Un tema trasversale alla realtà virtuale è quello di quanto sia dannoso l’utilizzo dei visore alle relazioni sociali. Una tematica complessa che ha pareri contrastanti.
In passato il presidente di Nintendo of America Reggie Fils-Aime si espresse in maniera negativa sulla realtà virtuale.

Quello che credo è che, per far sì che questa tecnologia possa andare avanti è necessario renderla divertente e renderla sociale. […] Non ho approfondito l’argomento, quindi non posso dire ciò che è in ballo, ma almeno in base a quello che ho visto fino ad oggi, non è divertente, e non è sociale. E ‘solo tecnologia.

Dichiarazioni poi smentite dalle recenti parole di interesse per la realtà virtuale del presidente di Nintendo Kimishima e soprattutto dai recenti rumor che vorrebbero Nintendo a lavoro proprio su un visore VR.

Una immagine di Double Destruction
Una immagine di Double Destruction

Realtà virtuale antisociale quindi? Lo nega fortemente Katie Goode, direttore creativo di Triangular Pixel al lavoro proprio sul Gear VR, durante un evento inserito nella GCD 2016. Goode dichiara che pensare alla realtà virtuale come a tanti giocatori ognuno con il proprio visore in testa è sbagliata.

Quando si tratta di realtà virtuale, [questo genere di] multiplayer è probabile essere costoso. […] È altamente improbabile che un singolo nucleo familiare avrà più visori, per di più tutti della stessa marca.

Goode ha dicharato ancora che l’interazione con gli utenti che non usano il visore potrà avvenire tramite altri dispositivi più “convenzionali” come TV o dispositivi mobile. Un esempio è il gioco sul quale lo studio di Goode sta lavorando, Double Destruction, in cui un giocatore con il visore è guidato attraverso un dungeon da un giocatore di supporto mentre usa una lampada spettrale.

Solo il giocatore sul secondo schermo è in grado di vedere la mappa e dove è il combustibile per la lampada. Con questo design semplice i giocatori iniziano ad avere bisogno l’uno dell’altro.

Katie Goode ha quindi quindi una idea della tecnologia VR non indipendente ma sempre associata ad altri dispositivi. Che ne pensate di questa idea?