Abbiamo visto anche noi di Gamempire.it come Bungie si stia dando da fare per cercare di ridare un nuovo assetto a Destiny 2. In questo caso cercheremo di capire se Bungie saprà rilanciare il titolo, dando dei piccoli “suggerimenti” anche su cosa dovrebbe fare e come farlo, per risollevare il gioco.

Bungie e Activision

Il gioco nei mesi scorsi aveva subito grosse frenate di giocatori e di varietà dei contenuti. Frutto soprattutto delle differenti visioni del gioco tra Activision e Bungie. La prima aveva intenzione di monetizzare quanto più possibile, inserendo contenuti a pagamento e microtransazioni (in seguito poi diminuite soprattutto per le numerose lamentele), mentre la seconda era meno propensa a questo tipo di gestione.

Il risultato è stata una conseguente apertura del gioco ad un pubblico più vasto. Questo in parte ha significato un’ iniziale impennata dei giocatori, soprattutto durante le prime fasi sia del lancio del gioco, ma anche con le espansioni principali come Forsaken. Dall’altra parte però il gioco è stato “semplificato” per quanto riguarda l’aspetto del farming, vero e proprio cuore pulsante del gioco. Nel giro di poco tempo i giocatori riuscivano ad ottenere quasi tutto, (eccetto rarissimi oggetti presenti nei raid sopratutto e quindi non dipesi principalmente dal gioco in sè e per sè), con conseguente svuotamento dei server dopo aver raggiunto qualsiasi obiettivo.

Bungie, vedendo soprattutto i dati desolanti e la deriva che aveva preso il gioco, ha poi cercato di correggere il tiro con Forsaken. La prima grande espanzione inaugurava anche “anno 2”. Anche qui i risultati, seppur molto buoni in termini di vendite, non sono stati sufficienti a far tornare il grande pubblico di fans del gioco o se lo hanno fatto è stato per poco tempo. Il problema principale resta, con i giocatori che si riversano in massa per poi abbandonare il gioco poco dopo. Sono stati anche introdotti degli eventi “a tempo” che hanno portato poco e niente. I cosidetti hardcore gamers che popolavano in maggiore quantità soprattutto il primo Destiny, non hanno gradito più di tanto.

Il momento della svolta?

A chiamare la svolta adesso è la stessa Bungie. Galvanizzata dalla rottura con Activision, ritenuta come principale artefice della disfatta del gioco, vede adesso impegnarsi in un compito non propriamente semplice. Troppo diverse le vedute tra i due, con Destiny 2 che vende bene ma che non soddisfa i giocatori più esigenti. Allora Bungie cerca di fare del gioco un ibrido. Per i giocatori meno esigenti mette a disposizione il free-to-play, mentre per gli appassionati ci sono le espansioni. Potrà bastare tutto questo?

In larga parte condividiamo il discorso fatto da Bungie. Activision aveva idee fin troppo diverse per un gioco che fa dalle fanbase il punto cruciale del successo. Se viene a mancare questo, anche se i risultati sono ottimi dal punto di vista delle vendite, paradossalmente manca la struttura portante. Ecco perchè adesso Bungie da l’opportunita di giocare “gratis”, per riavere un buon numero di giocatori costanti e che sappia rinvigorire una community un pò bistrattata. Questa scelta crediamo sia stata ponderata ed è necessaria per il proseguo dell’avventura anche in chiave Destiny 3.

Quello che ci aspettiamo

Da parte nostra ci aspettiamo che il gioco prenda quanto ha già di buono, come la parte shooting, uno dei punti di forza del gioco, e che dia maggiore spazio alla parte a pagamento con sostanziali novità. Vanno bene le attività avute fino ad ora, con Azzardo, il Cala la Notte, gli Assalti i Raid etc. etc., ma non bastano. Ci vogliono più eventi a tempo che coinvolgano sempre più i giocatori, con modalità che sappiano rinnovarsi e non essere statiche. Fare per esempio un Cala la Notte o un Assalto, così come sono, restano delle semplici attività. Bisogna che queste siano anch’esse legate a qualcosa di più completo. Un pò come avveniva quando si doveva fare una quest per un’arma che richiedeva diversi passaggi. Cose che però devono comprendere pochi passaggi, altrimenti il rischio di ripetitività e di non portare a termine il tutto diventerebbe troppo alto.

In definitiva da un team come Bungie ci si aspetta sempre molto, ma daltronde i risultati altalenanti di Destiny 2, come abbiamo visto non sono il massimo. Se si riuscirà anche in parte in questo intento, allora Bungie può essere contenta, altrimenti forse sarà meglio lasciare il gioco in free-to-play e concentrarsi su un terzo capitolo.