Grazie ad un veloce video che riassume gli eventi della serie, consigliato a tutti anche per entrare al meglio nell’atmosfera del gioco, inizieremo la nostra avventura nella città di Red Grave. I nostri eroi saranno impegnati a combattere contro all’ennesima invasione demoniaca. Avremo quindi Nero, desideroso di vendetta dopo aver perso il braccio destro, l’imprescindibile Dante, ed il nuovo personaggio V.

La narrazione vera e propria comincerà in un momento culminante dell’azione e l’intreccio della trama non sarà lineare, bensì ricca di flashback volti a spiegare al meglio una vicenda molto complessa ed articolata. I continui balzi temporali daranno quel tocco artistico in più ed i veterani della saga di Devil May Cry non avranno problemi a seguire questa tecnica narrativa.

Senza entrare nel dettaglio, il giocatore prenderà di volta in volta le vesti di uno dei tre protagonisti ed avremo anche l’opportunità di assistere a un medesimo evento dal punto di vista di un personaggio differente. Nella sua totalità la trama non solo si infittisce e si arricchisce di maggiori dettagli, ma lascerà aperte nuove ed interessanti evoluzioni… il male trova sempre un modo per tornare.

Gameplay, una questione di stile!

Devil May Cry ha fatto storia non solo per l’efficacia delle combo, spettacolari e divertenti, ma per essere eseguite con stile. Il segreto del combat system è quello di infliggere maggiori danni senza subire attacchi che spezzerebbero la nostra catena di morte e punti azione.

Il concetto alla base del gioco è rimasto invariato: easy to learn, hard to master e proprio per questo descriveremo, in modo semplice e introduttivo, tutti e tre i protagonisti di Devil May Cry 5. Ciascun personaggio avrà i suoi pregi e difetti e potremo migliorarne attacchi e soprattutto movimenti, per eseguire concatenazioni devastanti e sempre più spettacolari. 

Nero, V e Dante!

Nero sarà il primo personaggio che controlleremo in Devil May Cry 5 e dovremo fare affidamento sui Devil Breaker, gli arti bionici costruiti dalla compagna di avventure Nico

Ciascun braccio conferisce attacchi e potenziamenti differenti dando a Nero una versatilità unica nel gioco. All’inizio saremo in grado di equipaggiarne solo tre ma progredendo nella storia, spendendo red orbs, potremo sbloccarne di più più slot oltre che preparare fino a 3 set. Tutti i bracci avranno un colpo base ed un colpo in cui lo manderà in frantumi ma amplificandone gli effetti. In caso di “parata”, la nostra sequenza di attacco fermata, il Devil Breaker si romperà, ma potremo rimpiazzarlo con altri disponibili sulla mappa. La Red Queen rimarrà però l’arma principale con cui Nero infliggerà danno e concatenerà le migliori combo.

Dopo una serie di avvenimenti che coinvolgeranno Nero passeremo a V, la new entry della seriee con esso avremo le maggiori novità per quanto riguarda il combat system.  Il ragazzo tatuato che ricorda una sorta di Marilyn Manson non sarà in grado di sostenere direttamente il combattimento. I suoi attacchi si baseranno su evocazioni demoniache che attaccheranno i nostri nemici.

Avremo quindi Griffon, un’aquila-ombra capace di eseguire attacchi a distanza e campi elettrici, Shadow, una pantera dedita al combattimento corpo a corpo fino a chiudere con Nightmare, il golem colossale evocato con il Devil Trigger. In nostro stile di gioco quindi dovrà alternarsi tra le due creature, Griffon e Shadow calcolando bene il tempo in cui infliggere il colpo finale con V per caricare il Devil Trigger. Nightmare potrà essere inoltre utilizzato per aprire la strada in determinate sezioni degli stage altrimenti inaccessibili.

Chiude Dante, che è sempre Dante, con il suo accattivante mix di armi da fuoco, Ebony e Ivory, e gli attacchi corpo a corpo con Sparda o Rebellion. Consumando l’energia del suo Devil Trigger potremo scatenare la forma demoniaca per colpire i nemici in quello che forse risulta uno degli attacchi più potenti del gioco se ben utilizzato.

Tra i tre personaggi è quello che però risulta meno aggiornato nonostante anche i suoi movimenti hanno beneficiato del rinnovato motore grafico. Per chi conosce Dante si troverà a navigare in acque sicure a patto di accettare qualche cambiamento nel layout dei comandi.

Stage mondo di gioco

La struttura a livelli in Devil May Cry 5 rimane attuale nonostante i binari guidati che i nostri protagonisti dovranno seguire. Il level design spingerà l’utente all’esplorazione per scovare le varie missioni segrete nascoste negli anfratti più impensabili. Nonostante una staticità delle varie aree, dovremo impegnarci parecchio per scoprirne tutti i segreti e raccogliere quante più gemme rosse possibili al fine di sbloccare nuove mosse e a potenziare quelle già disponibili. I nemici che affronteremo non riempiranno lo schermo come nei precedenti capitoli. L’eccezioni saranno le missioni segrete, un totale di 12, che spingeranno il giocatore a migliorare costantemente la propria abilità superando prove con determinati requisiti.

Proprio la curva di apprendimento di Devil May Cry 5 è uno dei fattori chiave del gioco in cui consigliamo di evitare in tutti modi la guida assistita alle combo. A livello umano il gioco risulta molto facile ed è quindi consigliabile passare immediatamente alla modalità Cacciatore di Demoni. Per gli amanti dei collezionabili è importante sottolineare il fatto che dovremo terminare il gioco in tutte le modalità per ricevere il relativo obbiettivo o trofeo.

Per quanto riguarda la longevità sarà possibile concludere la campagna principale in circa quindici ore. Dopo averla completata almeno una volta, indipendentemente dal livello di difficoltà, si sbloccheranno dei nuovi livelli che consentiranno di rigiocare l’intero titolo.

Tecnica e piccole sbavature

Devil May Cry 5 si basa sul Re Engine non mostra cedimenti anche nelle situazioni più concitate. Durante le nostre prove non abbiamo visto netti o vistosi cali di frame-rate e la pulizia a schermo è decisamente notevole. I comandi di gioco rispondono in maniera egregia dimostrando un attento lavoro di input-lag per un gioco che fa del tempismo una delle sue forze.

Rispetto al DmC uscito nel 2013, confrontarlo di Devil May Cry 4 risulterebbe decisamente ingiusto dato l’arco di tempo, il ritmo è più ragionato e meno convulso. Tutti i demoni che dovremo affrontare risultano sapientemente elaborarti con un loro unico e distinguibile pattern d’attacco. A livello di Boss fight avremo però una certa ripetitività e qualche personaggio di spicco in più non avrebbe guastato. Anche le generose dimensioni di alcuni di essi impediscono a tratti un corretto utilizzo dei personaggi.

Per quanto riguarda le musiche in Devil May Cry 5 siamo davanti al classico e chiassoso rock-metal della serie che ben si amalgama con quanto proposto in game. I brani sono belli ed incalzanti anche se una po’ di musica di orchestra Gothic forse avrebbe dato quel tocco di classe in più per chi ama il genere. Il gioco riceverà aggiornamenti gratuiti perla gioia di tutti i fan della serie il primo è previsto il 1 aprile dal nome Bloody Palace.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve

Il DmC uscito nell’ormai lontano 2013, per mano dei Ninja Theory, aveva scatenato l’ira dei fan della serie danneggiando in partenza il tentativo di re-boot di un brand che ha fatto storia. A distanza di quasi undici anni Capcom ritorna sui suoi passi continuando l’arco narrativo dei quel Devil May Cry 4 tanto caro ai puritani del genere action. Seppur molti avvenimenti potranno sembrare delle intelligenti trovate per fare da collante, la storia raccontata rimane un punto di forza della serie; a patto di avere una certa affinità con demoni e semi demoni. L’ultima avventura di Dante, Nero e V è supportata da un combat system che rinnovato ma fedele a se stesso. Interessanti e mirate aggiunte che perfezionano un gameplay avvincente, vario e dinamico. Nonostante si sia persa un po’ di frenesia a discapito di un approccio più ragionato, specialmente con V, Devil May Cry 5 si pone come una pietra miliare della serie, uno sparti acque che fa capire quanto il genere in questione abbia ancora tanto da proporci. A livello di tecnica il gioco presenta una cura quasi maniacale nei dettagli rendendo giustizia ad una serie che avrebbe dovuto meritare più attenzione in questi anni di silenzio. Stra-consigliato a tutti, veterani e non.