E’ vero. Girarci intorno non ha alcun senso e, soprattutto, non è nella mia indole. Io odio Nintendo. Odio il suo inspiegabile successo, odio tutte quelle persone che sorridono al solo pronunciare della parola Nintendo, odio tutto ciò che è legato al suo brand ma, più di tutto, odio il fatto che a distanza di anni, dalla nascita di Mario Bros, esista ancora il marchio nipponico e che cavalchi l’onda del successo, mandandomi su tutte le furie. Ed è per questi motivi che ho deciso di comprare Switch. Capire l’alchimia che si cela dietro la grande N è la mia missione.

Albori…

Non sono completamente estraneo al mondo Nintendo e ai suoi mitici personaggi. Lo ammetto, negli anni il brand è stato capace di rivoluzionarsi più volte e di creare iconici eroi che hanno accompagnato, se non addirittura guidato, la direzione verso la quale oggi, Nintendo, ha trovato e mantenuto il successo.

Da ragazzo sono cresciuto a pane e SEGA, passando interminabili pomeriggi post-scolastici a raccogliere anelli d’oro e sfrecciare come un fulmine in compagnia del mio eroe, Sonic il Porcospino. L’affetto per il brand è stato così forte che nulla, nemmeno i tanti amici e parenti in possesso di un Nintendo NES, mi avrebbe scostato dal mitico Mega Drive.

Da amante dei videogiochi, però, non denigravo assolutamente Nintendo e tutti coloro che possedevano la sua console. Anzi, per appagare la mia sete di videogiocatore, visitavo volentieri parenti ed amici per “scroccare” ore di gioco sul NES che, ovviamente, si difendeva bene. In questo modo potevo permettermi di ampliare la mia conoscenza del mondo videoludico, apprezzando anche giochi della controparte nemica che mai avrebbero varcato l’uscio di casa mia.

Col tempo però, complice l’assenza di finanze stabili e l’inarrestabile crescita che ci impone la vita, ho dovuto seguire sempre più la mia unica console, emarginando quasi totalmente tutto ciò che non era marchiato SEGA. Da adulto le cose sono cambiate ed ho cercato sempre di seguire i miei desideri. E fra quelli più assidui c’è sempre stata la console Nintendo. Non mi andava giù l’idea di lasciare indietro la grande N e, appena ho potuto, ho comprato una Nintendo Wii.

La breve esperienza vissuta in quel periodo con Nintendo è stata inizialmente meravigliosa, ma la magia è andata pian piano scemando. La libreria Nintendara messa nelle mie mani non mi soddisfaceva più di tanto e giocare all’ennesimo e rivisto Mario Bros risultava più annoiante che divertente. La Nintendo Wii era diventata sempre più un soprammobile che una console casalinga, ragion per cui decisi di liberarmene.

…e presente

Col passare degli anni però non ho smesso di seguire Nintendo, anche se non direttamente per l’assenza di una sua console nella mio mondo videoludico, e di riscoprire di come non sia invecchiata per niente, sempre in voga con Mario Bros in tutte le salse (perdonate il piccolo sarcasmo) e qualche altro gioco di successo che, a quanto pare, da soli bastano a spingere le vendite oltre l’immaginabile e regalare lunga vita al brand.

Per tutto questo ho una mia teoria. L’affetto che abbiamo nella prima console di casa è talmente forte e legato alla nostra infanzia che crea in noi un legame indissolubile, che va ben oltre la reale percezione di ciò che abbiamo nelle mani. Nessuno mai, finchè sarò in vita, deve osar parlare male di SEGA e, allo stesso modo, nessuno mai deve fare lo stesso per Nintendo.

Il NES, ai tempi, era tra le console casalinghe più vendute sul territorio italiano. Oggi, quegli stessi videogiocatori, riversano nel brand la stessa fiducia che avevano da ragazzi, comprando ad occhi chiusi, certi di un valido prodotto, ogni cosa che abbia il marchio Nintendo. Che sia chiaro, è lo stesso che farei io con SEGA, ma trovo inspiegabile di come riproporre quasi gli stessi giochi, a distanza di anni sia, ancora (forse) il motivo principale per il quale il successo, per Nintendo, sembri intramontabile.

Ho anche tanti amici Nintendari che, riassumendo brevemente i più svariati motivi per i quali amano la “loro” console, non hanno mai ammesso la mia teoria, per me fondamento indiscusso dell’esistenza di Nintendo, ma che giustificano tale successo nel fatto che, i giochi Nintendo, a differenza delle rivali, divertono. Tutto si concentra lì.

E allora chi sono io per non godere di questo divertimento? Come posso non credere a queste parole se non vivendo in prima persona queste emozioni? Ed è così che ho deciso: io che odio Nintendo…ed ho comprato Switch. Ovvio, non solo per vincere la mia battaglia personale contro il brand, ma per abbracciare a 360 gradi tutto ciò che ha da offrire il mercato.

A seguire sulle pagine di Gamempire troverete le “puntate” successive di questa che è la mia esperienza con Nintendo e con Switch. Un modo per ricredermi e scoprire quanto divertimento ho lasciato alle spalle senza possedere una console Nintendo. Ma anche un modo per distruggere definitivamente il mio peggior avversario, qualora la mia esperienza non sia appagante.

Posso già dire di aver comprato Splatoon 2, con il quale muoverò i miei primi passi in compagnia del buon Nintendaro Francesco Pagano e, a breve, dovrebbe arrivare anche Switch. Tutto sarà incentrato sull’obbiettività e professionalità, lasciando alle spalle il mio odio verso il noto brand. Ho bisogno di sapere e sarà un lungo viaggio.

Nintendo, ti dichiaro guerra.