Partiamo con una brutta notizia: non c’è il fax. Tolto questo, come già detto, Two Point Hospital racchiude in sé tutte le caratteristiche che gli appassionati si aspettano da un gioco dove il focus è basato sugli ospedali. È presente una macro-gestione basata sulla edificazione di stanze che spaziano dalla diagnostica alla cura e la micro-gestione sia per quanto riguarda pazienti e Staff sia per i prezzi da applicare. Come ogni gestionale che si rispetti inizieremo dalle fondamenta, con pochi vani e spazio a disposizione, compiendo le sfide proposte ricaveremo delle stelle, 3 per livello, per poter sbloccare gli scenari successivi, dove l’area e le malattie peggioreranno di pari passo.

Two Point Radio

Ad accompagnarci nella costruzione dell’impero medico sarà presente la stazione radio di Two Point Country, comprensivo sia di tracce solo musicali che di tracce con parlato e pubblicità, sono un buon numero e di buona fattura e non si prendono mai sul serio. Gli effetti audio, inoltre, aiutano nel comprendere istantaneamente l’andamento della partita. La contea è visitabile e offre al giocatore ben 15 cliniche, ognuno con una caratterizzazione peculiare. Si passerà dai primi livelli dove l’unica preoccupazione è mantenere al caldo la struttura, ad altri dove sismi e lapilli di lava sono all’ordine del giorno con conseguente lavoro extra per gli inservienti.

Dottore in chirurgia

Gli sviluppatori, sono riusciti a produrre un titolo molto leggero dal punto di vista prestazionale, nonostante si possa tranquillamente arrivare con più di 100 persone su schermo, ognuno con la propria routine, il gioco non si scompone e tira avanti senza problemi di alcun tipo. Ovviamente non resterà negli annali per il dettaglio grafico ma lo stile caricaturale adottato rallegra e soprattutto propone un colpo d’occhio molto interessante. Ogni persona ha un relativo stile e sin dalle primissime fasi si riconosceranno le malattie appena i pazienti metteranno piede nell’ospedale. Anche le animazioni fanno il loro egregio lavoro per esibire sia la felicità che la salute di tutti, infatti, potremmo vedere lo staff che corre in bagno oppure scarica un la tensione colpendo il pungiball, oppure un paziente molto triste che con un’andatura incerta e testa china si avvierà alla prossima sala, nella speranza che sia l’ultima.

Dottore chiami un Dottore

Fortunatamente Two Point Hospital non è basato solo nuda e cruda costruzione, anche se è il cardine principale del gioco, infatti per poter progredire nello scenario saremmo costretti a completare definite sfide che aumenteranno di difficoltà tra i vari livelli. Purtroppo non sono un gran numero e molte si completano anche solo aspettando. Questo riduce la complessità generale perché non è previsto un tempo massimo per il completamento, va detto, però, che evitare la bancarotta, unico “game over” presente, non è semplice. Ci sono vari metodi per riuscire a superare indenni le sfide proposte dal gioco, ogni stanza avrà una serie di oggetti che potranno migliorarne l’efficienza oppure il prestigio della stessa, in questo modo potremmo avere sia lo staff che i pazienti più felici e quindi più rapidità nel completare il processo di cura.

OK, il prezzo è giusto

Altro processo da tenere bene in considerazione è la amministrazione dell’équipe, infatti ogni membro dello staff avrà un grado compreso tra 1 a 5, insieme al livello aumenterà anche il suo salario e con esso capacità e slot per la sua formazione. Un dottore di livello alto sarà più veloce ad eseguire le diagnosi ed avrà una maggiore possibilità di curare il suo paziente. Purtroppo i loro salari saranno un salasso che molto spesso ci porterà alla sconfitta dovendo optare per giovani medici dalle belle speranze e dalle dubbie capacità. La possibilità di modificare le tariffe per ogni singola stanza oltre che per ogni distributore, permetterà al giocatore di avere un controllo quasi totale su tutto ciò che si vedrà su schermo, anche se bilanciare perfettamente tutte le voci spesso è un’utopia. La coperta è corta e sicuramente da qualche parte il freddo entra.

Scusa, puoi ripetere?

Two Point Hospital ha tutti i testi tradotti nel nostro idioma, purtroppo tutto il comparto audio è completamente in inglese, tolto il semplice filmato introduttivo dove sono presenti i sottotitoli. Se per la radio non è un problema, diverso il discorso quando nella mappa di gioco ci viene presentato l’ospedale, li i sottotitoli potevano essere tranquillamente inseriti al posto di una semplice barra dove specificava che era disponibile l’ospedale aggiuntivo.

Altra nota negativa è la componente online, purtroppo risicata all’osso con la possibilità in qualsiasi momento di poter sfidare asincronamente qualcuno dalla lista amici, oltre al fatto che durante le sessioni single player si verrà comparati come semplici numeri. L’ultimo lato negativo è la mancanza della modalità sandbox, ma è giusto dire che una volta ottenute le 3 stelle disponibili sarà possibile restare nell’ospedale per tutto il tempo che si vuole. Queste ultime 3 critiche non pregiudicano un ottimo titolo che riesce a divertire il giocatore per una gran quantità di ore.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve

All’alba di quest’anno, uno studio formato appena un anno e mezzo prima, svela al pubblico la loro prima creazione: Two Point Hospital. Nella mente di tutti passano i fantasmi dell’ottimo gestionale del ’97 che con ironia si impose come punto di riferimento nel genere e purtroppo mai più emulato. Two Point Studios però ha un vantaggio dalla sua, i creatori fecero parte del team Lionhead e prima ancora Bullfrog, la casa che ha creato Theme Hospital.

Two Point Hospital, pubblicato da SEGA, trattiene l’anima del predecessore, riuscendo a conservare gli stessi toni scherzosi con le classiche malattie strane, realizzando un gestionale che riesce a divertire ed impegnare il giocatore con sfide dalla complessità variabile utilizzando uno stile grafico molto leggero che permette a tutti di fruire del titolo e un management a tutto tondo dell’ospedale, purtroppo l’online limitato e la mancanza di una modalità sandbox ne riduce le potenzialità, ma il gioco resta consigliato agli amanti degli strategici e anche ai neofiti del genere, soprattutto ai nostalgici.