Denis Dyack, creatore di Eternal Darkness e fondatore di Quantum Entangled Entertainment, è intervenuto durante la Gamerome, un evento videoludico gratuito nella cornice di Parco Leonardo. Al pubblico ha voluto spiegare quale per lui fosse l’elemento più importante per lo sviluppo dei videogiochi e ciò che ci aspetta per il futuro.

Denis crede ad una visione molto competitiva dello sviluppo dei videogame, basata sulle idee e sull’approccio creativo. Per questo motivo, di recente, il suo studio ha stipulato una partnership con un istituto quantistico del Canada, al fine di dare più veridicità scientifica alle loro produzioni e aumentare l’interesse del giocatore più avido. Oltre a questo, è fermamente convinto che il videogame sia una forma d’arte vera e propria.

Dunque per lui esiste una domanda che tutti gli sviluppatori dovrebbero porsi: “Qual è il fattore più importante nella produzione di un videogioco?” In genere si tende a parlare di cinque grandi categorie: audio, video, storia, tecnologia e gameplay.

Partendo dal suono, possiamo dire che è importantissimo per alcuni giochi specifici soprattutto se sono del genere di Guitar Hero o Parappa the Rapper. Ma, come ci insegnano i giochi mobile, molti titoli vengono giocati senza suono alcuno. Perciò possiamo escludere questo aspetto come essenziale.

Passando alla grafica, vediamo negli ultimi anni un miglioramento epocale che fanno del fotorealismo un vanto, come il nuovo Battlefield 1 o The Order: 1886. Dall’altro lato però abbiamo Minecraft, che ha fatto un grosso successo con una grafica basica. Questo ci porta ad escludere la grafica come l’elemento che cerchiamo.

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La tecnologia è sicuramente uno fattore che tende ad influenzare lo sviluppo. Soprattutto con le nuove console, abbiamo visto molti sviluppatori raggiungere nuove vette utilizzando tutto l’hardware possibile, spendendo budget vertiginosi. Però abbiamo visto negli ultimi anni come giochi con poco budget si siano rivelati un successo enorme, primo tra tutti League of Legends.

Il gameplay, in genere, viene sempre visto come il punto centrale di un videogioco, ma Telltale ci ha smentito creando veri e propri capolavori narrativi senza il minimo accenno di meccaniche. Allora, avendo eliminato tutti gli elementi, possiamo dunque dire che è la storia il punto essenziale per lo sviluppo di un videogame? Purtroppo anche stavolta no, e ce lo dimostra il successo di Candy Crush

Ma allora qual è il fattore più importante? Secondo Dyack, il coinvolgimento, il quale è la somma di tutti gli elementi sopra elencati. Creare un gioco significa essere capaci in tutte le sue forme. L’obiettivo è quello di creare titoli dove il giocatore è così immerso da perdere la cognizione del tempo.

Nella creazione dei suoi giochi, il processo creativo di Dyack ha una componente molto importante, soprattutto per le sue ispirazioni le quali spaziano da Lovecraft a diverse produzioni cinematografiche.

Un piccolo aneddoto della passione di Dyack è che, al tempo dello scandalo sulla violenza nei videogames, lui ha cercato di arrivare davvero alla violenza dei giocatori, infatti nel suo gioco inserì una finta meccanica che avrebbe cancellato il salvataggio qualsiasi prompt il giocatore avesse immesso. Nelle fasi di beta testing di questa feature, molta gente tirò il controller contro il muro presa dalla rabbia. Insomma, una sorta di precursore di Dark Souls.

Infine il futuro del game design è la community, con la quale sarà possibile sviluppare giochi sempre più adatti ai giocatori.