STRANI INCONTRI AL BALLO

Mi lascio alle spalle, a dir la verità piuttosto perplesso, il preside e quel suo strano collaboratore e mi incammino nella hall del garden lungo le scale che portano all’ascensore, salgo su e raggiungo la zona, di fronte la mia aula, nella quale gli altri SeeD che hanno sostenuto l’esame come me stanno aspettando i risultati. Qui mi trovo davanti uno sparuto numero di ragazzi in trepida attesa, non vedo Seifer, ma in compenso ci sono i suoi due fidati tirapiedi Raijin e Fujin che mi avvisano, quasi mi intimano, che nel caso in cui Seifer non dovesse passare l’esame me ne riterranno colpevole.

Non capisco bene quali siano le meccaniche dietro questo loro ragionamento, ma non sono in vena di dar loro attenzione, sono già abbastanza nervoso e l’incessante e nevrotico andare su e giù per il corridoio di Zell non fa altro che acuire il mio nervosismo. Poi finalmente appare uno dei soprintendenti del Garden. Il tempo sembra fermarsi mentre chiama prima il nome di Zell e poi il mio. Non ho il tempo di sapere chi altri abbia passato l’esame che vengo subito convocato nella sala del preside Cid per un discorso dedicato a chi ha superato l’esame. Non vedo Seifer… Allora è successo davvero.

Preside Cid: “Complimenti a tutti. Però ricordate, da oggi diete SeeD e verrete mandati in missione nel mondo. SeeD è il nome in codice per indicare i guerrieri di cui il Garden di Balamb si gloria. I SeeD sono specialisti del combattimento, ma questo è solo uno degli aspetti della missione dei SeeD. Quando verrà il momento…”

Il discorso del preside viene nuovamente interrotto da uno degli insegnati del Garden che gli ricorda che è quasi ora della “riunione” e lo invita a concludere brevemente.

L’insegnate tira fuori i diploma e il certificato del nostro rango SeeD che il preside ci consegna uno per uno, sussurrandoci qualcosa all’orecchio. Riesco distintamente a sentire l’invito del preside a Zell di essere meno impulsivo, poi viene da me e consegnandomi il diploma mi dice “Sei tu lo specialista del Gunblade”, come a conferma della bocciatura di Seifer.

Preside Cid: “E con questo la cerimonia è finita. Rompete le righe.”

Esco dalla sala insieme agli altri SeeD che hanno superato l’esame e una volta fuori dall’ascensore ci imbattiamo in Seifer, spalleggiato come sempre da Fujin e Raijin.

Applaude… Ci sta applaudendo! E così come lui fanno anche Fujin, Raijin e gli altri studenti che non hanno superato la prova finale dell’esame. Inaspettato, non saprei come altro descrivere questo momento.

Mi allontano dal gruppo per stare un po’ con i miei pensieri passeggiando per il Garden. Finalmente da solo, come mi piace stare e come nelle ultime ore non sono potuto essere per cause di forza maggiore. Non sono mai stato un tipo avvezzo alla socializzazione, né tanto meno al farsi degli amici; adesso come andranno le cose…? Passeggiando per le varie aree del Garden non mi rendo quasi nemmeno conto del tempo che scorre ed è già buio quando alla fine decido di tornare nella mia camera dove, con mia somma sorpresa, trovo Selphie ad attendermi che, vestita di tutto punto con l’uniforme SeeD che fino a qualche ora prima avevo visto solo alla professoressa Quistis, mi invita a mettere la mia e ad andare alla festa organizzata per celebrare le nuove leve SeeD del Garden di Balamb.

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Indosso la mia uniforme e mi reco insieme a Selphie presso la sala da ballo dove si stanno svolgendo i festeggiamenti. C’è molta gente che si diverte, gente dalla quale mi guardo bene d’avvicinarmi e ben presto mi trovo un angolo della sala dove ci sia meno confusione. Una colonna alla quale poggiarmi e, sorseggiando un drink gentilmente portomi da una delle cameriere che servono in sala, ammirare cotanta sfarzosità. Il mio piccolo angolo di quiete finisce presto, però, per svanire nel nulla quando sento la fragorosa voce di Zell in lontananza, ma poi sempre più vicina al mio orecchio.

Zell: “Ehi Squall! Da oggi siamo SeeD! Forza, qua la mano!”

Lo guardo con aria di siffucienza e continuo a sorseggiare il mio drink…

Zell: “Sarai anche SeeD, ma sei sempre il solito! Il tuo modo di fare mi dà sui nervi.”

Stavo per rispondergli che la cosa fosse reciproca, ma il mio nuovo “amico” per sua fortuna si è allontanato prima che avessi il tempo di rispondergli.

Continuo a rimanere nel mio piccolo angolo di pace, poggiato alla mia fedele colonna quando, scrutando il cielo stellato, mi trovo a seguire con lo sguardo una stella cadente che solca la volta celeste. Poi, tornando con lo sguardo sulla sala, mi trovo a incrociare quello di una ragazza che non credo di aver mai visto prima al Garden. Non che io sia attento alle persone che mi stanno attorno, ma non mi sembra comunque né una studentessa, né tanto meno un SeeD. Lei improvvisamente si volta verso di me e con uno sguardo pieno di curiosità mi si avvicina a passi veloci.

Continuo a guardarla incuriosito mentre si avvicina a me e le prime parole che mi rivolge mi lasciano addirittura perplesso.

Sai che sei il più carino?”

Un complimento? Ma chi è questa ragazza? Rimango in silenzio.

Balliamo? O balli solo con le ragazze che ti piacciono?”

Continuo a rimanere in silenzio, un po’ per diffidenza, un po’ perché un simile approccio mi ha totalmente stordito, poi alla fine riesco a farle capire di non saper ballare, ma ricevo l’ennesima inaspettata risposta.

È facile. Ho bisogno qualcuno per il ballo. Non posso mica ballare sola!”

E così dicendo mi trascina, letteralmente, sulla pista da ballo, tirandomi per il braccio.

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È vero, non sono capace di ballare, ma proprio per nulla, non era una semplice scusa per evitarla e, stando ai danni che abbiamo fatto in pista, anche lei si sarà certamente convinta che non fosse una bugia. Continuiamo a “ballare” per qualche minuto, fino a quando i fuochi d’artificio sopra la nostra testa non catturano la nostra attenzione e poi qualcosa, o qualcuno, fuori dalla pista, cattura la sua di attenzione, facendola allontanare in fretta e lasciandomi lì, confuso come mai prima d’ora.