XVIII secolo, America del Nord. Tra il caos e la violenza della guerra franco-indiana, Shay Patrick Cormac, un giovane e audace membro della Confraternita degli Assassini, subisce un profondo cambiamento, che influenzerà per sempre il futuro delle colonie americane. Dopo una pericolosa missione finita tragicamente, Shay decide di voltare le spalle agli Assassini, che per vendicarsi, cercheranno di ucciderlo. Isolato da coloro che un tempo chiamava fratelli, Shay intraprende una missione per eliminare i suoi nuovi avversari e diventare il più temuto cacciatore di Assassini della storia.

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Rogue è senza ombra di dubbio un capitolo atipico per la serie di Assassin’s Creed.
Ci caleremo nell’ “antieroe” Shay Patric Cormac, un ex assassino. Nelle fasi di gioco vivremo la sua trasformazione da Assassino fedele all’ordine a cacciatore di Assassini, i suoi stessi confratelli, in un viaggio che ci porterà da New York all’Atlantico del Nord.
Per la precisione questo nuovo capitolo si muoverà su tre ambientazioni uniche ed inedite, quali l’Atlantico del Nord, la valle fluviale collocata alla Frontiera americana e caratterizzata da fasi di doppia esplorazione navale e terrestre ed infine la città di New York, interamente ricreata per come era nel corso del XVIII secolo.
La storia che si svilupperà nel corso del gioco ci aiuterà bene a capire il perché delle scelte di Shay di trasformarsi da Assassino a Templare, intraprendendo un percorso oscuro in grado di cambiare per sempre il destino della Confraternita degli Assassini; un po’ in parallelo da quanto fatto dal giovane Edward Kenway che diviene prima templare e poi assassino; c’è da dire però che il cambiamento vissuto da Shay che lo porta ad abbandonare la confraternita degli Assassini per unirsi ai Templari è stato descritto come dovuto a motivazioni assai profonde, motivazioni che però, ad oggi, non ci sono state svelate.
Nel corso della trama ci troveremo di fronte personaggi già conosciuti in Black Flag dato che, Rogue, oltre a condividerne buona parte del gameplay, ne condivide il periodo di ambientazione storica.

Per la prima volta da quando esiste la serie di Assassin’s Creed vivremo un’intera avventura dalla parte dei Templari. Avremo l’opportunità di sfruttare le doti apprese da Shay nei suoi anni da maestro assassino e godere inoltre di alcune capacità ed armi uniche come:
Il fucile ad aria, utilizzabile sia nei combattimenti a distanza che in quelli ravvicinati grazie alla varietà delle soluzione di utilizzo e delle tipologie di proiettili speciali e granate, da segnalare quelle stordenti, letali e berserk, fondamentalmente come i dardi, ma in grado di colpire un numero maggiore di nemici contemporaneamente, i proiettili invece ci garantiranno una moltitudine di soluzioni tattiche possibili.
Un occhio dell’aquila a visione migliorata, utilissimo per scovare minacce tra la folla ed eventuali assassini nascosti sui tetti o celati nelle zone d’ombra. Un corretto e costante utilizzo dell’occhio dell’aquila per analizzare la situazione circostante sarà fondamentale in Rogue più che mai rispetto al passato, dato che un’imboscata ai nostri danni da parte di un assassino celato nell’ombra potrebbe essere potenzialmente letale.
Una maschera antigas, sostanzialmente una bandana a coprire naso e bocca, che ci permetterà di muoverci in mezzo alle coltri di fumo delle esplosioni, riuscendo cosi ad eliminare in modalità stealth più nemici; nemici che si presenteranno in gruppi maggiormente numerosi che in passato.
Anche in questo capitolo, probabilmente l’ultimo del franchise di Ubisoft ad approdare su Ps3 ed Xbox 360, potremo godere dell’ “esperienza navale” già vissuta in Black Flag, arricchita di interessanti novità e possibilità come:
Nemici con nuove tattiche: Gli Assassini saranno caparbi e cercheranno in ogni modo di abbordare la nostra nave ed eliminare con un arrembaggio i componenti del nostro equipaggio
Nuove armi, come ad esempio l’olio infuocato in grado di lasciare una scia di fuoco con la quale bruciare le navi nemiche o la “puckle gun” con cui sparare raffiche continuate di piombo come le moderne mitragliatrici
Nuovo scenario, l’artico. Dovremo farci largo tra le lastre di ghiaccio ed imparare ad usare gli iceberg come copertura durante le battaglie.

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Rogue rischia di essere troppo simile a Black Flag (volente o nolente). Non basta qualche innovazione, minima al gameplay ed un punto di vista opposto a quello classico a rendere la storia dell’ex Assassino Shay unica ed imperdibile. L’ambientazione Nord Americana che ci farà spostare tra l’Alabama, la regione di New York ed il Quebec ed il contesto storico richiamano troppo spesso i precedenti capitoli della saga, per non parlare di buona parte dei personaggi che incontreremo che appaiono come visti e già conosciuti.
Rogue non è male, ma fare un paragone con Unity è del tutto inopportuno ed inutile; il titolo appare come un AC di “vecchia generazione” perfetto, un episodio completo con una storia totalmente nuova, ma con quel qualcosa di visto e rivisto, pubblicato solo per dare un contentino ai fan senza next gen e chiudere l’arco narrativo nordamericano prima di gettarsi nella nuova avventura, di tutt’altre pretese, su next gen.