo comparire: Cersei. la madre del giovane re Geoffrey, Tyrion, un intelligente e astuto uomo minuto che viene ignorato dai suoi familiari e Margery Tyrell, la promessa sposa di Geoffrey.
  • Daenerys Targaryen: Una dei pochi superstiti dei Targaryen, la casata del Re Folle e unica a comandare draghi, che ha intrapreso un cammino nelle terre fuori Westeros per costruirsi un esercito in modo da conquistare il Trono di Spade e dominare i regni delle casate. Dalla sua parte ha tre draghi, gli unici rimasti di quella specie. Ovviamente compare anche nel gioco insieme ai suoi “cuccioletti”.
  • I guardiani della notte: All’estremo nord si erge una barriera alta quanto le montagne più imponenti del continente. Questa barriera divide Westeros dalle terre degli Estranei e dei Bruti, mostri e uomini che minacciano il quieto vivere (neanche tanto quieto ndr) di Westeros. I guardiani della notte vivono vicino a queste mura e hanno il solo compito di sorvegliarle per il resto della vita seguendo ferree regole. Proprio per questo, i Guardiani della Notte vengono usati anche come pena nei confronti dei criminali, i quali possono scegliere se morire o prestare servizio per il resto dei loro giorni, rischiando comunque di morire per il freddo o trafitti da cose più terrificanti della morte stessa.
    Il primo libro della saga inizia quando, dall’altro lato della barriera, iniziano ad esserci strani esseri semi-immortali simili a zombie, anche chiamati Estranei. Il che fa presagire che ci sarà una guerra con quest’ultimi e, purtroppo, gli unici a dare importanza a questa minaccia incombente sono i guardiani, mentre altrove le casate dei signori cercano di uccidersi a vicenda. Ovviamente questa problematica è presente anche nel gioco.

Dopo questa brevissima infarinatura che non racconta decisamente nulla della vastità di contenuti presenti nell’opera scritta, possiamo inoltrarci in ciò che il gioco ci vuole raccontare.

[nextpage title=”IL LEGNO DI FERRO E I SUOI CUSTODI. “]

La trama scritta da TellTale parte proprio dal Matrimonio Rosso, evento nel quale gli Stark vengono traditi da una famiglia alleata: i Frey. Negli accampamenti fuori le torri di quest’ultimi c’erano diversi altri esponenti di piccole case servitrici degli Stark. Tra queste, c’era quella dei Forrester rappresentata dal suo Lord, suo figlio Rodrick e il suo scudiero Gared Tuttle. Qui, quando scatta il tradimento tra i festeggiamenti per un recente accordo di nozze e alcune vittorie militari, tutti gli uomini dei Frey fanno massacro di ogni altro uomo presente negli accampamenti. Tra questi, riescono ad uccidere il Lord dei Forrester, il quale affida allo scudiero Gared la sua spada e il compito di proteggere un qualcosa chiamato “North Grove”, mentre il figlio Rodrick si crede morto nella battaglia, come ogni altro uomo presente.

Questo colpo di stato permette alla famiglia Bolton di diventare padrona del Nord grazie al benestare dei Lannister, il che da l’occasione ai Whitehill, vecchi nemici dei Forrester, di passare all’azione ed iniziare ad attaccare i territori di quest’ultimi. In questi attacchi la famiglia di Gared viene massacrata davanti ai suoi occhi. Per vendicarsi di quanto accaduto, Gared uccide gli assalitori tranne uno, il quale, dopo aver fatto rapporto, condannerà il nostro scudiero ad essere mandato tra i Guardiani della Notte. Da questo evento,le vicende dei Forrester si dividono in più fronti che analizzeremo con ciascuno dei personaggi giocabili.

  • Ethan Forrester: Uno dei giovani figli del Lord è il primo a succederlo dopo la notizia della sua morte. È un ragazzo piuttosto intelligente e di ottime doti diplomatiche. Sarà il primo a confrontarsi con le conseguenze del matrimonio rosso e con le famiglie rivali.
  • Rodrick Forrester: il più grande dei figli e presente al Matrimonio Rosso. Riesce a scampare ad esso per pura fortuna e ritorna gravemente ferito a casa. Per questo, sarà difficile per lui essere Lord quando, alla sua porta, busseranno i Whitehill rabbiosi, i quali lo scherniranno per le sue condizioni tutt’altro che adatte al cavaliere che era. Con lui vivremo la seconda parte delle vicende della casa, ovvero quando i Whitehill con i Bolton cercheranno di distruggere dall’interno i Forrester, sia con l’invasione che con spie.
    Rodrick è innamorato di una lady di un’altra famiglia e per lui questo legame potrà essere una fonte di aiuto o di guai, a seconda di come giocheremo la partita. La sua, e la vostra, forza d’animo verranno messe continuamente alla prova tra i miliardi di problemi che sorgeranno. Il suo compito sarà cercare di resistere fino a quando non arriveranno i rinforzi.
  • Asher Forrester: è il figlio che ha deciso di abbandonare la famiglia per cercare fama e fortuna con la sua indole aggressiva da mercenario. Arrivato nelle terre di Mereen, ha sempre compiuto crimini e combattimenti insieme a Beskha, un’abile mercenaria originaria di quei luoghi esotici. Nel momento del bisogno, Asher viene contattato per tornare a casa insieme a qualche aiuto.
    La sua storia si concentrerà nella ricerca di un’armata da portare indietro, provando prima con i soldati di Daenerys e dopo con i combattenti delle fosse. E’ un personaggio diverso da quelli di Westeros, la battaglia e l’onore sono tutto per lui, insieme alla famiglia. Nonostante sia lontano da casa, non ha esitato a tornare indietro per aiutare i suoi consaguignei. Le sue vicende si svolgono proprio quando Mereen viene assediata da Daenerys, perciò vedremo combattere Asher alla mercè della regina dei draghi.
  • Mira Forrester: una delle due femmine Forrester, si trasferì ad Approdo del Re per essere una damigella di Margery quando fu promessa in sposa a Geoffrey. Astuta e ben conscia delle meccaniche di corte, la sua storia di baserà sul cercare qualche ricco nobile che possa influire sulle sorti della sua famiglia. Per questo dovrà destreggiarsi tra l’aiuto di Tyrion, complotti orditi da Cersei, l’isteria di Margery durante la morte di Geoffrey e l’assenza di qualsivoglia fiducia in quelle lussuose stanze.
    Mira, e il giocatore, dovranno imparare che ad Approdo del Re è difficile fidarsi di qualcuno, non importa quanto gentile appaia.
  • Gared Tuttle: Lo scudiero diventerà un Guardiano della Notte addestrato da Jon Snow. Tuttavia la sua ricerca lo spingerà ben oltre i confini della barriera, in un mondo poco conosciuto dove ogni scelta potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte. Sarà importante capire chi, tra le decine di galeotti, è un amico di cui ci si può fidare e in grado di proteggerti le spalle anche nella più rischiosa delle scelte. Del resto, i guardiani sono nulla senza la fratellanza.
    La sua ricerca potrebbe essere importante per il futuro dei Forrester, oppure potrebbe essere solamente una vana leggenda. Gared purtroppo non può saperlo fino a quando non arriverà a destinazione guidato dal vostro giudizio.

A grandi linee dunque dovremmo tentare di far sopravvivere la casata dei Forrester cercando più aiuto da ogni fronte possibile, ma chi conosce la saga sa bene che questa è un’impresa difficile per chiunque.

[nextpage title=”IRON FROM ICE”]

La prima cosa che si può notare, fin dal primo episodio, è che questa è una serie che regala moltissimicolpi di scena.
La trama risulta ben scritta e totalmente adatta allo stile dei libri e del telefilm, rendendo così credibili i personaggi che quasi ci dispiace che siano esclusivi del gioco. La parte che fa storcere un po’ il naso, e anche la più complicata, è quella di Mira ad Approdo del Re. Questa parte risulta difficile da seguire per via dell’enorme mole di intrighi presenti, il che da un lato la rende realistica in quanto, effettivamente, neanche i Lannister riescono a capire che sta succedendo sotto i loro nasi, dall’altro però la rende più ostica a chi, magari, non conosce ne i personaggi ne gli eventi che vengono mostrati. Dunque risulta un’ottima prova per i veterani ed un’arduo compito per chi non ha mai sentito parlare della serie.

La parte di Asher è più improntata all’azione e al classico sistema di quick time event di TellTale, che qui è decisamente abusato. Infatti molte delle vicende verranno decise proprio dalla bravura dell’utente a destreggiarsi con la spada e la schivata. Il che rende benissimo l’ambiente guerreggiante delle terre desertiche, le quali sono in piena rivoluzione per colpa di Daenerys. Forse è un peccato non aver inserito altri personaggi oltre alla regina dei draghi, per esempio Jorah sarebbe stato un ottimo elemento con cui combattere, oppure Daario.
Insomma, c’è del potenziale sprecato e forse accantonato per dare più spazio alle vicende del nord. 

La perla, e anche quella più longeva, è la storia che avviene tra i territori nordici dei Forrester. Il giocatore si sentirà davvero coinvolto nelle sofferenze e nelle conquiste della famiglia, sopratutto per via degli innumerevoli ostacoli che verremo chiamati a superare. Ogni aspetto, ogni tattica, ogni azione verranno decise dall’utente, il quale si sentirà fautore del destino finale dei Forrester. Molte decisioni sono ardue, ma è proprio questo tipo di scelte che rende plausibile il tutto. Il giocatore non deve essere coccolato, deve essere brutalmente introdotto al gioco del trono, il quale prevede due alternative: o la vittoria o la morte. Purtroppo però, forse per creare un legame saldo con la seconda stagione, alcune delle decisioni prese non hanno conclusioni così differenti tra una e l’altra opzione. Ma, credeteci, in un modo o nell’altro la storia potrebbe cambiare radicalmente in alcuni precisi punti del gioco.

[nextpage title=”DAI CASTELLI ALLE LANDE GHIACCIATE”]

Per quanto riguarda la grafica, si ha uno stile molto semplice che tende al cartoonesco ma che risulta verosimile. I colori, come la serie, sono diversi a seconda del luogo. Principalmente però vediamo un primeggiare delle tinte scure e dei grigi, il che serve a dare più spessore all’atmosfera pesante che si può creare anche nella più sfarzosa delle corti. In questo titolo, TellTale abbandona i contorni neri e piuttosto preferisce affidarsi ad una sorta di effetto affresco che sicuramente fa la sua figura nel contesto fantasy in cui viene inserito, dando una tinta di pittura a tutta la struttura grafica, che tutto sommato risulta fluida ed abbastanza dettagliata.

La colonna sonora non è una delle più memorabili, anche se è stato un colpo di genio inserire la sigla del telefilm ad ogni episodio. Infatti i brani sono più d’accompagnamento che d’intrusione vera e propria, difficile sentire orchestrali o altre sinfonie complesse. Questo per evitare che il giocatore venga troppo distratto dall’atteggiamento riflessivo che dovrebbe accompagnarlo ogni volta che fa una scelta di dialogo, dato che molte volte può significare anche la morte di quel personaggio, in pieno stile Martiniano.

Le voci, invece, sono uno dei punti forti. Sicuramente i migliori doppiatori dei personaggi originali sono Rodrick, Asher e Mira, i quali riescono benissimo a convogliare eventuali sensazioni e situazioni in perfette linee di dialogo. Asher, sopratutto, incarna benissimo il mercenario furbo ed affascinante che riesce ad essere una canaglia incorregibile ma anche un condottiero valoroso che può spingere molte persone a seguirlo. Ovviamente una menzione speciale ce l’hanno tutti gli attori del telefilm che danno la voce ai propri personaggi nel gioco. Un lavoro eccellente, sopratutto per l’odioso Ramsay e la decisa Daenerys.

[nextpage title=”SEASON FINALE”]

Il finale del gioco lascia aperte molte strade e ne chiude tante altre. Forse si poteva fare un pochino di più per dare una conclusione più decisiva alla storia, ma del resto siamo abituati a rimanere in sospeso con il franchise in questione. Tuttavia è bene sottolineare che questo non si tratta di un telefilm, ma di un videogioco, il quale è un concetto che parrebbe dimenticato dagli sviluppatori, i quali hanno voluto invece tendere a creare una serie televisiva interattiva. Una manovra che forse non accontenterà chi magari desiderava più chiusure di trama. Sicuramente la seconda stagione sarà un nuovo inizio, ma ogni scelta fatta in questi primi sei episodi sarà notevolmente importante ai fini della trama dei successivi capitoli, il che stabilisce un’importante continuity.

Non è di certo un finale felice, ma neanche così pessimo come ci si poteva aspettare da un qualcosa targato Game of Thrones. L’importante è che la storia non è ancora conclusa, anzi, è appena iniziata.

L’ultimo episodio, in generale, risulta un’ottima serie di eventi conclusivi che risponde a molte domande del gioco e che soddisfa la sete di azione in casa Forrester che tanto si anelava negli episodi precedenti. Ovviamente i finali sono molteplici, il che da un enorme replay value al titolo.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve