Cosa succede quando annunci un gioco ambientato nella seconda guerra mondiale? E se questo annuncio arriva dopo una deludente annata nella quale il tuo prodotto è stato “oggettivamente” surclassato alla concorrenza di Battlefield 1? E se per contrastare la concorrenza di fatto ti rimangi le decisioni prese negli ultimi anni e dopo quasi dieci anni torni a parlare di guerra mondiale?

Una serie di domande che onestamente ci si pone. Dov’è finita la fermezza decisionale che ha portato Call of Duty al futurismo più estremo, rigettando qualunque confronto pratico con la concorrenza di DICE al fine di fare una clamorosa retromarcia con un ritorno al passato addirittura precedente alla saga di Modern Warfare?

Personalmente ho sempre nutrito particolare interesse per i giochi narranti le due guerre mondiali e così mi è stato facile avvicinarmi negli anni al mondo degli FPS con i vari Medal of Honor e i primi Call of Duty. Ho adorato anche la saga di Modern Warfare, ma già li qualcosa si era spezzato, dopo World at War per me Call of Duty non era più se stesso. Facile immaginare che con MW3 io abbia chiuso la mia “storia” con COD e ho solo casualmente provato gli ultimi titoli legati al brand immessi sul mercato, abbandonando di fatto la saga e virando con decisione su Battlefield, soprattutto BF1 nell’ultimo periodo. Capirete che all’annuncio di WWII qualcosa dentro mi si è smossa, ma ho imparato a diffidare da questa saga e proprio la diffidenza è stata l’elemento principale del mio approccio a questa beta (alla quale ho potuto partecipare in anticipo per gentile concessione di un codice PS4 da parte di Activision).

Il risultato? Ve ne parlo qua sotto.

Il mio primo pensiero è stato un apprezzamento per la colonna sonora del gioco, il secondo è stato invece una imprecazione nel notare una grafica al di sotto delle mie aspettative. Senza voler continuamente fare i richiami alla concorrenza, sappiate che scrivo dopo aver giocato (neanche poi tanto) nell’ultimo anno a BF1. Ma la grafica di questo COD WWII non mi è sembrata sufficientemente adeguata a un titolo del 2017. Al di là dei modelli poligonali dei soldati che mi hanno lasciato ben più che perplesso, ho trovato poco soddisfacente la realizzazione grafica delle varie mappe (di per sé invece divertenti da giocare) così come il fuoco di esplosioni e granate incendiarie.

Ma al di là della mere questione grafica… Il gioco diverte?

La risposta a questa domanda è tutto fuorché semplice.
L’impatto con il gioco è stato, per me, devastante. Una serie di morti senza nemmeno riuscire a fare un giro della mappa per capirla e conoscerla. Per carità, non sono un campione, ma non sono nemmeno un brocco e online sono sempre riuscito a fare la mia sporca figura. Ho giocato per un paio di ore insieme alle stesse persone e, vuoi per le classi ancora acerbe e prive di accessori per le armi, vuoi perché i miei nemici erano di un livello almeno dieci/quindici volte superiore al mio (con annesse armi migliori, accessori migliori e una conoscenza approfondita delle poche mappe di gioco disponibili in beta), vuoi perché mi muovevo tra cecchini e camper, vuoi perché ancora ci sono delle armi overpowered rispetto ad altre, sono state davvero delle ore tristi che mi hanno fatto odiare il nuovo prodotto Activision…

Poi la svolta.

Complice un problema di server mi sono trovato a dover ricercare nuovamente una partita e, lasciandomi alle spalle le altre modalità disponibili in beta (DM a squadre, Dominio, Postazione e il Moshpit) e server pieni di gente che per me, appena sbarcato in beta, erano alieni, mi sono lanciato su quella che mi sembrava la più interessante, “Guerra”. Modalità di gioco nella quale Asse e Alleati si affrontano per avere la meglio in miniscontri con obiettivi specifici (prendere il controllo di/difendere una postazione, far saltare/proteggere un obiettivo, scortare/evitare l’avanzata di un carro, costruire/impedire la costruzione di un ponte) su mappe ampie che, step dopo step, rendevano l’esperienza online più simile a una missione di gioco che a un match in multigiocatore.

Qui il gioco ha preso una piega diversa, oserei dire divertente. Ironicamente questa modalità mi ha ricordato qualcosa di simile presente in BF1, ma gli sviluppatori ci hanno messo del loro per “marchiarla” in stile COD, rendendola tatticamente appagante e sicuramente una gustosa alternativa alle classiche partite online in modalità viste e riviste. Mi ha incuriosito la possibilità di realizzare fortificazioni o armare mitragliatrici fisse in specifici punti della mappa, sicuramente qualcosa di utile a rendere più varie e dinamiche le partite.

Come già detto con la modalità Guerra il mio parere sulla beta si è radicalmente rovesciato, seppur con una sola mappa a disposizione, sono riuscito a divertirmi al di là di camper e cecchini (sempre fastidiosi quest’ultimi, ma almeno qui sensati visto gli scontri di posizione tra due fazioni).

Ho iniziato a salire di livello e sbloccare bonus, equipaggiamenti e armi e sono entrato nel vortice del “faccio l’ultima e poi smetto” che questo genere di giochi sa regalare.

Proprio grazie alla modalità della quale vi ho fino a ora parlato, ho rivalutato l’online di questo COD WWII e accantonato parzialmente il mio scetticismo al riguardo. Siamo lontani dai fasti di Call of Duty World at War, ma forse (e sottolineo forse) la strada presa può essere quella giusta. Quando arriverà la beta pubblica ne approfitterò per approfondire ancor di più il mio rapporto con l’online del gioco, nella speranza, qualora alla fine dei giochi dovessi decidere di acquistarlo, che chi di dovere sappia regalare ai fan una trama degna di tale nome anche in modalità giocatore singolo e non un mero contentino, quasi un tutorial, in vista di lanciarsi negli scontri a fuoco online.

Per adesso, seppur con qualche riserva, sto imparando ad apprezzare Call of Duty World War II.