Durante una conferenza tenutasi a “Cite’s des Sciences et de l’Industrie” a Parigi, Julien Merceron (Bandai Namco) ha parlato dei processi di sviluppo dei videogiochi, in particolare si è soffermato sulle differenze tra lo sviluppo Giapponese e quello occidentale.

Un team ben strutturato è essenziale nella creazione di un videogioco, in Giappone però solitamente il progetto ruota intorno ad un singolo elemento, ad esempio Hideo Kojima (Metal Gear) e Hironobu Sakaguchi (i primi Final Fantasy), al contrario in occidente il progetto gode di più colonne portanti, come un Laed Animator, Lead Designer, Lead Artist e così via.

In Giappone inoltre il team non riceve istruzioni su come sviluppare le idee partorite dal singolo elemento portante, sta a loro trovare il modo. L’artista riveste un ruolo sacro, e se ad un programmatore venisse in mente di modificare qualcosa (magari perchè in questo modo si risolverebbero grossi problemi legati allo sviluppo) non può farlo, rischierebbe di mettersi in cattiva luce.

In occidente invece i vari elementi sono disposti a venirsi incontro, quando c’è un problema ci si riunisce, se ne discute e si cerca una soluzione che vada bene a tutte le parti coinvolte.

Julien Merceron ha rivestito un ruolo chiave nello sviluppo del Fox Engine presso Konami e del Luminous Engine con Square Enix.