IL SECONDO SOGNO DI LAGUNA

Ci siamo persi? No, dai, non di nuovo… Come faccio a dirlo ai ragazzi adesso?

Ward: “Kiros, sicuro che fosse qui?”
Kiros: “Sicurissimo.”
Ward: “Evitiamo di girare a vuoto come l’altra volta.”

Bene, o la va o la spacca… Mi tocca dirglielo.

Laguna: “Mi sono sbagliato! Non è questo il posto.”

Un momento di silenzio condito solo dai volti di sommo disappunto di Ward e Kiros, prima che quest’ultimo si rivolga nuovamente a me.

Kiros: “Impossibile! Hai detto un attimo fa che stando alla mappa il posto era questo!”

Acc… Mannaggia a me…

Laguna: “… Ho sbagliato mappa…”

Controllato l’equipaggiamento, ci rimettiamo in marcia fino a raggiungere un nuovo ammasso di rocce dalla forma curiosa,. Qui veniamo raggiunti da dei soldati di Esthar.

Quanto non li sopporto! Loro e quella loro ridicola uniforme!

Fortunatamente non sono molto capaci a combattere e così abbiamo velocemente la meglio su di loro, proseguendo il nostro percorso lungo ponti e impalcature che costeggiano questa strana struttura rocciosa. Strana nelle forme tanto quanto nei colori.

Ci addentriamo nella struttura rocciosa, percorrendo grotte e cunicoli attorniati da colori tendenti all’azzurro e al verde acqua. Mi perdo per un attimo a guardarmi attorno, sarebbe tutto così magico e meraviglioso… Se non fossimo soldati in territorio nemico!

Continuiamo lungo la grotta, mettendo K.O. tutti i soldati di Esthar che ci si parano davanti, fino a quando non arriviamo in uno stretto corridoio con tre botole metalliche a terra. Passandoci sopra noto che quella centrale delle tre produce uno strano rumore.

Laguna: “Accidenti… La leva dello sportello è allentata. Se usiamo questo… I soldati di Esthar non ci seguiranno più!”
Kiros: “Che stai tramando?”

Ward: “Sarà qualche altra stupidaggine!”
Laguna: “Voi due… Scusatevi immediatamente! Vi prendete gioco di un genio? Ve ne pentirete!”
Ward: “E chi sarebbe il genio?”
Laguna: “Stai un attimo zitto! La leva dello sportello è rotta. Io l’allenterei ancora un po’.”
Kiros: “Così quando i soldati di Esthar ci saliranno sopra…”
Laguna:” Sì, bravo. Proprio così. Mi hai capito al volo! Quelli non sanno niente… Salgono sopra e… CABLAAAM, cadono giù come imbecilli! Ammettetelo sono un genio!”
Ward: “Sì, certo. Dici che i soldati di Esthar cadranno nella trappola?”
Laguna: “Non lo sapremo mai se non ci proviamo! Ricordate: chi dorme non piglia pesci! E io… Prenderò i miei pesci! L’unica cosa è che… Se muoviamo la leva, non si può più passare di là. MA cerchiamo di non cadere NOI nella trappola!”

Dopo questo breve scambio di idee e opinioni che mette in risalto il mio genio dinanzi agli sbalorditi occhi dei miei compagni (ci credete vero?), manometto la leva della botola centrale con la speranza che il mio piano funzioni. Detto ciò proseguiamo lungo la via, guardandoci bene dal tornare indietro su quella strada.

Proseguiamo lungo i sentieri che questa strana e colorata grotta ci mette dinanzi, non rinunciando ad aiutarci con delle cariche di dinamite trovare per strada per tenere a bada le truppe di Esthar che non vogliono proprio lasciarci in pace.

Percorriamo una lunga scalinata (cosa diavolo ci fa una scalinata del genere dentro una grotta) e ci imbattiamo persino in qualche mostro, che fortunatamente non richiede troppi sforzi per essere sconfitto. Inizio a temere di aver sbagliato (di nuovo) strada, quando finalmente scorgo uno squarcio di cielo in cima ad una scala!

Siamo fuori dalla grotta, con somma sorpresa dei miei compagni, glielo leggo in faccia!

Sfortunatamente la strada conduce solamente a uno spiazzo tra le rocce sul mare, senza possibilità di uscita alcuna. Non facciamo in tempo a rendercene conto che i soldati di Esthar ci accerchiano su questa sorta di terrazza rocciosa sul mare.

Non abbiamo molta scelta e ci tuffiamo quindi nella battaglia, avendo velocemente la meglio sui primi a sopraggiungere. Purtroppo i primi non sono gli unici, e così continuano a piombarci attorno le truppe nemiche senza darci nemmeno la possibilità di riprendere fiato.

Dopo un’intensa battaglia, stremati, ci accasciamo lungo il costone roccioso che si affaccia sul vuoto.

Laguna: “Guardate, il mare! Siamo salvi! La fortuna è dalla nostra parte! Possiamo fuggire verso Galbadia!”
Kiros: “Veramente questo si chiama avere le spalle al muro!”
Laguna: “Non dirlo o si avvera! Non te l’ha detto la nonna da piccolo?”
Kiros: “Ah, che se dici qualcosa di brutto poi si avvera?”
Ward: “Ggghh ghh…”
Laguna: “Co-Cosa dici?”
Kiros: “La gola… Sembra che non riesca a parlare.”
Ward: ”È… Sta… To… Bel… Lo… Ki… Ros… E… La… Gu… Na…”

Sono molto preoccupato per Ward, ma non è il momento di abbattersi, devo portare in salvo i miei due amici. Mi sporgo leggermente dalle rocce e noto delle navi nel mare sottostante.

Laguna: “Wow! Ehi! Una nave! Saliamo su quella ragazzi!”
Kiros: “BARCA! Laguna, quella è una BARCA!”
Laguna: “Nave… Barca… Che differenza fa? Saliamoci e torniamo a Galbadia! Forza, alzatevi ragazzi! Andrà tutto bene, vedrete!”

Aiuto i miei due compagni di squadra a tirarsi su e con lo stesso slancio li butto giù dalle rocce, nelle acque sottostanti.

Laguna: “Siete coraggiosi ragazzi! Saltare da qui è da pazzi!”

Mi sporgo anche io e, sperando vada tutto bene, faccio un bel respiro profondo prima di saltare giù…