Shin Megami Tensei è un nome che risale a tanto tempo fa, ai tempi della prima PlayStation. Creata da Atlus, questa è una serie di videogiochi JRPG dove i protagonisti affrontano demoni ed altre divinità utilizzando proprio quest’ultime come arma. Forte della sua componente narrativa eccezionale, del particolare stile di disegno e dell’ottimo gameplay, questo marchio ha letteralmente fatto la storia orientale video-ludica, sfociando nel franchise parallelo di Persona (del quale aspettiamo il 5 capitolo per aprile).

La serie principale continua con Shin Megami Tensei IV Apocalypse, il sequel (nelle parti finali) diretto del IV capitolo. Entrambi usciti su 3DS, Apocalypse migliora la già ottima offerta di Shin Megami Tensei IV, cercando di arrivare ad ottenere la posizione di migliore RPG sulla console portatile di Nintendo. Ci sarà riuscito? Vediamolo nella nostra recensione!

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Tokyo e la sua lunga storia con i demoni

La storia di Shin Megami Tensei IV Apocalypse abbraccia quella del IV da un’altra prospettiva, evidente a chi ha giocato il precedente capitolo, perciò non stupitevi se troverete ripetizioni di aree già svolte. I riferimenti sono numerosi ma tutto verrà spiegato nel corso del gioco oppure attraverso un compendio del menu. Nonostante cercheremo di dire il meno possibile per evitare spoiler, sappiate che proseguendo troverete diversi punti focali della trama sia di questo titolo che del suo predecessore.

Il nostro eroe, l’unico personaggio che impersoneremo, sarà Nanashi, un giovane umano recluta dei Cacciatori di Demoni. L’ambientazione sarà la grande Tokyo, la quale si trova sotto una grande cupola di terra e al centro di un conflitto tra angeli e demoni. L’umanità è praticamente ridotta all’osso, a malapena in piedi attraverso l’aiuto del famoso Flynn, protagonista del IV capitolo. Grazie agli sforzi del samurai, il resto degli umani è salvo e speranzoso di riuscire, un giorno, a vivere senza le catene dell’oppressione angelica e demoniaca.

Nanashi e la sua amica d’infanzia Asahi stanno per diventare cacciatori, ma durante una missione di ricognizione i demoni assalgono il gruppo facendo una strage. A quel punto, quando l’anima del nostro protagonista stava per varcare l’ultima soglia, una divinità di nome Dagda gli offre di riportarlo in vita in cambio di una semplice richiesta: essere il suo personale Assassino di Dèi. Saremo costretti ad accettare per evitare di morire per sempre, atto che ci legherà al volere di questa divinità in cerca di un nuovo mondo.

Ad aggiungere altri guai alla situazione tragica, sarà l’inganno di Odino che ci costringerà a liberare Krishna, un’entità che vuole distruggere l’universo per crearne un nuovo dove tutte le anime vivranno all’interno di esso, senza alcuna libertà o forma corporea. Da quel momento, il nostro obiettivo sarà rimediare all’errore commesso, cercando l’aiuto di altri compagni di diverso stampo che ci seguiranno durante il viaggio.

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Shin Megami Tensei IV vi porterà ad affrontare ogni divinità esistente nel tentativo di creare una realtà senza alcun tipo di Dio a controllarla. Ma, questo risultato, potrà essere compiuto solamente se lo desiderate. Il gioco vi metterà davanti a moltissime scelte, sia riguardo le relazioni con i vostri compagni sia nel decidere cosa fare nei punti cruciali, ed ognuna di esse andrà a formare una conclusione di stampo diverso in base al percorso scelto da voi. Seguirete ciecamente Dagda o vi ribellerete al suo potere al costo della vita? Desiderate davvero un mondo senza divinità? Gli angeli sono la parte buona? Queste domande hanno tutte una risposta personale in base al vostro pensiero. Tuttavia badate bene, esiste un solo vero cammino che vi porterà a confrontarvi con ogni nemico del gioco.

I personaggi che incontreremo nella storia, umani o meno, sono tutti ottimamente caratterizzati, meglio di quanto è stato fatto in Shin Megami Tensei IV. Nonostante effettivamente siano introdotti un po’ in fretta e furia, con alcune motivazioni per unirsi al gruppo campate in aria, ognuno di essi ha una storia ben precisa che potrete approfondire sia attraverso i dialoghi, sia con i messaggi che vi invieranno. In linea generale, l’impatto emotivo di alcuni di essi è abbastanza rilevante, soprattutto per Asahi. Perdite, nemici, vecchi rancori, amicizia e dovere saranno alcuni dei moltissimi temi che potrete trovare nel gioco. Incredibilmente, i nemici hanno più carattere dei protagonisti, il che è parzialmente dovuto al fatto che sono divinità con tanti background alle spalle.

La storia ha un ritmo abbastanza veloce ma è ricca di eventi, tanto da durare fino a 30 ore. La narrazione è fluida e piena zeppa di colpi di scena inaspettati, oltre che ad essere ottimamente scritta. Del resto, Atlus conferma la qualità della serie, utilizzando diversi spunti da Persona per migliorare l’aspetto relazionale. Le fasi conclusive del gioco sono un crescendo di scontri che metteranno a dura prova le vostre abilità, oltre che ad essere un enorme climax che conclude la storia nel miglior modo possibile, anche se molto dipende dal finale che adotterete. In generale però Shin Megami Tensei IV Apocalypse possiede un’eccellente trama che vi terrà incollati per ore allo schermo, il che è possibile sia grazie alla caratterizzazione dei personaggi e all’ambientazione post apocalittica moderna (simile a quanto visto in Imagine), entrambi aspetti assolutamente ottimi.

Infine, ma non per importanza, il gioco possiede tantissime quest secondarie sbloccate sia attraverso la storia che al raggiungimento dei livelli. Molte di esse presentano boss facoltativi e sotto-trame che allungano la durata del gioco di altre 10 ore almeno.

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Evocazioni, pistole e partners

Passando al gameplay, la formula base non cambia molto da quella vista in Shin Megami Tensei IV: avremo il nostro protagonista che comanda un esercito di divinità, potendone portare in battaglia solamente tre (ma si possono scambiare al volo o dai menu). Attraverso dungeon tridimensionali, dovremo farci strada tra orde di battaglie a turni in 2D per proseguire nei nostri obiettivi.

I demoni si possono ottenere negoziando con loro, parlandogli e concedendogli ciò che vogliono. Non sempre però quest’azione andrà a buon fine, perciò sarà necessario imparare a trattare i vari tipi di creature che incontreremo, le quali saranno veramente tante e diverse. Una volta ottenuti i vostri mostri, sarà possibile schierarli in battaglia oppure fonderli insieme per creare altre divinità molto più potenti. Usando una funzione chiamata Mido, potrete eseguire questa operazione, rievocare demoni che avete catturato in passato e creare fusioni speciali utilizzando più di due creature. Nel late game, quest’ultima opzione vi permetterà di ottenere gli dèi più forti del gioco. Rispetto al passato, il centro delle fusioni è stato migliorato moltissimo con molte indicazioni riguardo i punti di forza e di debolezza di ogni creatura del gioco, in modo da permettere al giocatore di gestire al meglio il proprio party.

Il personaggio del giocatore, invece, è completamente personalizzabile nelle sue abilità e nell’equipaggiamento. Mentre le prime le potrete ottenere dai demoni, il secondo è acquistabile nei negozi sparsi per gli HUB del gioco. Oltre a modificare le statistiche e le debolezze/resistenze, va ad alterare anche il vostro aspetto esteriore. Su questo punto, bisogna dire che alcuni design sono veramente brutti a vedersi, seppur originali. Ad ogni avanzamento di livello, sarà possibile modificare le statistiche di Nanashi con 5 punti da assegnare a piacere, in base a ciò in cui desiderate specializzarvi. Anche in questo aspetto, è necessario tenere a mente come si vuole stabile il proprio party, cercando di creare un team in grado di affrontare ogni tipo di pericolo.

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A seguire, avrete a disposizione la possibilità di farvi aiutare da uno dei diversi personaggi che vi accompagneranno nel gioco, il quale attaccherà alla fine del vostro turno. Ogni personaggio ha un kit diverso di abilità, ma tutti possiederanno una barra che si caricherà ad ogni loro attacco. Al completamento, rilasceranno una serie di colpi che infliggeranno ingenti danni al nemico, lasciandovi potenziati e curati.

In generale le battaglie sono molto ben studiate e richiederanno una buona dose di abilità per superarle. Il gioco presenta diverse difficoltà, adatte ad ogni tipo di giocatore, ma in ognuna di esse sarà importante sfruttare le debolezze/resistenze per poter vincere. Colpendo un nemico con qualcosa a cui è debole riceverete una mossa aggiuntiva ed un colpo critico gratuito. Ma attenzione, se invece colpirete una resistenza o il vostro attacco viene annullato, perderete mosse e riceverete danni. Questi principi valgono sia per voi che per gli avversari, perciò bisogna sempre tenerli a mente. Il sistema di combattimento è eccellente, interessante ed impegnativo. Con la possibilità di creare infinite combinazioni di divinità, ogni scontro sarà sempre nuovo, mentre per quelli del grinding Apocalypse vi fornisce una pratica funzione dove andrà tutto in automatico, in modo da accorciare i tempi legati al farming.

Le battaglie con i boss sono le più impegnative naturalmente, soprattutto alle difficoltà più elevate. Oltre alle dinamiche valide per tutti, negli scontri contro i nemici più forti sono inseriti diversi dialoghi che hanno conseguenze nella battaglia in corso. Potrete distrarre il demone per permettere ad un alleato di attaccare, oppure insultarlo fino a fargli aumentare l’attacco, ogni decisione ha una conseguenza ben precisa. Questo meccanismo aggiunge spessore alla battaglia, creando potenzialmente situazioni di vantaggio o svantaggio. Insomma, in Shin Megami Tensei IV Apocalypse non vi annoierete mai in nessuna battaglia, complice l’enorme elenco di mostri e personaggi che potrete affrontare/utilizzare.

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Un’oscura aura

Passando al lato tecnico, abbiamo degli ottimi artwork presenti durante tutto il gioco, mentre il motore grafico fa il suo dovere nel limite del 3DS. Nonostante sia del tutto fluido, resta sostanzialmente allo stesso livello del suo precedente capitolo. Ciò che invece migliora, è il design dei demoni. Molti di essi saranno trasposizioni classiche dei vari giochi del franchise, mentre le divinità più importanti sono state ricreate totalmente da zero. Gli esempi più ovvi sono Merkabah e Lucifer, i quali sono decisamente leghe superiori ai loro artwork di Shin Megami Tensei IV. Lo stile MegaTen è particolare, ma originale e riesce in maniera eccezionale a caratterizzare le varie divinità che hanno preso da tutte le mitologie. Ogni creatura ha uno stile unico e fedele alle storie/miti che l’hanno creata. Più si sale di livello, più gli artwork diventano più complessi, magnifici e anche grotteschi. La purezza degli angeli, l’orrore dei demoni, l’esoticità delle divinità indiane e la sensualità delle figure femminili classiche sono solo alcuni degli stili che troverete in Apocalypse.

La colonna sonora è abbastanza buona, sebbene sia prevalentemente dedicata alle scene di battaglia, mentre per il resto sono utilizzati semplici brani di accompagnamento. In effetti, dopo questi ultimi anni con Shoji Meguro, è difficile riuscire a superare i suoi livelli in altre produzioni. Nonostante questo, il comparto sonoro è di discreta fattura. Il doppiaggio è ottimo e si serve di alcune delle voci più famose che il panorama di Atlus possiede, seppur alla lunga sembra che i nemici abbiano tutti la stessa voce, tranne per i principali.

I controlli ed i menu sono abbastanza semplici e fanno davvero poco uso del touch screen, preferendo l’approccio classico dei tasti. La parte inferiore infatti è utilizzata più come mappa che per altro. Le funzioni 3D  sono presenti all’interno del titolo e principalmente si possono apprezzare durante i vari momenti in cui camminerete per Tokyo o nei dungeon.

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Conclusione e commento dell’autore

Shin Megami Tensei IV Apocalypse di Atlus è un ottimo titolo che si aggiunge a una saga di eccellenti capitoli. Possiede un’eccellente storia che alterna momenti seri e cupi ad altri di comicità e amicizia, alla narrativa aggiungiamo poi un solido gameplay che è ormai consolidato da anni, oltre che a migliorarsi di volta in volta. Le Boss battle sono impegnative, con altrettante difficoltà per testare anche il più hardcore dei fan, e gettano il ritmo per numerosissimi scontri sempre diversi grazie all’enorme quantità di demoni evocabili, la quale permette combinazioni quasi infinite per la propria squadra. In questo aspetto, abbiamo inoltre una personalizzazione estrema che esalta l’uso di strategie definite in battaglia, soprattutto considerando il sistema di debolezze e resistenze. Il giocatore infine è coinvolto emotivamente attraverso sia le scelte che modificheranno la storia, sia con i vari momenti creati dall’ottima caratterizzazione del cast. Con tutti questi elementi, Shin Megami Tensei IV Apocalypse si conferma come uno dei migliori JRPG presenti su 3DS, sia per i vecchi fan del franchise che non.

Personalmente ho adorato ogni minuto di questo gioco. L’idea di alternare il setting del IV capitolo con una nuova area è stata salvifica per evitare la pesantezza presente nel prequel. Nonostante il protagonista non abbia il carisma di Flynn, se la cava comunque bene come personaggio grazie a Dagda. In un certo senso, Apocalypse mi ha riportato ai tempi in cui mi divertivo a giocare a Shin Megami Tensei Imagine, con il quale condivide moltissimi elementi.

 

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve