Da oggi in poi puoi chiamare questo posto Outer Heaven

I miei pensieri su quanto detto da Vulcan Raven vengono interrotti, ancora, da Master Miller che rintracciandomi via CODEC sembra avere delle nuove informazioni da fornirmi sulla dottoressa Naomi Hunter.

Non ho il tempo di mettere la conversazione su una frequenza sicura che veniamo intercettati dal colonnello Campbell che immediatamente chiede spiegazioni sulla vicenda, comunicandoci che Naomi non è presente in quel momento e non può ascoltare la conversazione.

Master, che all’inizio sembrava infastidito dal fatto che anche il Colonnello ci ascoltasse, prosegue poi invece con il proprio discorso:

“Va bene, forse è meglio lasciare che anche il Colonnello senta.
Allora, sostanzialmente la dottoressa Naomi Hunter non è la dottoressa Naomi Hunter.
Siccome pensavo che la sua storia privata fosse sospetta, ho fatto un controllo.
Esiste effettivamente una dottoressa Naomi Hunter, ma forse dovrei dire che esisteva… Comunque non è la donna che conosciamo. La vera Naomi Hunter è scomparsa da qualche parte in Medio Oriente. In qualche modo la nostra Naomi deve aver ottenuto i suoi documenti.”

“Ma allora, lei chi è in realtà?”

“Dovrebbe essere una qualche… Spia. Forse è stata inviata per sabotare questa operazione.”

“Sarebbe a dire che lei sta dalla parte dei terroristi?
Non voglio assolutamente crederci. Però lavora per la FOXHOUND…”

La conversazione che ho appena ascoltato e alla quale hanno partecipato anche Master Miller e il colonnello Campbell mi ha destato tanti sospetti su Naomi quanti ne ho sul fatto che il Colonnello non sia stata mai chiaro e limpido nei miei riguardo dall’avvio di questa missione e tuttora stia perseguendo a nascondermi importanti informazioni.

Mentre aspetto che Campbell mi aggiorni sugli sviluppi delle sue indagini su Naomi, non mi resta che cercare di liberare il più possibile la mente e proseguire con la mia missione.

Mi lascio alle spalle Raven, i suoi dannati corvi e i dubbi su chi sia davvero Naomi e, superata l’ennesima porta di sicurezza mi ritrovo in una sorta di corridoio pieno zeppo di telecamere di sicurezza. Non ho voglia e umore adatti a giocare a nascondino e così, lanciata qualche granata CHAFF mi sposto velocemente lungo il percorso, fino a raggiungere la porta di sicurezza successiva, lontano dall’occhio armato delle telecamere di sicurezza.

Oltre la porta, un lungo corridoio percorso il quale mi appare il nuovo METAL GEAR in tutta la sua magnificenza. Enorme e mastodontico, con le sembianze di un vero T-Rex, il METAL GEAR REX mette paura solo a guardarlo, se penso che potrei finire per scontrarmici mi si gela il sangue nelle vene.

L’atmosfera attorno a me è strana, non ci sono guardie né telecamere di sorveglianza. Mentre percorro la strada che porta ai piani alti dell’hangar dove è tenuto il METAL GEAR REX mi tengo in contatto con Otacon che sta nel frattempo frugando tra i file PC di Baker. Emmerich mi informa di tutto un sistema di corruzione ruotante attorno al progetto del REX e mi fornisce una serie di informazione sul carro armato bipede in grado di lanciare testate nucleari e dotato di tecnologia stealth. Tutte informazioni già in possesso del colonnello Campbell, ma che il mio caro superiore si era ben guardato dal fornirmi. Mi aspettavo nascondesse qualcosa, ma così…

Proseguo la mia scalata fino ad arrivare alla passerella che mi conduce alla sala di controllo dove trovo l’unica guardia presente nell’hangar, la metto facilmente al tappeto e proseguo fino a sentire delle voci con l’avvicinarmi alla mia meta.

Accostandomi alla porta della sala di controllo sento Liquid Snake e Revolver Ocelot parlottare tra loro, così mi nascondo ad ascoltare.

liquidsnakerevolverocelot

“Ho inserito i codici PAL e ho disattivato i sistemi di sicurezza. Possiamo lanciare in qualsiasi momento.”

“Ancora nessuna risposta da Washington. Sembra che dovremo fargli vedere che non siamo gente che scherza.”

“Devo impostare per Chernoton, Russia?”

“No, c’è stato un cambiamento. Il nuovo0 bersaglio è… Lopnor, Cina.”

“Perché, capo?”

“Sono sicuro che né tu né il signor Gurlukovich apprezzereste molto il fatto di vedere una bomba atomica lanciata sulla vostra terra natale, vero?”

“Ma perché? Non c’è niente laggiù.”

“Sbagliato. È un poligono per test nucleari. Se nuclearizziamo un grosso centro abitato, la partita è finita… Ma un’esplosione nucleare in un poligono può essere sempre tenuta nascosta all’opinione pubblica. Nel frattempo Washington si dovrà preoccupare dell’attacco di rappresaglia cinese…”

“Il che vorrebbe dire un colloquio segreto tra i leader dei due paesi…”

“Naturalmente. E durante questo colloquio il presidente sarà obbligato a rendere nota ai cinesi l’esistenza di una nuova e destabilizzante arma nucleare. Che fine pensi farà la reputazione degli Stati Uniti?
Quando le altre nazioni sapranno di questa nuova arma si vorranno mettere in contatto con noi. Washington non sarà molto felice quando inizieremo a vendere il suo nuovo giocattolo al miglior offerente.
Credimi: il presidente si piegherà e cederà alle nostre richieste.”

“Il DNA di Big Boss e un miliardo di dollari…”

“Quei soldi serviranno a curare i nostro soldati genetici. Tra le nostre richieste ho anche incluso il vaccino contro il virus FoxDie che ha ucciso Octopus e il presidente della ArmsTech.”

Ci sono tante cose nel discorso tra Liquid e Ocelot che non riesco a comprendere appieno, ma mi colpisce sapere che il colonnello delle forze armate russe della Spetsnaz sia interessato al METAL GEAR REX e che Liquid sia ingolosito dalla possibilità di barricarsi in questa base dopo essersi alleato con lui e tenere sotto scacco tutto il mondo grazie alla potenza balistico-nucleare garantitagli dal REX.

Mi fermo un attimo a pensare a quanto ho appena sentito, ma la mia attenzione viene nuovamente attratta dalle voci dei due che parlano, in particolare dalla domanda che Ocelot fa a Liquid parlando di una promessa:

“Capo, e la promessa fatta a Gurlukovich?”

“Non ho nessun interesse a vedere rinascere la Madre Russia.”

“Non vuoi far rivivere il sogno di Big Boss?”

“Da oggi in poi, puoi chiamare questo posto… Outer Heaven.”

liquid

Quelle due parole mi riecheggiano nella mente, Outer Heaven era sempre stato il sogno di Big Boss, una micronazione fittizia dove soldati mercenari potessero trovarsi e unirsi, lottando insieme, senza nazionalità o razza, senza una motivazione politica o ideologica che li spingesse alla lotta, ma solo il puro e semplice gusto di farlo. Un “luogo dove combattere” e una “ragione per vivere”. Non dimenticherò mai quelle parole.

Mentre la mia mente vaga tra i ricordi di quella missioni il suono del CODEC con Otacon che dall’altro lato mi spiega come inserire i codici PAL per disattivare il METAL GEAR mi riporta alla realtà. Mentre Otacon mi parla, però, vengo notato da una telecamera di sorveglianza prima e da Ocelot poi, che, impugnando con estrema velocità il suo revolver mi spara contro facendomi volare via la scheda PAL che tenevo in mano in attesa che lui e Liquid lasciassero la stanza.

Passano solo pochi secondi prima che un numero spropositato di guardie mi si pari contro, e mi costringa a sfoderare tutto il mio talento per uscire vivo dallo scontro con loro. Utilizzo proprio di tutto, dalla SOCOM al FAMAS, lancio granate e non disdegno nemmeno qualche cazzotto ben assestato, devo riprendere la scheda PAL finita nel condotto di drenaggio e devo farlo obbligatoriamente in fretta!

Sembra quasi incredibile ma dopo aver superato le guardie riesco a tornare giù, quasi da dove ero arrivato e calarmi giù nel canale di scolo nel quale la scheda PAL era finita. La recupero in fretta e torno su fino alla sala di controllo dove prima c’erano Liquid e Revolver Ocelot, adesso svaniti nel nulla.

Mi avvicino ai tre laptop dai quali la gestione dell’attivazione del REX viene controllata. Otacon mi ha spiegato che oltre all’inserimento normale della scheda, negli altri due computer la devo inserire dopo averla surriscaldata e raffreddata, quindi mi ci vorrà del tempo per riuscire a completare l’operazione.
Avvicinatomi al primo laptop inserisco la scheda e una voce meccanica mi conferma il successo dell’operazione:

“Codice PAL numero uno confermato. In attesa del codice PAL numero due…”

Giro per un attimo lo sguardo al secondo laptop, pensando a dove poter trovare un posto freddo in questa base per far raffreddare la scheda.
Mentre mi allontano dall’hangar del METAL GEAR REX mi ricordo del luogo in cui ho avuto lo scontro poco prima con Vulcan Raven e del freddo gelido che mi ha attanagliato le membra per tutta la durata della mia permanenza lì assieme ai suoi dannati corvi.

Raggiungo quindi il luogo dove la mitragliatrice Vulcan giace a terra immersa in una pozza di sangue e attendo affinché il freddo che mi gela le ossa geli anche i componenti dei quali è fatta la scheda. Quando anche Otacon via CODEC mi conferma che la scheda è pronta per essere inserita nel secondo terminale, esco finalmente da lì e torno alla sala nell’hangar, dove ripeto la procedura di poco prima.

“Codice PAL numero due confermato. In attesa del codice PAL numero tre…”

Adesso, per completare la procedura, mi tocca riscaldare la scheda, e a malincuore mi tocca ammettere che l’unico posto nel quale ciò potrebbe avvenite all’interno di questa base è l’altoforno per il quale sono passato dopo essermi scontrato con Sniper Wolf.

Torno quindi sui miei passi fino a ritornare al montacarichi e mentre attendo di tornare su, il trillo del CODEC si mischia al gracchiare dei corvi attorno a me.

Stavo aspettando un aggiornamento da Master Miller su Naomi Hunter, pare sia arrivato.

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