Per parlare di Left Behind, unico (purtroppo, ndr) DLC per il comparto singleplayer di The Last of Us, uscito il 14 febbraio al prezzo di 14,99€, bisogna fare un piccolo passo indietro e partire dal principio.

Innanzitutto chi scrive questa recensione si è innamorato a prima vista, o meglio, a prima partita avviata, del capolavoro di Naughty Dog. Pensate che sto scrivendo questa recensione con in cuffia le migliori soundtrack di TLOU.

Quando un gioco viene elogiato come il migliore e prende 10 in tutti i voti, è ovvio che piace per forza.” molti di voi diranno. Ci può stare, sono d’accordo, ma per come la vedo io, il voto non può fare il gioco, perchè ognuno lo vive diversamente da tutti gli altri.

Ecco perchè, una volta giunto ai titoli di coda di Left Behind, ho riprovato le stesse emozioni di quando ho finito The Last of Us. La prima tra tutte è stata la rabbia. Sì ero arrabbiato, arrabbiato perchè ancora una volta si concludeva quella stupenda avventura che la casa produttrice americana aveva sviluppato per noi videogiocatori. La seconda è stata la nostalgia. Terminare quelle due ore di gioco è stato come se un vecchio amico fosse tornato a trovarmi dopo anni e anni, per poi andarsene dopo solo qualche giorno. Nonostante questo mi sono divertito e non ho mai smesso di sorridere, segno che Naughty Dog ha fatto, di nuovo, un ottimo lavoro.

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RITORNO AL PASSATO

Come da titolo, con Left Behind faremo un salto indietro rispetto alla storia principale, vivendo due episodi, a mio avviso chiave, della vita di Ellie.

Il primo ci vede in compagnia di Riley, amica del cuore della nostra protagonista, con la quale visiteremo un centro commerciale nella zona di quarantena di Boston. Durante questa mini avventura notiamo da subito che la Ellie che abbiamo conosciuto in TLOU deve ancora formarsi. E’ ingenua, spensierata, si diverte e spesso si lascia prendere un pò troppo dalle proprie emozioni.

Il secondo invece si colloca quasi a metà della storia giocata in The Last of Us. Qui Ellie, sempre in un centro commerciale, dovrà affrontare alcune peripezie, in primis gli infetti, ma grazie alla sua maturità non avrà problemi a completare il suo obiettivo principale.

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A prima vista gli episodi trattati sembrano molto differenti. Nel primo si privilegia la fase esplorativa e le interazioni, come ad esempio il salire sulla giostra che fu mostrata in alcune immagini prima dell’uscita del DLC, oppure la possibilità di scegliere, attraverso i tasti del controller, le domande da sottoporre a Riley. Questa feature serve soprattutto a mostrare il rapporto tra due adolescenti in un mondo post-apocalittico. Nel secondo invece torniamo a quell’avventura dinamica e ai vecchi conflitti con clicker erunner, visti e giocati durante TLOU.

Andando a fondo, notiamo che il legame tra questi due eventi è molto forte, perchè la Ellie che abbiamo avuto modo di conoscere nella storia principale, e nel secondo episodio, è stata influenzata da Riley, il personaggio “principale” e non protagonista del capolavoro di Naughty Dog.

Dopo essermi dilungato abbastanza, vi dico una cosa sola. Se non avete avuto modo di giocare a The Last of Us, e poi a Left Behind, provvedete subito, perchè una pietra miliare come questa, merita davvero, e anche tanto.

COMMENTO DELL’AUTORE
Per concludere, mi ritengo in parte soddisfatto del prodotto di Naughty Dog. Perchè in parte? Beh, sicuramente il DLC è ottimo, realizzato splendidamente e ricco di molti colpi di scena. D’altra parte però dura veramente poco, circa 2 ore di gioco, che lasciano davvero l’amaro in bocca ai fan più accaniti.
Ora non mi resta che aspettare con ansia, o meglio sperare, che la casa americana decida, visto il successo ottenuto, a sviluppare un nuovo contenuto aggiuntivo per il singleplayer, o addirittura un seguito a The Last of Us.
Grazie Naughty Dog! Per noi single è stato un fantastico San Valentino, videoludicamente parlando.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve