La passione per i videogiochi, lo sappiamo, non viaggia mai da sola, ma molto spesso è accompagnata da altre non direttamente collegate ad essa e che vanno a comporre quel piccolo microcosmo di interessi che qualcuno associa al termine “nerd”. Tralasciando questo tipo di etichette, che molto spesso sono abusate o fuorvianti, tra gli interessi che un videogiocatore può avere, oltre ai videogame ovviamente, trovano spazio per esempio i film, i fumetti e i giochi da tavolo.

Questi ultimi hanno molte affinità con il mondo videoludico, ma allo stesso tempo si differenziano da essi per alcuni importanti elementi: la componente di intrattenimento unita a quella “multigiocatore” sono tratti comuni a entrambe le sfere; di contro la “fisicità” del gioco da tavolo e il suo essere fortemente votato alla convivialità e alla interazione sociale diretta (senza filtri digitali) lo allontanano da quella che è l’esperienza di gioco tipica dei videogame, soprattutto in questi ultimi anni dove la componente online è diventata un must.

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Può esistere una fusione tra gioco da tavolo e videogioco? Sembra che in un futuro molto prossimo questo sarà possibile grazie ad una starup tutta italiana con sede nel napoletano, Kitelight Technology, creata da due giovani imprenditori, Mario Casillo e Saverio Guardato, che stanno sviluppando KL1, la prima console al mondo dedicata alla digitalizzazione del gioco da tavolo, un progetto ambizioso e innovativo che punta a rivoluzionare il concetto dell’intrattenimento.

KL1, in estrema sintesi, è una console che dovrebbe racchiudere in sé tutte le voluminose scatole che contengono i giochi da tavolo attraverso delle versioni digitali di essi e in questo modo velocizzare i passaggi di preparazione delle partite ed evitare che le regole di gioco vengano infrante.

Per approfondire questo argomento abbiamo intervistato il CEO di Kitelight Technology Mario Casillo che, insieme al software engineer Saverio Guardato, sta portando avanti lo sviluppo di questa console unica che potrebbe aprire molti scenari futuri al mondo dei board game.

Ciao Mario e grazie innanzitutto di averci concesso questa intervista. Per cominciare presenta Kitelight Technology agli utenti di Gamempire.it. Quando è nata la startup? Di cosa vi occupate?

Ciao Francesco, Kitelight è una software house che nasce poco più di un anno fa dalla passione per la tecnologia e per il gioco in tutte le sue forme. Ci occupiamo per l’appunto di software e game, ma oggi tutte le nostre energie sono concentrate nella progettazione di nuovo tipo di console: la KL1.

Tu e il tuo socio come vi siete conosciuti? Che studi avete frequentato?

Siamo amici d’infanzia e praticamente siamo cresciuti insieme finché, alla fine delle scuole medie, abbiamo preso strade diverse lui perseguendo la strada scientifica io quella economica. Da allora ci siamo persi di vista, fino a 5 anni fa quando le nostre strade si sono rincontrate.

Parliamo del progetto KL1: che cosa propone e quale è il target finale?

La KL1 è la prima console dedicata ai giochi da tavolo digitali, che ci permetterà di costruire un “ponte” tra il mondo del videogioco e quello del board game. In sostanza il nostro obbiettivo è quello di dare ai nostri utenti un’esperienza di gioco mai vista prima. Di conseguenza, essendo un progetto rivoluzionario, ci rivolgiamo sia a esperti, che giocatori alle prime armi.

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Domanda di rito. Come è nata l’idea di questo progetto?

Dalla passione e da un intuizione. Sono un imprenditore ed un game designer ma anche un appassionato di giochi da tavolo e videogame. Mettendo insieme queste attitudini ho sempre prestato molta attenzione a quelle che potevano essere delle piccole “difficoltà di gioco”, ma non mi sono fermato all’osservazione e alla critica, ho iniziato a pensare a come migliorare la game experience per poterla provare poi, io in prima persona. Oggi sono certo che l’immediatezza della digitalizzazione permetterà a chiunque un  rapido approccio a qualunque sistema di gioco senza sacrificarne la sua profondità, piuttosto enfatizzandola, rendendo qualunque partita più fruibile, andando ad abbattere i tempi morti del turno semplicemente automatizzando azioni obbligatorie che spesso vengono dimenticate, oppure inserendo suoni ed animazioni che permettano di “sentire” l’ambientazione facendo così immergere del tutto il giocatore nella stessa.

 A che punto sono i lavori? Quando prospettate di presentare una prima versione operativa della piattaforma?

Con i lavori siamo in fase sperimentale, anche se abbiamo già un primo prototipo funzionante. La speranza è quella di vedere la console disponibile sul mercato entro i prossimi due anni, anche se le variabili in gioco ad oggi sono ancora troppe per essere certi di questo.

Quali sono o sono stati gli ostacoli più difficili da superare?

Sicuramente la diffidenza delle case produttrici. Un progetto così ambizioso suscita sempre un po’ di spavento al primo impatto, ma fortunatamente siamo riusciti a far capire qual è il nostro valore e quanto siamo determinati a raggiungere la meta che ci siamo prefissi conquistando così la loro fiducia. E detto tra noi gli ostacoli continuiamo a superarli giorno per giorno con il lavoro e la forza d’animo.

Per ora siete ancora a livello di prototipo, ma che idee avete in mente per il design finale di KL1?

Le idee ad oggi sono tante ed ancora in fase di sviluppo, ma possiamo sicuramente affermare che la nostra direzione è quella di avere un prodotto dalla forma snella, leggero e che possa essere anche un oggetto di arredo dal design accattivante. Per quanto riguarda i pad invece la parola chiave è ergonomia così da non mettere sotto stress fisico il giocatore nelle lunghe sessioni di gioco.

 

Anche se può essere ancora precoce, in quale fascia di prezzo avete pensato o programmato di inserire la versione finale della console?

Il nostro obbiettivo più grande è quello di essere fruibili a chiunque ed e proprio per questo che tutta la nostra ricerca si concentra nel riuscire a creare un prodotto di fascia media che però possa dare alte prestazioni. Quindi ce la stiamo mettendo tutta per poter essere disponibili al pubblico ad un prezzo che si possa attestare intorno ai 300€.

Avete già proposto questo progetto alle varie case editrici di giochi da tavolo? Come hanno reagito?

Dopo un primo momento di diffidenza, come già detto, e una volta ascoltato quello che avevamo da dire, tantissimi si sono incuriositi ed in alcuni casi emozionati nei confronti della nostra console. Infatti a tutt’oggi siamo in contatto con alcune di queste che si sono offerte di collaborare con noi dando la disponibilità ad importare alcuni dei loro giochi come primi titoli dedicati per KL1.

https://www.youtube.com/watch?v=77aAKKNXQYw&feature=youtu.be

 

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Avete mai pensato di integrare in KL1 funzionalità diverse da quelle dei giochi da tavolo digitali? 

Ovviamente. Oltre ad eseguire applicativi la console permetterà agli utenti di avere una sezione personale dove disporrà di tutte le sue statistiche di gioco e la possibilità di customizzare l’interfaccia di sistema così da accedere più facilmente ai contenuti scaricati e non solo. Parlando di download la console disporrà, ovviamente, di uno store dedicato da cui poter scaricare tutti i contenuti in digitale e da qui si potrà anche risalire a chi dispone del nostro stesso titolo così da poter sfidare un diverso numero di giocatori online.

 Escluso KL1, su cosa avete lavorato finora?

Kitelight nasce come impegno concreto per supportare lo sviluppo di KL1, ma prima di questo abbiamo pubblicato diverse applicazioni per smartphone sui principali sistemi operativi mobile. Infatti a breve uscirà il nostro ultimo lavoro dal titolo “Super Blaster Dome” il quale sarà anche il primo marchiato Kitelight.

 Immagino tu sia anche appassionato di giochi da tavolo. Quali sono i tuoi preferiti?

Per quanto riguarda i giochi da tavolo si può dire che sono un onnivoro, gioco a qualunque cosa e soprattutto mi appassiona vedere come diverse meccaniche di gioco mischiate tra loro riescono a creare esperienze sempre diverse anche se ammetto di avere una predilezione per il genere “American”.

 Parlando invece di videogame, quale è la tua personale top 3?

Confesso subito di essere un nostalgico e come tale i miei titoli preferiti sono legati alla mia infanzia. Al primo posto metterei senz’altro Super Mario Bros per NES che fu il mio primissimo gioco. Al secondo Final Fantasy X capolavoro assoluto della Square Enix non solo per game design ma anche per l’introduzione di cutscene a livelli cinematografici. Tanto da farmi venire più voglia di vedere quelle piuttosto che giocare. Ed al terzo posto c’è sicuramente Metal Gear Solid. Primo capitolo di una saga così ben scritta e curata che non smetterà mai di appassionarmi.

 Concludiamo. Quali consigli daresti ai giovani che desiderano lavorare nell’industria videoludica in Italia?

Di darsi molto da fare e studiare. Visto che in questo momento l’Italia si sta affacciando sempre di più su questo mondo e di conseguenza si stanno cominciando a presentare tantissime nuove opportunità anche grazie ai mezzi che le ultime tecnologie mettono a disposizione. Insomma il mercato videoludico è in continua evoluzione e ricco di opportunità ed anche il nostro paese se n’è sta finalmente rendendo conto.

Ringraziamo Mario Casillo e facciamo a lui e al suo socio un grande in bocca al lupo per questo e per gli altri loro progetti. Vi terremo aggiornati su eventuali novità riguardo KL1 e i suoi prossimi. Incuriositi da questo progetto? Che siate giocatori di board game o meno fateci sapere la vostra opinione al riguardo con un commento in fondo a questo articolo.

 

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