Il piano per uccidere la strega

Prima di varcare le porte della residenza, Rinoa mi si avvicina e mi chiede (facciamo che mi ordina visto per come stanno le cose) di non lasciarla in questa casa.

Ma che cosa avrà voluto dire? Perché una simile richiesta, così all’improvviso?

Entriamo nella residenza del colonnello Caraway e ci accomodiamo all’interno di una sala. L’ambiente è molto chic, tra grosse tende e lampadari lussuosi, tavoli antichi con sedie altrettanto antiche, cristalleria alle pareti e una grossa scrivania che, a giudicare dall’aspetto direi molto costosa… Anche se Irvine non sembra preoccuparsene troppo, essendosi comodamente steso con i piedi su di essa.

L’attesa continua e si fa anche lunga e fastidiosa… Finché nel silenzio rotto solo dal rumore dei passi di Zell che fa avanti e indietro all’interno della sala prende la parola Rinoa, alzandosi dal tavolo al quale era seduta e dirigendosi verso la porta d’uscita della stanza:

È così abituato a farsi aspettare, che ormai gli sembra normale. Adesso gliene dico quattro. Aspettate qui.”

Detto ciò chiude la porta alle sue spalle e ci lascia lì a continuare la nostra attesa, più confusi di prima.

Poi d’improvviso la porta si riapre quasi immediatamente e appare nuovamente Rinoa:

Ah, comunque è casa mia questa. Non vi preoccupate. Mettetevi comodi.”

E nuovamente ci lascia, stavolta ancor più interdetti di prima…

All’improvviso la porta si riapre e stavolta a fare la sua comparsa è proprio il colonnello Caraway al quale, non vedendola con lui, chiedo immediatamente dove sia Rinoa.

Col. Caraway: “Non è una professionista come voi. Potrebbe essere un peso. Non ha mai preso parte ad una battaglia, è meglio che stia qui per il bene di tutti.”
Selphie: “Ma lei per caso è il padre di Rinoa?”
Caraway:” Chissà quando è stata l’ultima volta che mi hanno chiamato così…”
Zell: “Il padre è un membro del governo e la figlia un membro della resistenza!? Che situazione complicata!”
Caraway: “Molto complicata!… Comunque è un problema nostro, voi non c’entrate. Piuttosto, abbiamo cose più importanti di cui occuparci.”

Il colonnello Caraway s’è presentato vestito della sua divisa di alto ufficiale, in perfetto ordine e con tutte le sue medaglie ben appuntate sulla blusa dell’uniforme. I capelli, lunghi e un po’ ribelli, adeguatamente sistemati con solo un ricciolo più ribelle degli altri fuori posto. Sembra un uomo di polso e assai deciso, però nei suoi occhi c’è un velo di tristezza malcelata…

Squall: “Terminata questa missione, come da contratto, lavoreremo per Rinoa. Mi auguro che lei non interferisca.”
Caraway: “E se interferissi?!?”
Squall: “Noi siamo tutti SeeD e ci comporteremo come tali…”
Irvine:” Ehi, ehi, ragazzi… Siamo venuti a uccidere la strega, no? Quindi parliamo di questo prima di tutto.”
Caraway: “Va bene, tregua. Lasciate che vi spieghi il piano…”

Così detto ci invita ad uscire dalla residenza e passeggiare per Deling City insieme a lui.

Caraway: “Sono stato io che ho stretto l’accordo tra Galbadia e la strega Edea. La cerimonia di oggi è per celebrare tale evento. La cerimonia avrà luogo presso la residenza presidenziale. Durante la cerimonia, vi dividerete in due gruppi e prenderete posizione. La squadra dell’arco attenderà all’arco di trionfo. La squadra d’attacco aspetterà davanti alla residenza presidenziale.”

Seguendolo a piedi siamo arrivati dinanzi la piazza vicino alla stazione dei treni alla quale siamo arrivati la prima volta. Passeggiando, il colonnello arriva ad uno degli angoli della piazza dalla quale ci indica un grosso edificio con un altrettanto grosso cancello davanti ad esso.

Caraway: ”Si posizionerà proprio qui dove sono io adesso. Quella è la residenza presidenziale. Finita la cerimonia inizierà la parata della strega. A qual punto si aprirà il cancello principale. Cercate di stare calmi. Se ci saranno dei disordini, la parata verrà interrotta. Quando si apriranno i cancelli, la squadra d’attacco entrerà in azione. La folla guarderà la parata e sarà possibile muoversi indisturbati. La squadra d’attacco si muoverà verso il tetto della sala presidenziale. Sotto il pavimento davanti alla stanza della strega c’è un passaggio per la sala dell’orologio…”

Il fiume di parole di Caraway ci investe come un treno in corsa ed è difficile seguire tutti i punti del suo piano, soprattutto perché continuo a chiedermi che fine abbia fatto Rinoa. Zell e Irvine, però, non sono il massimo dell’affidabilità e delle capacità intellettive quindi non posso permettermi di distrarmi e cerco di mantenere il mio focus sulle parole del colonnello.

Caraway: ”Nella torre c’è una specie di giostra e vicino c’è nascosto un fucile da tiro. Andate là e aspettate fino alle ore 20:00 in punto.”

Poi Caraway continua a spiegarci la strada che la parata della strega seguirà, fino a tornare nei pressi dell’ingresso della residenza presidenziale e imboccare la strada che conduce all’arco di trionfo, dove ci sarà una delle nostre due squadre in posizione.

Caraway: “Alle 20:00 precise la parata passerà sotto l’arco di trionfo. Allora la squadra dell’arco grazie a un pannello di controllo abbasserà i cancelli e imprigioneremo la strega dentro l’arco di trionfo. Alle 20:00 l’orologio a giostra dove sta la squadra d’attacco uscirà dal tetto. Niente separerà la squadra d’attacco dalla strega. Sarà l’occasione buona… BANG! Questo è tutto. Ora aspettate l’ora stabilita. Siete liberi di girare la città se volete. Vi prego solo di non creare problemi.”
Squall: “Si ricordi che siamo dei SeeD.”

Caraway: “Certo, certo. Avete un po’ di tempo libero. Ci rivediamo a casa mia. Là vi darò le ultime indicazioni, dopodiché il piano avrà inizio.”

Giriamo un po’ per la città fibrillante per la parata che avverrà a breve e non conscia di ciò che sta davvero per succedere. Qui e lì riconosco alcuni dettagli di Deling City già visti nei miei “sogni” nei panni di Laguna.

Alla fine, quando l’orario è prossimo, decidiamo di tornare alla residenza di Caraway per gli ultimi dettagli sulla missione. Qui ci dividiamo in due squadre, ma proprio quando tutti stiamo per lasciare la residenza, Rinoa si imbatte in una delle due squadre.

Rinoa: “Ehi! Sono riuscita a fuggire! Quell’uomo vi ha detto qualcosa?”
Zell: “N-No, niente di importante.”

Rinoa inizia a frugare nelle sue tasche fino a tirare fuori un artefatto che sembra abbastanza antico, un bracciale…

R: “Guardate! Si chiama bracciale di Odine, l’ho trovato nella stanza di quell’uomo. Dovrebbe bloccare i poteri della strega. Ma non so come funziona. Però in questa battaglia ci sarebbe molto utile, no?”
Z: “Se è davvero il bracciale di Odine dovrebbe avere un effetto micidiale. È un oggetto magico potentissimo.”

Nel frattempo Quistis sta davvero perdendo la pazienza, fino a che…

Quistis: “E cosa vuoi fare? Vuoi metterlo addosso alla strega? Chi? Quando? Come?”
Rinoa: “Ne parliamo insieme, no?”
Quistis: “NON ABBIAMO TEMPO! Abbiamo un compito da eseguire noi. Non è una lite di famiglia, non è un gioco questo.”

Non credo aver mai visto Quistis così fuori di sé…