Checkerboard Rendering è una tecnica di rendering grafica relativamente nuova e unica per assistere la GPU di un sistema al fine di rendere le immagini di un gioco a risoluzioni più elevate rispetto a quello che è in grado di raggiungere.

In poche parole, Checkerboarding consente a una GPU di visualizzare trame grafiche a una risoluzione, senza dover renderizzare in modo nativo a quella risoluzione. Questa tecnica viene utilizzata nei casi in cui la GPU non è in grado di effettuare il “salto” in termini di potenza. Anche se il Checkerboarding rendering può essere considerato una soluzione di upscaling personalizzata, non è da considerarsi come tale.
All’interno di uno spazio di memoria vengono salvati i dati relativi a posizione, rotazione e velocità di tutti gli oggetti presenti sulla scena 3D. Ne vengono salvati i valori, denominati motion vector, relativi a velocità e posizione di ogni pixel dell’immagine.
L’engine a questo punto renderizza solo un certo numero di pixel dell’immagine ricostruendone i mancanti seguendo appunto un pattern a scacchiera, da qui il nome Checkerboarding.

Detto questo, si tratta di una tecnica piuttosto impegnativa ma, se utilizzata correttamente, il potenziale è illimitato, specialmente quando gli sviluppatori hanno accesso ai dati di oggetti ed elementi geometrici nel buffer di sistema. Questa tecnica sta diventando uno standard per i giochi che cercano di portare a schermo il 4k pur non essendo sviluppati nativamente in quella risoluzione.

Il Checkerboard Rendering viene utilizzato spesso nei titoli rilasciati per Playstation 4 Pro ed Xbox one X. I giochi che sfruttano questa tecnica sono tanti, qui una breve lista: Horizon: Zero Dawn, Assassin’s Creed Origins, Watch Dogs 2, Rise of the Tomb Raider, Wolfenstein II: The New Colossus, Rainbow Six Siege, Mass Effect: Andromeda.