Durante il Gamerome, evento gratuito che si tiene a Roma nella cornice di Parco Leonardo, Robert Krakoff, presidente di Razer, è intervenuto per esporre al pubblico ciò che lui, ed il suo team, hanno fatto per rendere la sua compagnia ciò che è ora, cercando di dare dei spunti e delle dritte per chiunque volesse buttarsi nel settore.

Razer è iniziata 20 anni fa come combinazione tra una compagnia basata solamente sugli acquirenti e una sulla tecnologia. Infatti realizzano personalmente ogni aspetto dei loro prodotti, eccetto la manifattura, al fine di dare la maggior qualità ai clienti del loro brand. Questo atteggiamento ha permesso alla compagnia di fatturare milioni di dollari spendendo il minimo indispensabile in terze parti.

Quando si inizia un business è importante avere delle strategie, dal marketing alla produzione, che siano ben delineate e concise. Bisogna porsi degli obiettivi ma senza dimenticarsi di rimanere sempre con un certo grado di realismo in modo da non puntare all’impossibile. Ciò permette di avere davanti alla propria compagnia un sentiero preciso, delimitato solo dalle proprie abilità e possibilità.

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Le strategie utilizzate da Razer si basano tutte sugli utenti finali del loro lavoro e per far ciò spendono molte risorse in ricerche riguardo il loro life style, al modo in cui giocano ed a quali titoli. Un esempio di queste ricerche accurate riguarda l’utilizzo di due telecamere durante alcune interviste, una puntata sullo schermo e l’altra sulle mani del tester. Proprio per l’approccio curato e “self-made” Razer si rivolge ad una fetta di mercato precisa: quella degli “Hardcore Gamers”, i quali non hanno timore di spendere cifre abbastanza ingenti per i propri componenti. Un esempio di questo atteggiamento risiede nella rielaborazione da zero di un intero prodotto nel caso in cui presentasse falle nelle fase di testing.

Passando al marketing, Robert ci dice che non è assolutamente qualcosa di facile. Bisogna avere delle formule innovative e non cadere in stereotipi tipici di chi non ha abbastanza esperienza. Un nome carino non vende da solo, così come un logo od altre scappatoie che si rivelano soltanto delle illusioni. Per Razer, la chiave del marketing sta nel mettere al centro di tutto l’acquirente ed il lato umano.

Oltre a questo, la compagnia cerca di pianificare ogni aspetto delle proprie produzioni e questo gli ha permesso di essere un brand di successo con milioni di richieste da parte dei rivenditori. Al fine di proteggere la proprietà intellettuale, Razer ha assunto un team di quattro avvocati. Questo perché le idee, i progetti e le ispirazioni contano molto nella loro azienda, tanto da essere veri e propri motori pulsanti di tutto ciò che creano.

Ma come mantenere un business nel corso del tempo? Come cavalcare le onde del cambiamento? Innanzitutto è necessario avere un ottimo personale, che sia capace e qualificato. Non si può permettere il lusso di essere statici nella propria routine. Per dare una spinta in questo senso, bisogna assumere persone che abbiano passione per il proprio lavoro, perciò Razer assume giocatori tra le proprie fila. Del resto, il loro motto è “Il successo arriva di più a chi è circondato da persone che vogliono che il loro successo continui”.

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Bisogna essere abili a cogliere le occasioni, cercando di leggere tra le righe i bisogni del consumatore. In tal senso, uno degli obiettivi di Razer è quello di provvedere ai bisogni non soddisfatti del cliente. Ciò viene affiancato al lavoro dei leaders delle compagnia, i quali devono assicurarsi di compiere le decisioni giuste, di evitare i problemi e di indirizzare l’intero team verso una buona idea. Essere un leader è una questione soprattutto di istinto ed esperienza, secondo Robert.

Una caratteristica importante dei prodotti Razer è il design, che unisce bellezza e funzionalità attraverso diverse fonti d’ispirazione. Oltre alle varie commissioni da parte di publisher noti, come Blizzard, cercano ispirazione in ciò che la tecnologia fornisce in molti ambiti. Le due fonti maggiori sono l’illuminazione e le auto sportive.

Razer ha aperto tanti negozi in 15 paesi ed a Roma potrebbe arrivare tra un anno o due, secondo Robert. Il che ci fa ben sperare.