Dopo oltre un anno di attesa anche gli utenti di Nintendo Switch occidentali avranno la possibilità di aprire la stagione di caccia in Monster Hunter Generations Ultimate. La curiosa scelta di Capcom di lasciare segregato al solo territorio nipponico questo capitolo di una delle sue serie più famose è apparso molto strano soprattutto in considerazioni della pubblicazione esclusiva su PlayStation 4 del nuovissimo Monster Hunter World. Messa da parte questa scelta dettata per lo più da dinamiche di mercato e di concorrenza, la coda d’estate sulla console ibrida di Nintendo sarà dedicata ai cacciatori, che grazie alla pubblicazione in queste ore di una versione demo di Monster Hunter Generations Ultimate potranno fin da ora entrare in contatto con il gioco che sarà disponibile in versione completa a partire dal 28 agosto 2018. Che questo scampolo di caccia abbia quindi inizio. Di seguito potete trovare le mie impressioni sulla versione di prova più qualche considerazione extra sulle politiche Capcom in merito al brand Monster Hunter.

Il provato della demo

Come già accaduto in passato per le versioni dimostrative su 3DS, questa demo di Monster Hunter Generation non è una porzione del gioco principale ma una panoramica che permette di prendere confidenza con le meccaniche di combattimento, le armi e l’inventario di base. Non si può creare alcun personaggio e non ci sono premi o oggetti da trasferire nella versione completa. Ci attendono solo tre missioni di diversa difficoltà: si parte dall’abbordabile Gran Maccao, passando per il ben più ostico Barioth fino alla temibilissima cometa d’argento Valstrax. Un trittico di battute di caccia che è possibile affrontare scegliendo tra una selezione di armi e applicando loro i vari stili di combattimento. Come sempre il tutto con la possibilità di affrontare i vari mostri anche in compagnia sia in locale che online oltre che in singolo.

Un po’ poco, ma siamo abituati da tempo a questo risicato tipo di versioni prova per la serie. Grazie alla presenza di tutte le armi e stili di combattimento c’è la possibilità di abituarsi (nuovamente per alcuni) a movimenti, attacchi e inventario e riesumare i ricordi provenienti da 3DS. Per chi avesse avuto tra le mani solo World, il sistema di combattimento è leggermente diverso e si basa sulle vecchie meccaniche dei titoli precedenti e quindi i movimenti sono legnosi e i comandi non immediati, come da tradizione. Un sistema farraginoso ma che i fan conoscono bene e che, se padroneggiato a dovere, può davvero dare tante soddisfazioni. Vero è che l’assenza di tutorial si può far sentire per i meno pratici, ma cose si dice “la miglior scuola e la strada” e in questo caso la natura.

Come qualcuno avrà già notato sulla demo della versione giapponese da tempo disponibile, il passaggio alla da 3DS a console casalinga pare offrire parecchi spunti positivi. Avevo paura per una grafica molto ancorata alla risoluzione infima della vecchia console portatile, ma per fortuna i modelli paiono più curati e dettagliati e le texture paiono essere state riviste a dovere. La sensazione che si ha purtroppo è comunque di essere davanti ad un gioco di una generazione fa. Il paragone grafico con Monster Hunter World non regge e il divario è visibile.

La demo non approfondisce minimamente il corposo sistema di raccolta di materiale per il crafting di armi e armature, così come non rende minimamente la quantità di variabili che il gioco ha da offrire sia in termini di gameplay singolo che di multigiocatore online e locale. Basandosi su questa demo verrebbe quasi voglia di glissare questo titolo in favore di altro. Ma conoscendo la quantità di contenuti presenti nel gioco finale, gli stessi della versione 3DS e qualcosa in più si spera, Monster Hunter Generations Ultimate non va sottovalutato. Se rispetta le premesse della versione originale il pacchetto si fa interessante.

Tuttavia, la prima prova fatta con questa demo ha mostrato che siamo difronte ad un titolo che rischia di non essere adatto a tutti e soprattutto a chi non ha dimestichezza con le sue meccaniche o non ha voglia di perder tempo a capire la difficile arte del cacciatore vecchio stampo. La versione definitiva porterà certamente in dote una progressione più adeguata dell’apprendimento, quindi non spaventatevi: essere cacciatore è meno complicato di quello che questa demo vi vuole far credere, anche se di certo non sarà facile. Allo stesso tempo la iniziale sensazione è di essere comunque difronte ad un titolo non proprio current gen e solo la versione definitiva ci dirà la verità.

Valutazioni sulla strategia Capcom

Dopo queste prime considerazioni sul gioco è il momento di parlare delle scelte di Capcom in merito alla serie Monster Hunter e sulla difficile situazione in cui viene pubblicato Generations Ultimate. Già perché se si esclude il mio personale (e credo di molti altri) apprezzamento per la pubblicazione di questo gioco, non posso fare a meno di domandarmi quali sono i piani di Capcom nell’immediato e prossimo futuro. Abbia già visto che il supporto a Nintendo Switch c’è, ma è stato abbastanza sottodimensionato rispetto alle aspettative. Tra i tanti porting e versioni “celebrative” dei sui giochi, la punta di diamante dell’intera offerta Capcom è rappresentata da questo titolo di caccia non certo nuovo, né tanto mento attuale come ho accennato.

Vero è che Capcom sembra vivere in questi anni un periodo un po’ complesso e pare aver sul mercato un peso leggermente minore rispetto al suo lignaggio nonostante sia pronta a rilanciarsi presto con dei botti davvero importanti (Devil May Cry 5 e il remake di Residet Evil 2). Vero è anche che i rapporti stretti con Nintendo sembrano essersi un po’ raffreddati da quando Sony si è ripresa con energia la serie Monster Hunter portando il capitolo World in esclusiva su PlayStation 4. Ma non si può negare che è difficile per un publisher, visti in dati di vendita, non tenere conto anche di Nintendo Switch quindi non può essere tutto qui. Va beneper ora ma non basta, insomma.

Il ritardo di Monster Hunter Generations Ultimate in Occidente è stato molto probabilmente effetto di una strategia prudente di Capcom che ha preferito prima attendere di capire quanto Switch si diffondesse in America e in Europa, memore dei numeri molto bassi di Wii U. Appena è stata soddisfatta, Capcom ha messo in moto il meccanismo per portare Generations Ultimate (XX in Giappone) anche da noi. Ma qualcosa non quadra. I proclami dello sviluppatore nipponico degli ultimi mesi sono molto propositivi in merito al futuro supporto a Nintendo Switch, ma non è stato ancora rilasciato alcun dettaglio tangibile su cosa sarà. Di contro abbiamo tante conferme su cosa non ci sarà: per MH World, Devil May Cry 5 e Resident Evil 2 niente Nintendo Switch.

Se il futuro è quindi in divenire, il presente comunque non si spiega. Considerato Monster Hunter World su PlayStation 4 e ora anche su PC, quanti utenti potranno essere attratti da Generations Ultimate? Generations è già uscito da tempo su 3DS, quindi i contenuti sono già quasi tutti noti, quindi non possono essere quelli ad attrarre. Con questi presupposti lo spazio a disposizione di questo titolo Switch è davvero risicato. Oltretutto il divario tecnico tra Generations Ultimate e World è considerevole, quindi non si può fare a meno di chiedersi se al costo pieno del gioco sia più appetibile un gioco proveniente da 3DS riproposto con asset nuovi, ma non contemporanei, oppure un gioco completamente attuale e che è considerato il futuro del brand.

Ad oggi il mio pensiero mi porta a dire che non si può quindi reputare Monster Hunter Generations Ultimate come uno pilastro must have della saga, ma più come una casella che non poteva rimanere vuota nell’offerta generale di Switch. Sicuramente i possessori occidentali di Switch come unica piattaforma saranno contenti di avere tra le mani un Monster Hunter, ma si tratta comunque di una piccola fetta di utenza esclusiva Nintendo che non può essere paragonata con la quantità di giocatori che considerano Switch una console complementare e quindi giocano anche su PlayStation 4 o PC. Rimangono quindi le perplessità su quanti davvero compreranno il gioco o attenderanno di prenderlo in salto. Ai dati di vendita il compito di smentire o confermare le mie considerazioni.