Con le più recenti strategie aziendali adottate dalle maggiori case produttrici di console, avvicinarsi al mondo videoludico diventa talvolta troppo dispendioso. Inaccessibile, in alcuni casi, per i meno fortunati non in grado di far fronte ad un determinato budget.

Ripiegare sull’usato può essere una valida alternativa per realizzare i propri sogni di videogiocatore, ma talvolta i pericoli celati dietro un prodotto non nuovo possono rovinare tutto l’entusiasmo dell’acquisto appena concluso. Comprare una console usata può essere davvero conveniente? Sì. A patto che compriate nei luoghi giusti.

Posso fidarmi del privato?

Partiamo subito con il dire che la compravendita tra privati non è, salvo diversa scrittura, tutelata in alcun modo. La maggior parte degli annunci di prodotti usati, infatti, avviene secondo la formula “visto e piaciuto”. Questa breve ma importante dicitura sta a significare che, in caso di problemi post vendita inerenti il prodotto in oggetto, la garanzia di rivalsa nei confronti del venditore è nulla. Abbiamo visto il prodotto, ci è piaciuto, e lo abbiamo comprato.

Per questo motivo comprare merce usata su mercati online (per esempio il portale subito.it), dove è difficile risolvere un potenziale problema con il venditore, è altamente sconsigliato. A patto che il venditore non accetti forme di pagamento “protette”, come paypal, che tutelano l’acquirente nella maggioranza dei casi.

La maggior parte delle compravendite, a questo punto, si contendono su due portali prioritari: eBay e Amazon.

Siti E-Commerce

Ebay si basa principalmente su compravendita di oggetti tramite aste dove, se non si fa attenzione, si rischia di portare a casa un prodotto usato quasi al prezzo del nuovo. Infatti è pratica diffusa quella di chiedere ad un conoscente, qualora fossimo noi i venditori, di partecipare all’asta con il solo scopo di far salire il prezzo di vendita, convincendo il potenziale acquirente di avere davanti un prodotto molto richiesto spingendo lo stesso a puntare una cifra maggiore con il rischio, come detto prima, di ritrovarsi tra le mani una console usata quasi al prezzo del nuovo, e senza alcuna forma di garanzia se non quella di due anni prevista per legge, qualora il primo scontrino emesso rientri in questo periodo.

Amazon, noto rivenditore online di praticamente qualsivoglia oggetto, offre una politica sul reso ben diversa dai classici venditori.

Precisando che nella maggior parte dei casi sul sito potrete trovare prodotti nuovi ad un prezzo molto vantaggioso per il quale difficilmente conviene l’usato, il venditore e-commerce per eccellenza tutela gli acquirenti, di fatto, sempre.

Tutti i prodotti ricondizionati o usati, come quelli nuovi ovviamente, fanno parte del programma di rimborso Amazon che, salvo difetti evidenti commessi sul prodotto da parte dell’acquirente finale, vi dà la possibilità di essere rimborsati qualora il prodotto sia malfunzionante, difettoso, o semplicemente perché non più di vostro gradimento. Sì, avete capito bene.

Tra i vari motivi per i quali potete chiedere un reso e contestuale rimborso della console usata, infatti, c’è anche quello di non essere adeguato alle vostre esigenze, il che si traduce in un semplice “non mi piace”. Ma questo è solo uno dei tanti motivi che possiamo indicare per avviare una pratica di reso e contestuale rimborso che, comunque sia, non inficia minimamente sul buon esito della pratica qualora, tra i motivi elencati, sia indicato uno piuttosto che l’altro.

Il periodo utile per effettuare un reso è di 30 giorni, superato questo termine tocca rivolgersi direttamente al produttore con la garanzia prevista per legge di due anni. Su Amazon le spese di spedizione per restituire l’oggetto, inoltre, sono sempre gratuite, a patto che il bene acquistato sia venduto da Amazon e non da venditori di terze parti. In questo caso si applica un costo di ritiro che si aggira attorno ai 5 euro.

Comprare una console usata su Amazon è semplicissimo e conveniente, non solo per i motivi appena elencati, ma anche perché possiamo decidere se ricevere il rimborso direttamente sulla modalità di pagamento utilizzata o se attraverso un buono sconto qualora fossimo dei compratori assidui del sito.

sito.