Le vele sono state spiegate e la nave è finalmente salpata, Sea Of Thieves è finalmente fra noi. Abbiamo giocato per diverse ore, e anche se la recensione e un giudizio semi-definitivo risulta ancora parecchio lontano, possiamo comunque raccontarvi le nostre prime ore in questo mare di ladri.

La nostra avventura parte dalla classica taverna, ubriachi e con in mano un boccale di grog. Non abbiamo esattamente l’aspetto di un “temibile pirata”, ma il nostro scopo è quello di diventarlo, quindi gambe in spalla – sempre se le abbiamo -, e prendiamo i primi viaggi da una delle compagnie commerciali del gioco.

Dopo aver issato le vele, alzato l’ancora e impostato il nostro tragitto, siamo pronti a prendere il timone a governare l’enorme galeone, una nave che richiede almeno 3 persone, ma che risulta governabile meglio al completo, senza ombra di dubbio.

La collaborazione è infatti importantissima per poter trovare i tesori e dirigire la vostra nave. Non pensate di capire tutto subito, il gioco non non vi guida, e anzi, spesso e volentieri vi sentire come una persona che non sa nuotare che è appena stata buttata in mezzo all’oceano, dovrete cavarvela da soli, senza tutorial.

Mentre si naviga, è difficile non ammirare lo spettacolare oceano sotto la luce della luna o di un rosso tramonto. Lo spettacolo non cambia a terra, dove il verdeggiante prende sopravvento.

Durante la ricerca del tesoro sull’isola bisogna prestare ben attenzione alla nostra posizione e alla forma dell’appezzamento di terra stesso. Pala in mano bisogna cominicare a scavare finché non sentiamo di aver toccato, ma assicuratevi che un vostro compagno vi copra, scheletri e serpenti sono sempre in agguato per eliminarvi.

Dopo aver recuperato qualche bel forziere bisogna tornare ad un avamposto per scambiare i nostri scrigni con del denaro sonante, cosa non affatto semplice, perché le navi dei giocatori sono sempre in allerta e pronti a rubarvi il vostro bottino!

Tra scontri di cannone, sciabolata e qualche riparata alla nostra nave, riusciamo finalmente a completare la missione e a consegnare il bottino, ora per spenderlo basta andare in un qualsiasi mercante e acquistare i nostri bellissimi oggetti estetici, si perché gli strumenti sono solo estetici, non esiste una progressione vera e propria del personaggio.

Lo scopo è unicamente quello che di raggiungere il massimo di reputazione nelle varie compagnie commerciali, questo implica che un giocatore che gioca poche ore al giorno, non si sentirà neccessariamente indietro.

Le prime ore di Sea Of Thieves ci hanno divertito. Rare sembra aver fatto davvero un lavoro grandioso, ma per giudicarlo appieno bisognerà aspettare almeno le attività end gaming. Il gioco potrebbe risultare alla lunga molto ripetitivo, per cui il tempo è sia il suo peggior nemico che il suo miglior alleato.