Durante la Milan Games Week 2018 abbiamo messo le mani sul tanto atteso sequel di The Division. 

L’ultima fatica di Massive Entertainment ha preso molto seriamente su come ampliare e migliorare quanto proposto nel primo capitolo della serie. Dopo una mezzora scarsa di gioco è difficile dare un giudizio globale sul titolo, ma la sensazione è che il team di sviluppo abbia preso la giusta direzione.

Un Gameplay Conosciuto ma che sa di Nuovo

Comandi alla mano The Division 2 ricalca molto quanto visto nella prima incarnazione ma ne migliora la fluidità e precisione. Sotto questo aspetto sembra essere stato fatto un buon lavoro per migliorare le coperture e i vari punti di ancoraggio del personaggio. Risulterà quindi più facile muoversi negli ambienti ed accedere al nostro arsenale seppur i cambiamento potrebbero sembrare minimi.

Anche lato nemici il lavoro svolto da giustizia ad un titolo che mancava di varietà con scontri che alla lunga diventavano ripetitivi. In The Division 2 avremo un maggior numero di nemici da affrontare con una rinnovata IA che ci è sembrata più propensa a metterci in difficoltà con tattiche più ragionate. La diversità dei vari boss dovrebbe essere più accentuata ma non abbiamo potuto verificare questo aspetto che sarà cruciale per dare quel qualcosa in più.

Anche la mappa ci è sembrata più ricca ed ovviamente più grande pur mantenendo lo stesso riuscito stile. Potremo muoverci velocemente tra i vari distretti che risulteranno più ad ampio respiro come la città stessa resa più viva e meno, a tratti, ripetitiva. Manca un po’ quell’atmosfera, clima freddo e rozzo di una New York al collasso ciò nonostante il lavoro svolto è di ottima fattura.

Certezze e Paure

The Division 2 si porta dietro tante certezze, molte delle quali ereditate dal primo capitolo. Tra di esse spicca l’engine di gioco che risulta migliorato sotto ogni aspetto, soprattutto nella profondità di campo e nella paletta dei colori più ampia. Questo è stato possibile anche grazie ad una ambientazione più varia anche se come detto si perderà un po’ di quella atmosfera caratteristica del primo capitolo.

Le paure sono legate all’end-game più che alla trama stessa di gioco. Questa sarà quasi sicuramente piacevole ma il vero fulcro dovrà essere un online meno limitato di quanto visto nel primo The Division. Una ricerca folle per un nuovo armamento dovrà essere accompagnato da missioni più di spessore che un solo mordi e fuggi anche se estremamente divertente se giocato in compagnia.

La costumizzazione non mancherà insieme ad un sistema di classi rinnovato anche se sarà da valutare in altra sede per testarne l’effettiva varietà. Al momento è difficile dare un giudizio ma la strada battuta sembra quella giusta.

Il primo impatto con The Division 2 termina qui ed il desiderio di averne di più è tangibile. La storia dovrebbe ricalcare quanto già vissuto a New York affrontando anche nuovi temi legati al tentativo di ricostruire una nazione andata in rovina. Appuntamento al 15 Marzo 2019 nei formati PC Windows, PlayStation 4 ed Xbox One. Per chi è interessato può registrarsi sul sito ufficiale per giocare alla beta che anticiperà il rilascio di The Division 2.