Quando ho preso in mano il controller e inserito il disco di Beyond: Due Anime all’interno della console, sapevo cosa mi aspettava: vuoi per la pubblicità estenuante propinata ovunque e a qualunque ora, vuoi per le indiscrezioni lanciate sin dall’E3 2012, avevo ormai compreso che quello a cui stavo andando incontro non era definibile “gioco” (perlomeno non secondo la definizione classica).

Prodotto dalla Quantic Dream, il gioco sconta il successo del suo predecessore, Heavy Rain, acclamato capolavoro di David Cage (direttore esecutivo della software house). Beyond si pensava dovesse essere rilasciato come gioco per PlayStation 4, considerando l’enorme lasso di tempo trascorso dal suo annuncio (avvenuto durante l’E3 2012): al contrario delle aspettative è stato rilasciato il 9 Ottobre 2013 (in Europa) per PlayStation 3.

MUNITEVI DI POP CORN E GODETEVI LO SPETTACOLO

La maggior parte delle persone che impugnano un controller si aspettano di premere spasmodicamente pulsanti nelle sucessive ore di gioco, ed è proprio per questo motivo che senza le giuste premesse il capolavoro cinematografico Beyond: Due Anime potrebbe essere scambiato per un colossale fallimento videoludico.

beyond two souls reviewL’obiettivo di David Cage non è fornire quel senso di sfida che si può incontrare nella maggior parte dei giochi: in Beyond, il giocatore guarderà un vero e proprio film e potrà interagire con esso in maniera del tutto naturale. Il gameplay è stato ridotto all’essenziale, ma non è stato trascurato; i comandi sono molti semplici e allo stesso tempo estremamente intuitivi, e le azioni che appariranno sullo schermo ci consentiranno di effettuare delle scelte in maniera quasi totalmente inconscia. In questo modo non solo ci sentiremo davvero parte dell’azione, ma vivremo la nostra storia.

La sfida è comunque presente, ma non avremo la possibilità di morire per poi ricominciare il capitolo: potremo solo prendere una strada differente, e giungeremo così ad uno dei 23 differenti finali.

UNA PROTAGONISTA CON POCO PETTO E TANTO CUORE

La protagonista del gioco è una ragazza, Jodie, interpretata da Ellen Page (nota attrice americana, celebre per film come Juno, X-Men, Inception, Whip It) alle prese con un problema che l’accompagna sin dalla nascita: un’entità sovrannaturale (chiamata Aiden) la circonda ed interagisce con lei giorno per giorno; Jodie può controllare lo spirito in maniera limitata, ma quest’ultimo è indipendente e spesso molto nervoso. Nonostante ciò, non può separarsi da lei.

Il gioco ci mostra diverse fasi della vita della ragazza, senza però seguire una linea temporale diritta: il racconto si alterna tra passato e futuro, e ci troveremo spesso a tornare indietro nel tempo per poi saltare avanti di 10 anni. I capitoli non hanno la stessa durata: alcuni saranno lunghi svariate ore, mentre altri solo pochi minuti, un piccolo ma geniale stratagemma per non annoiare il pubblico variando l’intensità del racconto.

Ogni scena è carica di pathos e viene sottolineato costantemente lo stato d’animo di Jodie, spesso infelice e sofferente.

Jodie verrà assistita durante le sue peripezie da Nathan Dawkings (interpretato dal famoso Willem Dafoe), scienziato che si occupa di analizzare la sua relazione con Aiden. Seppur vi abbiamo detto ben poco riguardo la trama, a questo punto ci vediamo costretti a interrompere la narrazione per non rovinarvi la visione.

beyond due anime

UN LIVELLO DI REALISMO OLTRE OGNI IMMAGINAZIONE

Quanti giochi avrete visto fino ad ora che “hanno un livello di realismo davveor incredibile“? Tanti, ogni giorno di più. Beyond, va oltre. Non solo le sequenze animate hanno la stessa grafica in-game, ma ogni singolo movimento del personaggio è frutto di riprese con i veri attori e della miracolosa tecnologia denominata Motion Capture. L’obiettivo risulta quindi chiaro: il prodotto non è un gioco nè un film, ma un lungometraggio interattivo che vedrà noi come protagonisti totalmente immersi in ogni singola azione e scelta dei personaggi.

La cura dei particolari è ovviamente spasmodica, come possiamo notare sin dall’inizio osservando la fisica degli oggetti nonchè guardando un cortometraggio all’interno di un televisore; i capelli della protagonista (corti o lunghi a seconda del periodo) si muoveranno al vento in maniera sorprendentemente naturale. Inoltre i vestiti, gli atteggiamenti e gli aspetti fisici di Jodie enfatizzerano il suo cambiamento nel corso degli anni.

I movimenti sono fluidi e mai gli stessi: in base al contesto (luogo, stato d’animo), Jodie camminerà e si guarderà attorno in maniera diversa; potremo cavalcare, sparare, nuotare, saltare staccionate e molto altro ancora, ma tutto continuerà a sembrarci del tutto naturale.

Avremo inoltre modo di controllare Aiden, lo spirito legato a Jodie: con Aiden saremo in grado di oltrepassare muri, controllare i movimenti di altre persone o ucciderle; l’unico nostro limite sarà la distanza che ci separa da Jodie: dopo alcuni metri non potremo più compiere alcuna azione nei panni delo spirito.

E CHI VI STA ACCANTO MENTRE GIOCATE?

Dopo il rilascio di Heavy Rain, David Cage ha ricevuto parecchi messaggi da parte di giocatori che lamentavano di non poter a volte avviare il gioco in mancanza di uno spettatore (moglie, compagno, nonna, amico), il quale non voleva perdersi nemmeno una sequenza filmata del gioco. Nonostante ciò, quando lo spettatore era presente, non poteva far altro che guardare e urlare “fai così!” piuttosto che “ora vai di là!”.

Quantic Dream ha deciso di ovviare al problema in Beyond: Two Souls, sviluppando un’applicazione per smartphone in grado di collegarsi alla PlayStation 3 e che permette ad un secondo spettatore che non ha dimestichezza con un joypad, di interagire con la trama del gioco.

L’applicazione si chiama Beyond Touch ed è disponibile sia per Iphone che per Android; tutto quello di cui ha bisogno è di essere installata su un dispositivo collegato alla stessa rete a cui è connessa la console. I comandi appariranno sullo schermo e saranno molto intuitivi: la HUD è priva di pulsantiera e tutto quello che potremo fare sarà del tipo “tap & slide“.

COMMENTO DELL’AUTORE
Beyond: Due Anime apre la strada ad una nuova tipologia di gioco: non proprio un film, ma qualcosa di più di una graphic novel. Il livello di realismo non è semplicemente eccezionale: ci dimenticheremo di avere in mano un joystick e faremo solo quello che ci viene naturale fare.


No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve