Esistono molti tipi di giocatori e alcuni di questi nutrono un gusto particolare per le produzioni “singolari” ed estemporanee o per quelle che tentano di innovare generi troppo stantii o dediti al riciclo delle idee. Fondere quindi un concept consolidato (e un po’ ritrito) come il racing game arcade con qualcosa che non ha mai avuto a che fare con questo genere potrebbe essere particolarmente gustoso, ma con il rischio elevato di clonazione. Supersonic Tank Cats, ci prova, mettendo in pista teneri e agguerriti gattini corazzati che utilizzeranno ogni tipo di arma consentita per riuscire a primeggiare nelle folli piste presenti nel gioco.

La nostra prova del titolo sviluppato da Molegato, che mentre siamo in stesura è giocabile in early access su Steam, ha subito messo in luce le qualità del gioco, pressoché nulle. Il connubio corse-gatti pare sviluppato in maniera molto abbozzata già dalla realizzazione dei “veicoli miagolanti” che con il loro stile manga molto lineare paiono delle mostruose aberrazioni meccaniche istallate con violenza su innocenti felini.

Problemi gravi si trovano anche nella realizzazione dei percorsi che hanno un impatto spigoloso e poco curato. In numerose occasioni mostrano oggetti o sezioni isolate, inaccessibili o che non hanno alcuna funzione specifica. Anche la fisica dei circuiti pare assurda: scavalcare un marciapiede farà “impazzire” il veicolo facendo cambiare senza coerenza la traiettoria e spesso andare fuori pista produrrà effetti imprevedibili e privi di qualunque rispetto delle leggi della fisica.

Incontrollabili animaletti da corsa

A livello di contenuti il gioco ci presenta una buona quantità di piste e modalità, compresa la battaglia, che si presentano come un collage di quanto si può trovare a disposizione in altri titoli simili senza dare alcuna reale innovazione o differenza; bene ma non benissimo insomma. Ma la qualità dei powerup disponibili per intralciare gli avversari è anonima e priva di quella profondità e cura degli effetti tipica di altre produzioni oltre che misera in termini di quantità

A questo si aggiunge un sistema di comandi al limite del preistorico (per accelerare occorre spingere lo stick verso l’alto) che sia in modalità tastiera che in modalità joypad restituisce impedisce di essere precisi. Caso eclatante sono le derapate che quando completante direzionano il veicolo in punti difficilmente calcolabili. Altro fatto sono gli accelleratori presenti sulla pista che se imboccati in sterzata fanno raddrizzare il gatto nella loro direzione, il che denota una ancora carente cura nella programmazione. Sembra di essere a cavallo di un iracondo micio in preda a spasmi epilettici.

A questo si aggiunge una colonna sonora lamentosa e con suoni felini fastidiosi già dopo i primi 10 minuti e un menu di gioco così vecchio da sembrare uscito dalla prima PlayStation.

Gattacci di strada

Sui social sono delle star, nelle nostre case diventano quasi subito dei re, ma nei racing game i gatti sono proprio fuori posto soprattutto se meccanizzati. Nonostante il gioco sia in early access e ci sia tempo per migliorare, Supersonic Tank Cats non mostra alcun aspetto apprezzabile, anzi offre una enciclopedia di bug ed errori di programmazione gravi.

Giocarlo è davvero difficoltoso e mancano alcune basi di gestione dei fuori pista o delle collisioni. Non ci sono molti margini di miglioramento neanche sotto l’aspetto grafico che risulta sempre datato, spigoloso e abbozzato. Le modalità di gioco ci sono, ma nulla che per ora mostra qualcosa di interessante o davvero innovativo. Ci piacerebbe parlare di flebili speranze, ma per ora restiamo convinti che i gatti debbano essere lasciati fuori dai circuiti di corse e liberi di lisciarsi il pelo in pace.