Qualche accenno di trama

La storia che affronteremo in compagnia di Billi Lurk, personaggio già visto in precedenza come luogotenente di Daun, si colloca diversi mesi dopo la fine del secondo capitolo. La trama è legata all’espansione Pugnale di Dunwall dove Daun compare come un sicario davvero spietato. Il freddo e feroce uomo che abbiamo già incontrato sarà però una figura indebolita e invecchiata e la nostra prima missione sarà proprio quella di recuperare il sicario ed esaudire il suo ultimo desiderio: uccidere l’Esterno. Tralasciando i motivi per cui spingono Daun a voler estirpare quello che per lui è uno dei mali del mondo, ci ritroveremo alla ricerca delle reliquie appartenenti all’Esterno.

Il nostro obbiettivo sarà un pugnale a doppia lama che ha generato tale entità e, proprio per questo motivo, Daun è convinto che lo stesso possa anche distruggerlo. Billi Lurk dovrà quindi trovare questa potente reliquia per compiere il desiderio di Daun e porre fine a tutto il Caos del mondo. La trama principale, come di consueto, sarà accompagnata da missioni secondarie molto dettagliate e che, una volta completate, daranno al giocatore un perfetto spaccato della storia narrata.

Tra documenti, appunti e diari trovati nei vicoli o nelle case la trama si delineerà come solida ed articolata. Non mancheranno persone con cui interagire dando alternanza alle sessioni di combattimento con la ricerca di un determinato oggetto. Torneranno i nostri amati ed odiati ratti, ma questa volta potremo comunicare con loro, nel vero senso della parola, ottenendo informazioni utili per sconfiggere i nostri nemici e non.

Come espansione autonoma l’esperienza totale sarà più “piccola” rispetto ai precedenti capitoli. La storia principale composta da cinque missioni e durerà circa sei ore ma potrà arrivare a più di otto completando tutte le side quest. Presenti, come da tradizione, casseforti e vault da aprire che vi riportiamo nella nostra guida: Codici delle casseforti di Dishonored: La morte dell’Esterno.

Gameplay come più ci aggrada

Il pregio di questa serie è sempre stata la possibilità di poter affrontare il titolo come meglio vogliamo. Vero che di suo il gioco predilige un approccio stealth, ma non sempre i nostri tentativi andranno a buon fine e potremo velocemente trasformare la nostra tattica silenziosa in modalità “rambo”. Non avremo un mitra o bombe a mano ma una volta sbloccati alcuni poteri sovrannaturali potremo ampliare le nostre capacità di morte e distruzione.

La lista di queste abilità è corposa e molte di esse sono prese con forza dai capitoli precedenti. Ne avremo di nuove ed alcune riviste. Il potere Somiglianza ci permetterà di assumere le sembianze di una persona, così da muoverci indisturbati tra le file dei nostri nemici.

Come quasi tutte le abilità anche questa consumerà la barra di energia e, una volta arrivata alla fine, torneremo ad avere il nostro aspetto consueto. Preveggenza fermerà il tempo per qualche istante consentendoci di esplorare, come una sorta di anima, l’ambiente circostante. Potremo vedere dove saranno posizionati i nostri nemici e pure il loro campo visivo indispensabile per non essere individuati.

Chiude l’abilità del Teletrasporto che ci permetterà di spostarci in un altro punto dell’area di gioco lasciando una copia di noi stessi ad occupare la nostra posizione. In caso di teletrasporto in un punto occupato già da un altro personaggio questo esploderà. Questo aspetto sarà utile per entrare in combattimento ma di fatto renderà inutile la nostra copia.
Una novità nel gameplay sarà l’assenza delle fiale per ricaricare la barra delle nostre abilità che si rigenererà automaticamente. Invariato l’utilizzo delle pozioni per recuperare vita una volta feriti.

Anche le armi hanno ricevuto un aggiornamento ed avremo a disposizione: la pistola voltaica, indossata al polso, sarà caricata con proiettili elettrificati e potrà essere potenziata e resa ancora più versatile ed efficace con un ampio ventaglio di munizioni letali e non.

Granata iperbarica: creerà un’esplosione non letale di aria compressa. Utile per liberarsi una volta accerchiati perché scaraventerà i nostri nemici lontano da noi.
Sussurri dei ratti: come già accennato, usando uno speciale talismano lasciatole dal suo grande amore Deirdre, il nostro personaggio potrà ricevere importanti informazioni sull’ambiente circostanze e nemici.

Mina a gancio: Di fatto una trappola per attrarre i nostri nemici renderli inoffensivi senza ucciderli. Se disposte in un numero sufficiente però potrete sventrare tutti coloro che si troveranno in mezzo ai loro campi magnetici opposti.

Per poter affinare i gadget sarà necessario portare a compimenti i Contratti. Questi non sono altro che missioni secondarie grazie alle quali avremo modo di esplorare ancora più a fonda la città.
Anche il sistema di progressione del personaggio ha ricevuto dei cambiamenti. Le abilità lasciano il posto agli amuleti che troveremo nell’area di gioco e ci permetteranno di migliorare le nostre caratteristiche come garantire maggiore velocità, aumentare il danno delle armi corpo a corpo, etc. Potremo scegliere quali amuleti equipaggiare a seconda del nostro stile di gioco e situazioni.

Comparto tecnico

L’engine di gioco non è stato cambiato, ma si vedono a schermo tutti i miglioramenti e ottimizzazioni del caso. I cali di framerate presenti nel secondo capitolo sono un lontano ricordo con l’azione che rimane fluida e pulita. Come di consueto il level design è di ottimo livello con ambientazioni curate e complesse. Ogni area sarà infatti piena di passaggi e cunicoli che ci consentiranno di muoverci liberamente senza restrizione di sorta (a parte i muri del caso). Le atmosfere di gioco rimangono di fatto invariate aspetto che sarà sicuramente apprezzato dagli amanti della serie.


Anche le animazioni hanno ricevuto un miglioramento, ma rimangono alcune posizioni impossibili assunte dalle nostre vittime (gambe e bacino sopra la testa e simili…)
Chiude un comparto sonoro che si conferma di buon livello pur non aggiungendo nulla di veramente significativo.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve

Dishonored è uno di quelle serie apprezzate dalla stampa specializzata ma che non è mai riuscita a far veramente breccia nei cuori dei giocatori. Questo paradosso ha accompagnato fin dal lancio il primo capitolo e, nonostante l’ottima qualità, anche il secondo. Le avventure della figlia di Corvo hanno dovuto affrontare anche un altro insormontabile ostacolo, ovvero una finestra di lancio troppo affollata da titoli più blasonati.

Quasi a sorpresa arriva un’espansione standalone in cui vestiremo i panni di Billi Lurk, luogotenente di Daun. Il pregio assoluto di questa espansione è appunto che potrà essere apprezzata senza dover acquistare Dishonored 2. Al netto del prezzo e quanto può offrire, il gioco è un must have per chi a ha apprezzato la serie ma anche per chi si affaccia per la prima volta al gioco. Dishonored: La morte dell’Esterno recupera tutte le principali caratteristiche dei precedenti capitoli, mantenendo lo stesso adeguato level design e le stesse caratteristiche di base senza troppi legami di trama con le vicende narrate nei precedenti capitoli.

Arkane Studios conferma ancora una volta la bontà della saga Dishonored. L’espansione standalone proposta è un prodotto di ottima fattura sia a livello qualitativo che di contenuti. La decisione di renderlo indipendente dal secondo capitolo può essere visto nell’ottica di avvicinare i giocatori con un prezzo abbordabile ed una longevità decisamente sopra la norma per un DLC. Il titolo è un ulteriore passo in avanti a livello di gameplay pur mantenendo saldamente la struttura di gioco.

L’unica “fregatura” è che una volta finito Dishonored: La morte dell’Esterno sarà difficile non comprare e spolpare anche i primi due capitoli… uomo avvisato portafoglio mezzo salvato.

Cosa aspettate a calarvi nei panni di un sicario pronto ad uccidere in maniera silenziosa e pulita?