A quasi un anno dall’uscita viene riproposto per le console di nuova generazione portando con se miglioramenti sopratutto grafici e audio, seppur la storia, personaggi e gameplay rimangano invariati. L’unica domanda che sorge spontanea è: “vale la pena comprare questo titolo per chi l’ha già giocato sulle vecchie console?”. Ora lo scopriremo.

UN’AVVENTURA DA RI-VIVERE

Rivisitare l’isola abbandonata, dopo il naufragio della nave Endurance, e rivivere una storia già vissuta, ma riproposta in chiave next-gen, si presenta come una viaggio piacevole da intraprendere. Fin da subito si possono apprezzare i miglioramenti grafici che lo distinguono dal titolo originale, miglioramenti che si notano non solo sul personaggio di Lara, ma anche sull’ambientazione.

Lara, appena ventunenne e fresca di laurea in archeologia, si imbarca sulla nave Endurance per un viaggio alla ricerca della città sperduta di Yamatai. Accortasi che la rotta intrapresa dalla nave era sbagliata, la nostra eroina convince i membri della spedizione a farla cambiare in direzione del Triangolo del Drago. La nave però si trova vittima di una fortissima e improvvisa tempesta che la spezzò letteralmente in due pezzi, facendo naufragare l’equipaggio su un’isola abbandonata.

Lara, rimasta sola dopo il brutto incidente, inizia la propria avventura che la porterà alla ricerca dei suoi compagni e alla scoperta di molti fatti interessanti. Un’avventura che si presenta tutto fuorché semplice, dato che vedrà impegnata la nostra avventuriera tra cadute e voli al limite della sopravvivenza. Durante il suo cammino, Lara viene a conoscenza degli isolani del posto, una sorta di setta che venera la regina del sole Himiko, chiamati Solarii, che tengono imprigionata l’amica Sam. Il compito di Lara sarà quello di salvare Sam e tutti i suoi compagni sopravvissuti all’incidente, oltre che trovare un modo per fuggire dall’isola.

La modalità singleplayer si presenta con una buona longevità, circa 17-20 ore se giocata a livello normale, e con la possibilità di cambiare approccio durante le varie situazioni. Vanno ad aggiungersi inoltre alla storia principale, alcune missioni secondarie come l’esplorazione di alcune tombe, oggetti, documenti collezionabili e reliquie da raccogliere. Insomma, non saremo per forza inchiodati e forzati a seguire solamente la storia, ma avremo la possibilità di muoverci liberamente in un ambiente vasto e ricco di sorprese.

Troviamo poi la modalità multiplayer, modalità che ci vede alle prese con varie tipologie di partita. L’online sarà suddiviso in deathmatch singoli, a squadre o a obbiettivi. Avremo a disposizione molti personaggi suddivisi nelle due fazioni, gli isolani Yamatai e i sopravvissuti al naufragio. Inizialmente potremo utilizzare solo alcuni personaggi, ma con l’avanzare dei livelli, che in totale sono 60, potremo sbloccarne di nuovi, oltre che nuove armi e potenziamenti.

ORA ARRIVA IL BELLO

Questa versione next-gen di Tomb Raider, porta con se aggiornamenti e migliorie fondamentalmente grafiche. Già da subito si può notare il modello ridisegnato della nostra Lara, resa molto più realistica e dalle movenze anch’esse più reali e meno goffe come nel titolo originale. Le texture sono perfettamente realizzate, e le possiamo apprezzare sopratutto quando la nostra eroina viene a contatto con zone fangose o schizzi di sangue. Texture rese ancora più reali ed emozionanti da vedere quanto vengono avvolte da un sistema di illuminazione anch’esso migliorato, sopratutto in zone chiuse o in presenza di fuoco. Già solo dopo questi accorgimenti grafici la nostra reazione non può essere che sbalorditiva.

Altra cosa che salta all’occhio, è il lavoro di animazione che ha reso i capelli di Lara incredibilmente reali e vivi, sempre in movimento in base ad ogni nostra singola azione. Tutto questo grazie alla tecnologia TRESS FX, già presente sulla versione Pc del titolo originale. Tutte queste migliorie non solo hanno giovato alla nostra bellissima Lara, ma anche l’ambiente circostante. I paesaggi sono più spettacolari, con una vegetazione che prende vita grazie al vento che la muove, senza dimenticarci degli effetti di luce e nebbia che creano delle atmosfere uniche.

Tutto molto reale, anche se il fuoco lascia un po a desiderare, un pò sempliciotto nel complesso e con fiamme non troppo dettagliate. Il tutto accompagnato da un comparto audio con i fiocchi e mai banale. La colonna sonora è decisamente azzeccata e in grado di creare perfette scene di suspense. Il suono della pioggia è realizzato in maniera decisamente ottimale, come anche quello delle armi da fuoco.

Tomb Raider Definitive Edition vieneri proposto con una risoluzione a 1080p nativa con 60 fps su Playstation 4, 30 invece per Xbox One. Un notevole miglioramento si è notato per quanto riguarda il frame-rate, molto discusso nella versione old-gen, soggetto a cali fin troppo evidenti. Inoltre, questa versione definitiva, include tutti i DLC usciti fino ad oggi, con armi nuove, mappe per il multiplayer e costumi indossabili da Lara nella modalità singleplayer.

COMMENTO DELL’AUTORE
Concludendo, possiamo dire che il lavoro fatto da Crystal Dynamics è stato molto buono, nonostante rimanga una rivisitazione di un titolo uscito da poco. Rivivere un’esperienza con una Lara Croft ridisegnata, ricca di dettagli e con paesaggi vivi, è sempre e comunque un bel vedere. Rimane il fatto che non tutti spenderebbero 60 euro quando già possiedono la versione old-gen. Ma per coloro che vogliono godersi appieno questo titolo, e che magari hanno qualche soldo da tirare fuori, l’acquisto è sicuramente consigliato.


No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve