Era il 2012 quando Massimo Guarini e Gianni Ricciardi decisero di fondare Ovosonico, studio indipendente di videogiochi con sede a Varese. Da allora sono successe tante cose, tra cui la pubblicazione di un ottimo titolo in esclusiva per PsVita: Murasaki Baby. Il successo di quest’ultimo ha portato inesorabilmente sotto una nuova luce questo piccolo team. Per questo l’annuncio di Last Day of June non poteva che essere accolto con enorme curiosità da parte della stampa italiana e non.

La sua uscita cade in un momento perfetto, visto che il gioco è ambientato durante un pomeriggio d’autunno, stagione che ormai si sta avvicinando anche per noi. Reso finalmente disponibile per PS4 e PC, possiamo ora valutarne l’effettiva qualità e capire se Ovosonico è riuscita a fare ancora centro.

Combattere il destino

La storia di Last Day of June ci immedesima nei panni di Carl, un occhialuto personaggio sposato con una giovane ragazza di nome June. Nel tornare a casa – dopo una meravigliosa gita al lago- , accade l’inevitabile, June rimane vittima di un incidente stradale e la disperazione di Carl – che perde l’uso delle gambe – lo porta a combattere il destino. Attraverso i ricordi, il nostro protagonista ha l’occasione di rivivere determinati momenti dell’ultima giornata di June, in modo tale da cambiare il corso della storia e cercare di salvarla dal tragico fato. Tutto questo ci porta a impersonare diversi personaggi, portandoli a compiere scelte diverse rispetto a quelle fatte antecedentemente.

Mano a mano che proseguiamo nel nostro intento, scopriamo cose interessanti sul passato dei protagonisti e dei personaggi secondari, il tutto immersi completamente in una narrazione semplice e decisa che porta, inesorabilmente, verso un finale toccante ed emozionante. Last Day of June non racconta solo una tragica vicenda, il dolore di Carl e della sua perdita ci colpisce proprio perché viene mostrato anche l’amore tra i due e di quanto siano legati. Anche i personaggi secondari raccontano una parte di storia a se stante che si lega perfettamente con la vicenda principale.

Una passeggiata sotto il sole

La narrazione è perfettamente amalgamata con delle meccaniche di gioco funzionali. Nel rivivere i ricordi dei vari personaggi è importante cercare di cambiare il proprio percorso, questo è fattibile attraverso dei semplici puzzle ambientali da risolvere all’interno del piccolo villaggio in cui l’intera vicenda viene svolta. L’esplorazione guidata del titolo ci permette di seguire con più concentrazione la storia, delineando un percorso lineare e ben suggerito, impossibile quindi perdersi o capire cosa fare, l’intera esperienza è stata costruita in maniera tale che ogni giocatore possa concludere il gioco senza frustrazione, godendosi al 100% il titolo.

Spesso è necessario passare più volte da un ricordo all’altro, in modo tale da trovare un giusto collegamento per creare il percorso definitivo e cercare di salvare la giovane June. Il titolo offre anche dei “collezionabili”, inseriti tramite cinque memorie fotografiche per ogni personaggio giocabile. Essi possono essere trovati sempre intorno al villaggio e posizionati in modo tale da sfruttare i ricordi dei vari personaggi e le loro caratteristiche di gameplay.

Come in un dipinto

Da lodare l’ottimo lavoro di Ovosonico nella realizzazione tecnica e grafica del titolo. L’intero gioco spicca originalità da tutti i pori, dai personaggi alle ambientazioni, ove queste ultime sono meravigliosamente ben fatte. Last Day of June presenta, quindi, un bellissimo, quanto inaspettato impatto visivo.

Nel passeggiare tra le vie del villaggio ci sembra di stare costantemente in un dipinto in movimento, una cura impeccabile nei dettagli, sia degli interni che degli esterni. L’atmosfera legata ad un pomeriggio d’autunno, non è nulla senza una melodia adeguata, in questo Ovosonico è stata oltre le aspettative, regalandoci una colonna sonora di altissima qualità e perfettamente in linea con le situazioni malinconiche dell’opera. Il motore grafico Unity riesce ancora una volta a sorprendere grazie ad un comparto tecnico godibile e ben ottimizzato dagli sviluppatori, su Ps4 il titolo ha qualche incertezza sul framerate, ma sono cali quasi impercettibili e che non influiscono sullo svolgimento della trama.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve

Massimo Guarini e il suo team hanno fatto ancora centro, questa volta sbarcando su PS4 e Pc, dopo Murasaki Baby su PsVita sono riusciti a proporre un titolo dalle forti emozioni e da una dolorosa certezza: difficile combattere il destino.

Un titolo che seppur presentando una tematica già più volte vista in diversi titoli, riesce comunque a sorprendere con situazioni toccanti e dolorose, il tutto mostrando una forte originalità nel comparto artistico, quasi come se fosse un acquarello o un dipinto. Un meraviglioso comparto sonoro fa da contorno al resto dell’esperienza che rimane leggera per tutta la sua durata di 2 ore, lunghezza più che sufficiente per apprezzare un titolo di questo genere.

I puzzle integrati nella narrazione sono semplici e ben intuibili da tutti i tipi di giocatore, forse sarebbero potuti essere leggermente più complessi, ma capiamo la scelta del team varesotto di rendere il titolo accessibile per il maggior numero di giocatori.

Ovosonico sta cominciando a macinare certezze, un team dal talento ormai limpido, capace secondo noi di poter fare ancora meglio in un mercato dove l’Italia è ancora lontana, ma cerca di avvicinarsi sempre di più ai grandi dell’industria. Per ora godiamoci questo meraviglioso Last Day of June e la sua toccante e indimenticabile storia