La vita dell’allenatore può essere complicata, soprattutto se appena avviato il gestionale di Sport Interactive Football Manager, vi trovate spaesati per la quantità di dati a schermo. Se avete dei dubbi sulla bontà del gioco potete trovare la recensione a questo link.

Allestire una buona rosa è la base del successo e spesso la squadra iniziale non corrisponde completamente alle caratteristiche che stiamo cercando. Per ovviare al problema bisogna investire sul mercato o nelle squadre giovanili per allungare la panchina e aver giocatori versatili per coprire più zone del campo. Inoltre una manciata di giovani da far crescere per poi valutare se tenerli oppure venderli e un adeguato livello mentale del team potrebbero fare la differenza tra il raggiungimento degli obiettivi o un esonero anticipato.

Panchina lunga

Partiamo dalla lunghezza della panchina, in una situazioneottimale si dovrà avere almeno due calciatori per ruolo in modo da poter sopperire ad infortuni e squalifiche in modo agevole, inoltre sarà possibile mantenere il livello di forma e condizione a livelli ottimali ruotando continuamente i giocatori che ne hanno più bisogno, aumentando il minutaggio anche per le giovani speranze.

Se non siete sicuri delle scelte che avete effettuato potete sempre dare una controllata al rapporto della squadra alla voce qualità rosa, se le stelle di differenza tra la prima e la seconda scelta sono troppe, l’idea di ricorrere al mercato potrebbe essere la migliore, se non l’unica.

Tutti utili nessuno indispensabile

Ogni giocatore ha un’importanza nella squadra definita al momento della firma del contratto e varia da “fondamentale” (più alto) a “giovane”(più basso). Maggiore è il suo status, maggiori saranno i problemi se non verrà schierato per più partite consecutive, portando a lamentele e se non gestite alla perfezione malumori diffusi.

Durante le contrattazioni è utile provare a tenere l’importanza del giocatore il più bassa possibile, in modo da limitare al massimo questi problemi in caso di turnover. Purtroppo non sarà semplice in quanto abbassare lo status comporta ad un minore interesse nella trattativa del giocatore, rischiando di far saltare tutto. Sarebbe ottimale avere un paio di giocatori fondamentali e altri sei o sette valutati come “prima squadra”. Completerebbero la rosa qualche giovane promessa e i restanti faranno parte del gruppo del turnover oppure riserve. Se vi trovare con un surplus di giocatori, che sapete già non troveranno spazio, provate a venderli oppure cederli in prestito se si tratta di giovani promesse. Abbasserete le lamentele e soprattutto i malumori nel corso del campionato.

Per avere una rosa competitiva ed attrezzata per ognievenienza sono necessari giocatori polivalenti, in grado di giocare in più zone del campo. Servono per poter svoltare la partita in corso e renderci più criptici durante la gara, potendo cambiare modulo all’occorrenza.

Alla ricerca della felicità

Ultimi fattori da tenere in considerazione sono il morale e la personalità di ogni giocatore. Partiamo da quest’ultima, più è positiva maggiori sono i benefici. Un giocatore professionale può portare altri compagni di squadra a seguire il suo esempio e migliorare mentalmente, inoltre sono ottimi tutor per “l’allevamento” dei giovani campioni. Il morale funziona in modo molto similare, è vitale tenerlo il più alto possibile. Cercate di incitare e dare coraggio con i discorsi alla squadra e nel limite del possibile di accontentarli in tutto, le riunioni di squadra aiutano tantissimo. Vincere è ovviamente il miglior modo per tenerlo alto.

Tenete sempre in considerazione che per allestire una rosacapace di imprese memorabili non basta una sessione di mercato o una stagione, spesso bisognerà continuare imperterriti sulla propria strada e, anche a malincuore, vendere giocatori utili alla causa per potersi migliorare e raggiungere l’obiettivo finale.