Far Cry 4 si porta sulle spalle l’eredità, pesantissima, lasciatagli dal suo predecessore che fu, al tempo, come un fulmine nella buia notte di noi videogiocatori.
Ubisoft è celebre per creare seguiti su seguiti di videogiochi infiniti e grazie a Dio lo ha fatto anche con Far Cry, regalandoci questo nuovo, fantastico, capitolo.

IL GIOCO

La formula adottata nello sviluppo del titolo ricalca il solco già lasciato da Far Cry 3, trama interessante, protagonista dimenticabile, infinità di attività secondarie ed un antagonista di livello eccelso.
In questa nuova avventura vestiremo i panni di Ajay Ghale, anonimo protagonistanativo della fantastica regione del Kyrat nella quale si svolgeranno gli eventi di Far Cry 4. Ajay è fuggito quando ancora era un bambino negli Stati Uniti per sfuggire agli scontri della rivoluzione civile, dettati dallopposizione al regime oppressivo.
Ci troviamo quindi a ritornare nella nostra terra natia, della quale non sappiamo nulla, per esaudire l’ultima volontà di un genitore morente, disperdere li le ceneri di nostra madre Ishwari.
Noi non conosciamo il Kyrat, ma stranamente esso conosce noi. Ci portiamo sulle spalle infatti un cognome assai famoso che ci porterà a scontrarci con il terribile Pagan Min, antagonista dal fare (e dall’apparire) assai cinematografico che seppur ci metta molto impegno non riesce a raggiungere i livelli di epicità del precedente villain della serie, il tanto amato, seppur nemico, Vaas. Il nostro nemico sembra sapere chi siamo, e sembra conoscere anche molto di più…

Pagan Min (vero nome Gang Min) nasce ad Hong Kong e cresce all’interno di una famiglia di gangster.
Come nella più classica delle storie cresce soffrendo il fatto che il padre non lo apprezza completamente, ma qui non c’è nessuna dolce svolta in stile Disney nella quale il padre un giorno apre gli occhi e si accorge di quanto meraviglioso sia il figlio, anzi. Un bel giorno il padre scompare in misteriose circostanze e Gang Min inizia a farsi chiamare Pagan Min, in onore di un antico re birmano che uccise il proprio padre per ottenere il trono. La prima, assai potente, impressione che abbiamo avuto dinanzi al cattivo di questo episodio di Far Cry purtroppo non mantiene le promesse fatte nella prima parte del gioco. All’impatto Pagan Min apparirà folle e tremendo tanto quanto il suo predecessore Vaas, un nemico terribile con il quale sarà tremendamente bello confrontarsi. Purtroppo Pagan Min verrà risucchiato nel vortice di eventi del titolo, perdendo visibilità ed importanza, per buona parte del gioco altro non sarà una voce al telefono che si burla di noi, salvo poi riapparire nelle fasi finali della storia; nonostante rimanga sempre l’antagonista principale del gioco, le nostre vicende si scontreranno meno di quanto vorremmo con la volontà di Pagan Min, e più spesso di quanto vorremmo con le sue truppe che, stavolta, avranno anche l’ardire di organizzarsi per riprendere possesso degli avamposti che con tanta fatica avremo loro precedentemente sottratto.

Ad opporci al potere di Pagan Min non saremo però soli, la popolazione della regione si è infatti organizzata in una fazione rivoltosa conosciuta con il nome di “Sentiero D’Oro” e guidata da due comandanti, con un fine comune (debellare la minaccia rappresentata da Pagan Min), ma che hanno scelto strade diverse per arrivare al loro scopo.
Da un lato la bella Amita, vogliosa di riportare, con qualunque mezzo sia esso lecito o illecito, allo splendore e all’antica ricchezza la ormai decadente regione del Kyrat, dall’altro Sabal, maggiormente legato alle tradizioni ed alla cultura del posto. A loro saranno legate le nostre scelte ed il nostro progredire nella trama principale, scegliendo se aiutare uno piuttosto che un altro dei comandanti del Sentiero D’Oro.

Questo, a grandi linee ed evitando accuratamente spoiler, è il filo narrativo sul quale si muoverà la storia di Far Cry 4.

TI HO MAI DETTO QUAL È LA DEFINIZIONE DI… EPICITA’?

La citazione è ripresa dalla celebre frase di FC3, ma l’epicità sta tutta in FC4.
Le missioni della trama principale (32) sono solo la punta dell’iceberg che è Far Cry 4, in quanto girovagando per il Kyrat vi troverete di fronte ad una infinità di attività secondarie: ben 100 attività extra, torri radio da sbloccare, avamposti da annientare e la bellezza di 200 collezionabili da raccogliere che vi impiegheranno piacevolmente il tempo nelle fasi di esplorazione tra una missione ed un’altra.

Un elemento sicuramente innovativo in Far Cry 4 è il “Sistema Karma”.
Nelle ampie fasi di esplorazione nella bellissima regione del Kyrat, tra una scalata di montagna ed un lancio con la tuta alare, potremmo imbatterci in più personaggi necessitanti aiuto. Qui entra in gioco il “Karma”, che, nel caso in cui ci fermeremo a prestare loro aiuto, nelle successive fasi di gioco ci premierà con sconti su armi ed oggetti vari, garantendoci anche la possibilità di contare più spesso sull’appoggio della fazione con la quale ci siamo alleati nel corso dei nostri futuri scontri a fuoco con i nemici.
Tra le attività “secondarie” nelle quali ci imbatteremo nel corso del nostro girovagare per la regione, non si può non citare lo Shangri-La, alla cui scoperta ci guideranno Yogi e Reggie, due “allegri” abitanti del posto. L’avventura nello Shangri-La ci permetterà di rivivere una antica leggenda Kyrati, sviluppata in cinque missioni dal poderoso impatto visivo, durante le quali, armati di arco e di una tigre bianca, ci troveremo a sconfiggere orde di demoni di ogni genere.
Un quantitativo di cose da fare, al di fuori della trama principale, davvero infinito.
(Se le attività secondarie di AC Unity sembravano tante, bhe… Far Cry 4 lo doppia di netto)

IL GAMEPLAY

Il titolo riprende le meccaniche di gioco del suo predecessore, con ampie fasi di esplorazione che possono essere intervallate da una moltitudine di missioni secondarie alle quali potremo approcciarci con un atteggiamento più stealth, affidandoci ad imboscate nella natura, coltelli da lancio, archi, armi silenziate e agli animali selvatici presenti in giro; oppure potremo, ad esempio, scegliere di irrompere come un novello Rambo armato fino ai denti negli avamposti nemici, seminando panico e distruzione con granate, mitra e chi più ne ha più ne metta.

Parlando proprio delle armi c’è da segnalare la vasta gamma di armamenti presente nel titolo, tutte molto personalizzabili con componenti vari (silenziatori, mirini, caricatori maggiorati, mimetiche, etc…).
Proprio come nel precedente capitolo saremo in grado di trasportare più armi ed oggetti solo dopo aver creato fondine e zaini adeguati grazie alle pelli della selvaggina trovata in giro.
Altra componente importante è legata agli spostamenti, proprio come da tradizione, per buona parte dei quali sarà necessario usufruire di un mezzo, che sia una jeep, un’auto o un quad poco importa, ma, differentemente da Far Cry 3, avremo in questo nuovo capitolo la possibilità di affidarci al pilota automatico per raggiungere determinate mete, potendo quindi dedicare il nostro tempo di viaggio a godere il panorama che ci circonda, osservare l’ambiente per carpirne i segreti, o, più verosimilmente, scaricare con cura montagne di piombo su chi ci sta inseguendo.
In FC4 potremo contare su di un sistema di potenziamenti diviso in due classi, “la tigre” per le abilità di attacco ed utilizzo d’armi, e “l’elefante” per le abilità più tattiche e relative alla difesa.

COOP ED ONLINE

La modalità cooperativa è sicuramente una piacevole aggiunta a tutto quanto ha questo titolo da offrire. La partita sarà hostata da un giocatore che godrà al 100% dei progressi di gioco ottenuti nelle fasi di cooperativa, mentre l’ospite non otterrà nessun progresso relativo a missioni (principali o secondarie), ma godrà comunque di tutti gli exp, le armi, gli oggetti ed i punti karma sbloccati nel corso della cooperativa.
L’idea di lanciarsi insieme ad un amico alla conquista di un avamposto è qualcosa di assolutamente elettrizzante!

Nel caso in cui, con decine di ore di gioco alle spalle, riusciate a fare tutto quanto c’è da fare in Far Cry… Bhe, sappiate che non è finita li. Il gioco infatti gode, come quasi obbligatorio negli ultimi anni, di più modalità competitive online. Le “Battaglie del Kyrat” saranno rappresentate da “Avamposto” (simile a Dominio), Maschera del Demone (simile a Cattura la bandiera) e Propaganda (paragonabile a Cerca e Distruggi). Scontri 5vs5 in mappe che, a volte, appaiono anche troppo immense per un numero cosi ridotto di giocatori e che mettono di fronte la fazione del “sentieri d’oro” a quella dei “Rakshasa”; abili guerriglieri i primi, guerriri con un particolare feeling con natura e ambiente i secondi.
Nulla di eccezionale nelle modalità online, ma il giocatore dovrebbe essere già bello che soddisfatto con l’impressionante mole di contenuti regalata dalla campagna principale del titolo.

IL COMPARTO TECNICO

Tecnicamente Far Cry 4 è eccelso.
L’aspetto grafico del titolo è notevole, con paesaggi mozzafiato e tanta cura nella realizzazione e caratterizzazione dei personaggi quanto degli ambienti. Le armi sono graficamente splendide, cosi come le esplosioni (e il propagarsi delle fiamme annesso) e le acque nelle quali ci immergeremo (occhio alle sorprese). A Rendere ancora più bello l’aspetto grafico del titolo è l’alternarsi del ciclo giorno/notte che ci regalerà albe e tramonti che inonderanno il Kyrat di meravigliosi colori.
Il doppiaggio è ottimo (interamente in lingua italiana) seppur qua e la si nota una non perfetta sincronizzazione del labiale. La narrazione è buona, seppur la trama sia quasi priva di colpi di scena e manchi di mordente, buono, ma nulla di eccezionale; discorso che va analogamente fatto per i comprimari per i quali ci troveremo a svolgere missioni nel corso della nostra avventura, come i due tossici citati in precedenza che ci inizieranno alle missioni nello Shangri-La o Longinus, un prete anche troppo esaltato che vive di bibbia e armi.
Le musiche sono buone, fungono da accompagnamento perfetto alla nostra avventura ed in alcune circostanze riescono a divenire assai evocative, abbandonando il ruolo di semplice “sottofondo” prendendosi la scena principale.
Nulla da dire sull’ineccepibile lavoro fatto sull’audio in game relativo tanto alle armi da fuoco quanto ai rumori della natura e degli animali, “tutto molto bello” (cit.).

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve