Hearthstone, il famoso gioco di carte realizzato da Blizzard e basato sui personaggi di Warcraft, è uno dei free-to-play più giocati in assoluto. Sempre in cima alla classifica di Twitch ed altri siti multimediali, ha racimolato un’ottima fan base grazie alla sua accessibilità e qualità.

Oltre ad essere un ottimo titolo per chi vuole solamente giocare senza troppe pretese, possiede una scena competitiva di tutto rispetto e particolarmente seguita dagli amanti del genere. Infatti ogni anno si svolgono moltissime competizioni, tra cui i campionati mondiali, dove ci sono premi in denaro piuttosto alti per i giocatori più bravi. Molti utenti nostrani sono arrivati ad ottime posizioni internazionali nel corso degli anni e per questo la scena competitiva italiana si è espansa, grazie anche alla maggiore rilevanza acquisita dagli eSport negli anni recenti.

avventura karazhan hearthstone 2

In prossimità della chiusura dell’anno standard del 2016, abbiamo intervistato i membri del giovane gruppo sportivo italiano chiamato “Team Renegades”, il quale focalizza la sua esperienza proprio su Hearthstone. Prima di procedere nell’intervista, vi ricordiamo che potrete seguirli sulla loro pagina Facebook, sul canale Youtube, sul sito ufficiale e su Twitch. [nextpage title=”Intervista a JDart”]

Dario “JDart” Cozzo è uno studente di Adrano, in provincia di Catania. Oltre ad essere un giocatore competitivo di Hearthstone, è anche molto vicino ad una laurea infermieristica

GE: Innanzitutto grazie per averci concesso questa intervista. Come prima domanda abbiamo una presentazione generale: che cos’è il Team Renegades? Qual è la vostra esperienza su Hearthstone? Dove vi piazzate nelle classifiche internazionali/nazionali? Qual è lo spirito del vostro gruppo?

JDart: Grazie a voi per l’intervista e per l’opportunità che mi avete dato. Beh Team Renegades è innanzitutto una famiglia, tanti bravi figlioli sotto la guida di papà Marco “Diablokikoit” D’angelo e degli zii Salvatore “Sattors” Romano e Giuseppe “Strike” Dinatale.

E non scherzo, perché Team Renegades non è solo un team di Hearthstone ma una vera e propria famiglia per tutti noi player. Dal punto di vista puramente tecnico invece siamo, per l’appunto, come sopra scritto, un team competitivo di Hearthstone formatosi recentemente, ma che nonostante tutto non sta tardando a farsi conoscere e a portare a casa risultati davvero importanti

GE: Fiondandoci direttamente sul settore Hearthstone, quali sono stati i risultati della tua carriera dei quali sei più orgoglioso? 

JDart: Su Hearthstone la mia carriera competitiva è iniziata davvero da molto poco, sia rispetto alla media degli altri player, sia rispetto al fatto che il gioco è attivo da parecchi anni. La mia vita competitiva su Hearthsone inizia per l’appunto a febbraio 2016 quando, a causa di studio fuori sede, ho dovuto abbandonare la mia passione principale (Halo) e buttarmi sulla mia seconda passione: i card game. Infatti, a partire dal 2011 fino a febbraio di corrente anno, sono stato uno dei migliori player della scena Italiana Haloistisca, ottenendo per anni risultati davvero straordinari (potrete trovare i principali eventi della mia storia competitiva su Halo nella pagina dedicata al team sul nostro sito ufficiale).

Quel gioco mi ha dato davvero tante soddisfazioni e spero che anche Hearthstone possa cominciare a darmene. Come già detto precedentemente, la mia carriera inizia a febbraio, dopo un periodo di breve apprendistato. Con l’avvento del formato standard ho raggiunto legend per la prima volta, rank che ho ottenuto ogni mese fino ad oggi, infatti sono già legend anche nella stagione di settembre, con il picco di aver raggiunto la top 100 durante la stagione di Agosto, top 100 che purtroppo non sono riuscito a mantenere fino a fine season, fermandomi nella top 200.

Dal punto di vista tornei gli unici affrontati sono stati gli show match contro team Arsenic  e TES Gaming, entrambi abbastanza soddisfacenti per me, con la speranza di affrontare i tornei futuri (Come per esempio il co-hop premium 7 di settembre) cercando di strappare, perché no, anche una vittoria.

GE: Con l’arrivo nella nuova espansione “Una Notte a Karazhan” abbiamo visto l’aggiunta di moltissime nuove carte. Cosa pensi di questa espansione? Quale credi sia la carta migliore?

JDart: L’espansione in sé non mi ha fatto impazzire più del dovuto. Non ha avuto lo stesso impatto che hanno avuto altre espansioni in passato, ma è andata solamente a consolidare quelli che erano già i mazzi dominanti in meta. La mia carta preferita dell’espansione, non è una leggendaria, né una epica né una rara; sono i comunissimi Spirit Claw , carta che ha davvero consolidato il mid shaman in versione spell power, mazzo che attualmente adoro, e con il quale ho già raggiunto legend questo mese.

GE: Nell’ultimo anno Hearthstone ha introdotto il formato Standard, ovvero una modalità in cui è possibile usare solamente le carte uscite nell’anno in corso. Questo formato è utilizzato sopratutto nelle competizioni ufficiali. Che ne pensi di questa scelta da parte della Blizzard? Pensi che il Selvaggio potrebbe essere una buona alternativa per il competitivo?

JDart: Non penso che il Selvaggio potrà mai tornare nella scena competitiva attuale e credo che la scelta della Blizzard di ciclare le espansioni sia la scelta migliore che potesse fare. Questo rende il gioco vario, mai stagnante e soprattutto sempre divertente. Dal punto di vista competitivo invece ho qualche recriminazione da fare, perché le ultime espansioni hanno soltanto amplificato il fattore RNG del gioco, carte come Yogg, i Portals sono un vero e proprio RNG fiesta, cosa che a me personalmente, player molto calcolatore al quale piace tenere tutto sotto controllo e studiare nei minimi dettagli la partita, fa abbastanza storcere il naso.

GE: Rimanendo sul tema formati. Consiglieresti ai giocatori di vecchia data di concentrarsi solo sullo Standard oppure c’è dell’utilità nelle carte escluse da questo tier?

JDart: Assolutamente, tutti concentrati solo sullo standard dato che è il formato ufficiale, il formato competitivo e quello che verrà portato avanti sempre. L’unica utilità che vedo attualmente nel wild è avere una ladder separata solo per wild, appunto, ma che a livello premi di fine season è equivalente a quella standard. Ciò consente ai giocatori neofiti, di raggiungere rank alti più facilmente, perché affrontano giocatori più “deboli” e quindi possono arricchire e migliorare la propria collezione più facilmente, preparandosi meglio e più rapidamente ad affrontare la ladder in standard.

GE: Veniamo invece al punto più caldo: la scalata al grado Leggenda. Come hai affrontato questo obiettivo? Hai usato una classe/mazzo in particolare per raggiungerlo mensilmente? 

JDart: Ah , il rank legend… Quando ho iniziato, come tutti penso, è il primo obbiettivo che ci si pone. La preparazione inizia da “lontano” prima di giocare, bisogna imparare… e quale modo migliore per imparare se non guardare i migliori. Ecco, ammazzatevi di streaming, guardate i pro, imparate le loro mosse, i loro “trucchi”, studiate le loro liste e vedrete che col tempo tutto sarà molto più semplice. Una volta raggiunto la prima volta, questo traguardo diventerà praticamente automatico ad ogni season.

La prima volta l’ho raggiunto a maggio col Dragon Warrior, mentre in questo mese, nel caos post Kharazan, dove anche alcuni player affermati stanno facendo molta fatica a raggiungere velocemente questo traguardo, ho usato un mid shaman di mia invenzione molto performante, che mi ha portato a legend in pochissimi giorni e con un win rate altissimo. Lo consiglio vivamente a tutti, lo trovate sulla mia pagina Facebook.

GE: Molti giocatori tentano di arrivare al grado Leggenda, ma non tutti ci riescono. Che consiglio daresti ad un giocatore bloccato tra il rank 15 – 5?

JDart: Se usate un mazzo performante, un mazzo con il quale altra gente ha fatto già legend, cercate di osservare chi lo usa meglio di voi, imparate da lui come massimizzare le vostre capacità e poi buttatevi in ranked che vi verrà abbastanza automatico, sarà solo questione di tempo. Un consiglio personale che mi sento di dare è quello di imparare a riconoscere i momenti di “TILT” e smettere di giocare, prendendosi una pausa anche di un giorno intero prima di perdere troppi rank e pregiudicare la scalata.

GE: Nella tua esperienza di gioco, avrai sicuramente incontrato molti tipi di mazzi. Credi che ci siano deck sbilanciati attualmente? Nel passato, hai mai incontrato un mazzo con cui non riuscivi proprio a vincere?

JDart: Come in ogni periodo ci sono mazzi più o meno forti. Fino a pre Kharazan c’era il Dragon Warrior che era tremendamente sbilanciato, considerato praticamente tier 0 nel caos post Kharazan ancora nulla è ben definito, ma a mio parere lo shaman attuale può prendere il suo posto. Per quanto mi riguarda ho sempre avuto problemi ad affrontare hunter, soprattutto in torneo, nonostante non lo consideri un mazzo eccessivamente sbilanciato, è un po’ la mia bestia nera.Hearthstone Sussuri Degli Antichi Dei

GE: Hearthstone è un gioco in cui il fattore “casuale” è spesso un elemento chiave nel flusso delle partite. Quanto può incidere effettivamente la fortuna, secondo te? Preferiresti che la Blizzard cerchi di diminuire le carte da RNG (come Yogg) oppure sei a favore di questa meccanica?

JDart: E’ un gioco di carte quindi il fattore fortuna è onnipresente, e non può essere eliminato, perché ogni partita è “decisa” dal fattore pescata. Ma da qui ad inserire volontariamente carte come Yogg, che possono da sole casualmente vincere una partita non ha proprio senso per me. Portando un esempio, ho affrontato il pro player Kolento due volte lo scorso mese, la prima partita è stata una vittoria abbastanza facile, nella seconda, quando era praticamente spacciato, è riuscito a farmi un OTK da 28 danni provenienti tutti da Yogg Saron dal top deck. Io sono assolutamente sfavorevole al fattore RNG e spero che presto Blizzard riduca la sua influenza nel gioco.

GE: Una della abilità che un buon giocatore deve avere è saper gestire al meglio il campo ed infliggere il maggior danni possibili, oltre a tenere bene a mente le carte che potrebbe usare l’avversario. Hai qualche consiglio generale per migliorare le proprie capacità di trading?

JDart: Beh non c’è un consiglio particolare che mi sento di dare. Si parla di cose abbastanza situazionali. Dipende contro che mazzo stai giocando, le carte che ha già giocato il tuo avversario, ecc. L’unico consiglio che mi sento di dare è di cercare di conoscere e memorizzare la più vasta gamma di mazzi in meta possibile in modo da saper sempre come affrontare l’avversario e massimizzare la propria value nel game, anche per quanto riguarda fattore Trade e value trade.

GE: Quanto è differente il meta dei tornei con quello del gioco classico? Hai mai avuto l’occasione di usare un ottimo mazzo provato nella ladder e che poi non si è rivelato così eccellente in un torneo competitivo?

JDart: Dipende tutto se si gioca Last Hero Standing o Conquest. La scelta di uno o dell’altro formato, in torneo, cambia davvero molto la capacità prestazionale di un determinato deck. Tendenzialmente un buon mazzo da ladder è anche un buon mazzo da torneo. Ma, viceversa, non per forza un brutto mazzo in ladder equivale ad un mazzo poco performante in torneo. Dipende tutto dalla strategia che si sceglie di seguire e dalla composizione dei propri mazzi. Un esempio può essere la situazione attuale del paladin, mazzo che in ladder non è assolutamente solido come possono esserlo Shaman e Warrior, ma che in torneo, soprattutto in formato LHS, si sta rivelando molto performante sia nella sua variante OTK Murloc sia nella variante più recente, la Dragodin.

GE: Qual è la tua carta preferita in assoluto? C’è stato un momento in cui un servitore inaspettato ha completamente ribaltato una partita?

JDart: Che domanda semplice, lui è l’incarnazione del potere, lui è, come lo chiamiamo io ed un mio caro amico ZIO AL , il mitico Alamorte. È sempre lui che, quando giocavo Dragon Warrior in maniera più costante di adesso in ladder,  è la carta inaspettata che venendo dalla mano mi ha fatto vincere non so quante partite praticamente da solo. Inoltre è senza dubbio uno dei principali fautori delle mie prime scalate verso i primi rank legend.

GE: Molti sostengono che per essere realmente competitivi su Hearthstone sia necessario spendere qualche soldo reale. Sopratutto in prossimità delle nuove espansioni o avventure. Qual è il tuo pensiero al riguardo?

JDart: Io penso che è possibile essere un giocatore competitivo anche essendo un giocatore “Free 2 Play”. Hearthstone non ti obbliga a spendere nulla, puoi tranquillamente raggiungere lo stesso livello , se non addirittura superarlo, di chi spende mettendoci semplicemente un po’ di tempo in più. Ovviamente se ne avete la possibilità economica , spendere qualcosina per le avventure a mio parere non è poi un male. Sono felice invece della nuova idea di Blizzard, il welcome Bundle , che alla modica cifra di 5 euro ti da una leggendaria di classe del set classic garantita e 10 pacchetti. La consiglio vivamente a chiunque e io stesso, appena sarà disponibile, regalerò questo bundle alla mia ragazza, neofita del gioco, che va pazza per Jaina, per la classe del mago, sperando che la sua leggendaria casuale sia il suo tanto adorato Anthonidas che desidera davvero molto avere, e io spero per lei che sarà così.

GE: Per concludere, ci piacerebbe sapere qual è la tua classe preferita in assoluto e se vorresti vedere qualche altro nuovo eroe in futuro.

JDart: L’idea di un nuovo eroe mi stuzzica parecchio, servirebbe a portare una ventata di freschezza al gioco, ma mi rendo conto anche di quanto sia difficoltoso inserire una nuova classe nel gioco, visto che partirebbe davvero indietro rispetto alle altre, ma con l’avvento dello standard, la cosa è molto meno difficile di prima. D’altro canto però penso che ogni classe attualmente esistente debba avere il secondo eroe come ce l’hanno mago (che addirittura ne ha 3 ), guerriero, ecc… Quindi spero che in breve vedremo il secondo eroe per tutti.

La mia classe preferita è fuor di dubbio lo Sciamano e in particolare Morgl l’oracolo ha dato davvero una marcia in più dal punto di vista puramente grafico dopo il suo inserimento nel gioco come nuovo eroe. Io l’ho sostituito immediatamente a Thrall, e penso proprio che non tornerò più indietro!

[nextpage title=”Intervista a maik94gri”]

Maik94gri è una new entry del Team. Prima faceva parte del gruppo accademia.

GE: Innanzitutto grazie per averci concesso questa intervista. Come prima domanda abbiamo una presentazione generale: che cos’è il Team Renegades? Qual è la vostra esperienza su Hearthstone? Dove vi piazzate nelle classifiche internazionali/nazionali? Qual è lo spirito del vostro gruppo?

maik94gri: Il team Renegades è frutto dell’incontro del progetto di Marco D’Angelo con una serie di players ad alto potenziale competitivo, sia in ladder, che in torneo. Il progetto è qualcosa di innovativo in questo ambito, in quanto punta, oltre che a gestire un team composto dai giocatori più forti e con maggiori risultati e opportunità, si impegna a gestire un’accademy composta da giocatori meno esperti, in modo da creare una sorta di community interna in cui quelli più esperti si mettono a disposizione di chiunque voglia crescere.

Questo permetterà al team di sfondare sempre più nella scena competitiva italiana e internazionale, come si è già visto dai buoni risultati ottenuti nelle sfide contro altri team (arsenic in primis) e nel torneo co-HOP.

GE: Fiondandoci direttamente sul settore Hearthstone, quali sono stati i risultati della tua carriera dei quali sei più orgoglioso? 
maik94gri: Il risultato più grande che ho ottenuto è stata la vittoria nel torneo co-hop del 12 settembre, non tanto per la vittoria in se, ma per aver battuto giocatori del calibro di djokovic e ElMachico. Questo mi ha dato grande fiducia nelle mie capacità e caricato psicologicamente per i tornei che verranno.
GE: Con l’arrivo nella nuova espansione “Una Notte a Karazhan” abbiamo visto l’aggiunta di moltissime nuove carte. Cosa pensi di questa espansione? Quale credi sia la carta migliore?
mike94gri: A dirla tutta l’espansione “Una notte a Karazhan” non ha deluso dal punto di vista delle aspettative che mi ero creato, in quanto è andata a valorizzare maggiormente deck già affermati quali midrange shaman (con l’arma e con il portale) o token druid (coi giganti e con il portale), e a potenziare mazzi a tema draghi, che sono i miei preferiti, nonché personaggi di spicco nella storia di World of Warcraft, e che quindi meritano parecchio spazio in un gioco ispirato al suo mondo.

La carta che più mi piace è il portale assegnato allo sciamano, che con due soli cristalli di mana è in grado di rimuovere intere board aggro (soprattutto se giocato in combo con il totem che fornisce bonus sui danni magici) e a guadagnare nel contempo vantaggio di tempo in board, fornendo un value non da poco a questa classe, senza sovraccaricare.

GE: Nell’ultimo anno Hearthstone ha introdotto il formato Standard, ovvero una modalità in cui è possibile usare solamente le carte uscite nell’anno in corso. Questo formato è utilizzato sopratutto nelle competizioni ufficiali. Che ne pensi di questa scelta da parte della Blizzard? Pensi che il Selvaggio potrebbe essere una buona alternativa per il competitivo? 

mike94gri: Il formato standard era inevitabile per mantenere alta la competitività del gioco, per evitare che carte troppo forti (come il mitico Dr Boom) impedissero l’affermarsi di nuove carte e per consentire ai nuovi players di inserirsi facilmente nella scena competitiva. Per questo non ritengo la modalità selvaggia una buona alternativa per il competitivo: è poco curata da mamma Blizzard, richiede troppe carte e alcune di queste sono troppo potenti e sbilanciate.

GE: Rimanendo sul tema formati, consiglieresti ai giocatori di vecchia data di concentrarsi solo sullo Standard oppure c’è dell’utilità nelle carte escluse da questo tier? 

mike94gri: Consiglierei ai giocatori di vecchia data di concentrarsi solo sulla standard per le motivazioni appena dette, ma anche perché il competitivo secondo Blizzard è la standard stessa, e un giocatore che si rispetti è un giocatore che vuole competere.L’utilità delle carte escluse sta nella modalità arena, che non è da sottovalutare, sia per i nuovi che per i vecchi giocatori, in quanto insegna molto a livello di meccaniche di gioco e consente di farmare gold e buste velocemente, oppure per quei giocatori che non ambiscono a guadagnarsi un posto nella scena competitiva, ma che vedono Hearthstone come puro divertimento e svago, e non come un e-sport.

GE: Veniamo invece al punto più caldo: la scalata al grado Leggenda. Come hai affrontato questo obiettivo? Hai usato una classe/mazzo in particolare per raggiungerlo mensilmente? 
mike94gri: Questo è un punto cruciale su cui desidero che ci si soffermi: nella convinzione comune, un giocatore è forte se raggiunge il grado leggenda ogni mese, ma io non la penso a questo modo: ciò che mi impongo quando entro nella locanda è quello di imparare ad usare tutti i mazzi più complicati, in modo da aumentare il mio livello di skill, e di studiare il meta torneistico e le lineup da portare per vincere i vari tornei a cui andrò a partecipare.
Per fare legend diciamocela tutta: o siete Jackie Chan, o giocate 8 ore al giorno, o scalate con un mazzo veloce e solido, insomma un tier 1. Il cosiddetto “tryhard” migliora sicuramente il giocatore ma ruba allo stesso del tempo che uno come me dedica alla scena torneistica. Con questo non voglio dire che fare legend sia facile, ma voglio dire che un giocatore che non raggiunge il grado leggenda può essere comunque un giocatore in grado di battere i più forti.
GE: Molti giocatori tentano di arrivare al grado Leggenda, ma non tutti ci riescono. Che consiglio daresti ad un giocatore bloccato tra il rank 15 – 5? 
mike94gri: A un giocatore bloccato tra rank 15 e 5 consiglierei di non demordere e non cambiare mazzo alla prima sconfitta. QUALUNQUE mazzo è buono per raggiungere il rank 5, in quanto non è il mazzo in se il fattore determinante ma la costanza che si mette nell’uso del mazzo, nel capire quali sono i matchup favorevoli, quali quelli sfavorevoli e come affrontare i matchup difficili.
GE: Nella tua esperienza di gioco, avrai sicuramente incontrato molti tipi di mazzi. Credi che ci siano deck sbilanciati attualmente? Nel passato, hai mai incontrato un mazzo con cui non riuscivi proprio a vincere? 

mike94gri: Ovviamente risulterò scontato, ma l’unico mazzo davvero sbilanciato è stato il secret paladin. Al momento ritengo che la Blizzard abbia fatto un ottimo lavoro per rendere i mazzi sempre più bilanciati. Ne è dimostrazione il fatto che il meta sia sempre in continuo cambiamento, mentre prima la tier 1 è rimasta la stessa per parecchie season.Se volessimo parlare di una carta sbilanciata parlerei di Yogg-Saron, per motivazioni di cui si è discusso abbondantemente, ma soprattutto perché non è una carta attorno cui si può impostare la propria strategia per counterarla.

GE: Hearthstone è un gioco in cui il fattore “Casuale” è spesso un elemento chiave nel flusso delle partite. Quanto può incidere effettivamente la fortuna, secondo te? Preferiresti che la Blizzard cercasse di diminuire le carte da RNG (come Yogg) oppure sei a favore di questa meccanica? 

mike94gri: Ricordo che da bambino quando giocavo a Yu-Gi-Oh vi erano carte che puntavano sul fattore RNG, tramite meccaniche quali il lancio della moneta, ma non entrarono mai in meta e quando vi entrarono fu grazie a carte in grado di controllare l’RNG stesso. Il fattore “fortuna” in qualsiasi gioco di carte esiste, ma non deve sfavorire l’abilità del singolo: sei fortunato se topdecki la carta giusta al momento giusto, sei skillato se la hai in mano dal turno uno e sai usarla al momento giusto. Penso che Hearthstone debba lavorare per diminuire il fattore RNG nel gioco proprio per favorire l’abiltà del singolo.Trovo ridicolo che un giocatore poco abile possa battere Lifecoach stallando fino a turno 10 e poi giocando Yogg Saron.

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GE: Una della abilità che un buon giocatore deve avere è saper gestire al meglio il campo ed infliggere il maggior danni possibili, oltre a tenere bene a mente le carte che potrebbe usare l’avversario. Hai qualche consiglio generale per migliorare le proprie capacità di trading? 
mike94gri: Go face, never trade!!
Ovviamente scherzo. L’unico modo per migliorare le abilità in fatto di trade è quello di giocare “alla Lifecoach”: pensa, pensa, pensa!! E quando una giocata è difficile e richiede tanto tempo, premi il tasto stamp, effettua uno screen e riguardalo a fine partita. L’errore comune in ranked è quello di voler raggiungere livelli alti nel minor tempo possibile, giocando in fretta e sbagliando, ma soprattutto non capendo gli errori.
GE: Quanto è differente il meta dei tornei con quello del gioco classico? Hai mai avuto l’occasione di usare un ottimo mazzo provato nella ladder e che poi non si è rivelato così eccellente in un torneo competitivo? 

mike94gri: Come già ho accennato, il meta dei tornei sarebbe uguale a quello della ladder solo se vi fosse un formato in cui ogni giocatore porta un mazzo solo. Nel conquest soprattutto, bisogna vincere con tre mazzi, portandone 4.Lo studio della lineup è quindi essenziale: in ladder ci serve il mazzo più solido possibile, in grado di fronteggiare una quantità più vasta possibile di mazzi, in torneo ne basta saper counterare uno, e vi è la possibilità di bannare il mazzo per noi più “fastidioso”, e questo porta all’uso di mazzi che in ladder non si vedono (freeze mage ne è l’esempio), e liste diverse rispetto alle stesse usate in ladder.

GE: Qual è la tua carta preferita in assoluto? C’è stato un momento in cui un servitore inaspettato ha completamente ribaltato una partita? 

mike94gri: Soggoth è la mia carta preferita in assoluto, parliamone: quanta soddisfazione da giocarlo contro uno zoo o un otk warrior e al turno dopo copiarlo con faceless manipulator??Succede spesso che una carta ribalti le partite, pensiamo a cosa può fare Harrison Jones ad un guerriero rimasto senza carte in mano che si vede giocare contro sire Jaraxxus, o a Reno Jackson giocato con uno di salute contro un aggro che ha usato tutti i suoi danni. Le carte rientranti in questa categoria sono le più belle secondo me, perché forniscono quella speranza che mantiene vivo e divertente il match fino all’ultimo turno.

GE: Molti sostengono che per essere realmente competitivi su Hearthstone sia necessario spendere qualche soldo reale. Sopratutto in prossimità delle nuove espansioni o avventure. Qual è il tuo pensiero al riguardo?
mike94gri: Per essere competitivi su Hearthstone non serve spendervi soldi; il gioco consente di acquistare i DLC con i gold farmati durante il gioco, e i mazzi più forti sono anche quelli più economici. È ovvio il cosiddetto “free to play” comporta un dispendio di tempo molto più ampio e quindi richiede maggiore pazienza.
GE: Per concludere, ci piacerebbe sapere qual è la tua classe preferita in assoluto e se vorresti vedere qualche altro nuovo eroe in futuro. 
mike94gri: La mia classe preferita è in assoluto lo stregone: le carte di classe sono dannatamente belle e ognuna ha la sua utilità, a differenza di altre classi. Inoltre da quando gioco sono sempre rimasto affascinato da mazzi quali Handlock, Malylock e Renolock, che mi hanno aiutato a migliorare come player e ad apprezzare il gioco sempre più.
[nextpage title=”Intervista a Tacolsbad”]Tacolsbad è un pro player effettivo del Team Renegades

GE: Innanzitutto grazie per averci concesso questa intervista. Come prima domanda abbiamo una presentazione generale: che cos’è il Team Renegades? Qual è la vostra esperienza su Hearthstone? Dove vi piazzate nelle classifiche internazionali/nazionali? Qual è lo spirito del vostro gruppo?

tacolsbad: Il team Renegades è un nuova squadra competitivà nata dall’idea di Marco d’Angelo dove riunisce player italiani per migliorare assieme e puntare a vincere tornei sia nazionali che non. Abbiamo iniziato a giocare da tempi molto diversi: c’è chi 2 anni, c’è chi 6 mesi, siamo giocatori che ogni season fanno legend e alcuni riescono ad hittare più volte la top 100 mensile. Siamo un team molto unito, abbiamo un gruppo whatsapp dove ridiamo e scherziamo tutto il giorno, discutiamo di lineup, ci aiutiamo e condividiamo le nostre “salate” dopo aver perso dall’ennesimo colpo di sfiga dato dall’rng e dall’dio del rng, ovvero Yogg Saron.

GE: Fiondandoci direttamente sul settore Hearthstone, quali sono stati i risultati della tua carriera dei quali sei più orgoglioso? 

tacolsbad: Nella mia piccola carriera posso “vantarmi” di aver vinto tornei/partite in ladder contro famosi proplayer e streamer quali J4ckiechan, hoej, pavel, ness e altri. Sono anche contento delle mie performance nei tornei online dove ho sempre fatto buone posizioni, battendo parecchi ragazzi molto bravi, vincendone anche.Altra nota positiva il torneo di ieri disputato contro i TeS nel quale ho perso per 3-2 per poco una serie davvero stupenda contro un fortissimo Amez, ritenuto da me uno dei player più bravi in Italia.

GE: Con l’arrivo nella nuova espansione “Una Notte a Karazhan” abbiamo visto l’aggiunta di moltissime nuove carte. Cosa pensi di questa espansione? Quale credi sia la carta migliore?

tacolsbad: Sono contentissimo della nuova espansione, ha dato un’alitata fresca ad un gioco che ne aveva veramente bisogno per una monotonia di deck in ladder.Le carte uscite che mi piacciono sono veramente molte, davvero difficile sceglierne una in particolare, ma probabilmente direi i giganti arcani.

GE: Nell’ultimo anno Hearthstone ha introdotto il formato Standard, ovvero una modalità in cui è possibile usare solamente le carte uscite nell’anno in corso. Questo formato è utilizzato sopratutto nelle competizioni ufficiali. Che ne pensi di questa scelta da parte della Blizzard? Pensi che il Selvaggio potrebbe essere una buona alternativa per il competitivo? 
tacolsbad: La scelta di creare due formati diversi ci voleva proprio perché rende molto più vario e divertente il gioco, facendo uscire carte fastidiose e dando la possibilità di creare sempre nuovi deck competitivi senza dover perdere ogni game dai vecchi mazzi stabili e fortissimi.
GE: Rimanendo sul tema formati, consiglieresti ai giocatori di vecchia data di concentrarsi solo sullo Standard oppure c’è dell’utilità nelle carte escluse da questo tier? 
tacolsbad: Personalmente puntando a diventare un giocatore competitivo sto giocando solo standard, ma di sicuro giocherò wild per usare i mazzi che più mi hanno fatto divertire come echo mage, quindi consiglio ai vecchi giocatori, che essendo Hearthstone un luogo dove divertirsi anche con i propri deck preferiti, ogni tanto di fare un salto in wild.
GE: Veniamo invece al punto più caldo: la scalata al grado Leggenda. Come hai affrontato questo obiettivo? Hai usato una classe/mazzo in particolare per raggiungerlo mensilmente? 
tacolsbad: Le prime due volte che ho fatto legend (relativamente novembre e dicembre), ero ancora moto scarso nel gioco quindi mi toccò farlo col deck che più performava all’epoca, ovvero il secret paladin, e mi ricordo che furono davvero sudate, anche se notavo che mese dopo mese diventava più facile. Adesso tolta la soddisfazione me la prendo molto più calma giocando mazzi nuovi/sperimentali o i mazzi che più mi fanno divertire.
GE: Molti giocatori tentano di arrivare al grado Leggenda, ma non tutti ci riescono. Che consiglio daresti ad un giocatore bloccato tra il rank 15 – 5? 
tacolsbad: Per un giocatore bloccato tra i rank 15-5 una delle cose più importanti è guardare degli stream di giocatori validi e pensare al turno che il giocatore fa, quello che avresti fatto tu, confrontare i due turni e ragionare sul quale sia meglio e perchè, interagendo anche con lo streamer via chat. Una cosa fondamentale invece è giocare attorno alle carte dell’avversario, partendo dalle principali aoe come brawl e flamestrike per poi arrivare a giocare attorno a carte come turno 3 imp gang boss nello zoo, turno 5 azure drake o corruptor in un deck dragon
GE: Nella tua esperienza di gioco, avrai sicuramente incontrato molti tipi di mazzi. Credi che ci siano deck sbilanciati attualmente? Nel passato, hai mai incontrato un mazzo con cui non riuscivi proprio a vincere? 
tacolsbad: Ci sono molti mazzi forti al momento, forse sbilanciati è dire troppo, il fatto è che vengon considerati tali per colpa di carte troppo forti, vedi ad esempio un tuskar che di turno 3 fa uscire un totem golem/flametongue/mana tide può cambiare incredibilmente la partita, oppure una fiery war axe al turno 2 contro zoo è quasi vittoria assicurata. Ho avuto mazzi con cui ho fatto molta fatica a vincere, erano tutti principalmente deck for fun di mia invenzione. Con deck reali ho faticato parecchio con control warrior ma adesso l’ho imparato bene.
GE: Hearthstone è un gioco in cui il fattore “Casuale” è spesso un elemento chiave nel flusso delle partite. Quanto può incidere effettivamente la fortuna, secondo te? Preferiresti che la Blizzard cercasse di diminuire le carte da RNG (come Yogg) oppure sei a favore di questa meccanica? 
tacolsbad: Ovviamente sono contrarissimo agli effetti RNG, soprattutto per carte come Yogg, che almeno nel suo male ci si ride sopra spesso, mentre le carte come unstable portal, che finalmente è andata via con lo standard, per me non hanno senso di esistere. L’RNG conta molto nei game singoli, alla lunga il più forte vince sempre.
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GE: Una della abilità che un buon giocatore deve avere è saper gestire al meglio il campo ed infliggere il maggior danni possibili, oltre a tenere bene a mente le carte che potrebbe usare l’avversario. Hai qualche consiglio generale per migliorare le proprie capacità di trading? 

tacolsbad: Se qualcuno vuole imparare bene a traddare gli consiglio di giocare zoo, dove vinci di board control e, non avendo aoe, traddare è tutto per quel deck, ricordandosi di gestire bene il posizionamento dei minion per carte come lupo alfa e difensore di argus.Un altro buon modo è giocare arena dove il value trade viene premiato tanto.

GE: Quanto è differente il meta dei tornei con quello del gioco classico? Hai mai avuto l’occasione di usare un ottimo mazzo provato nella ladder e che poi non si è rivelato così eccellente in un torneo competitivo? 

tacolsbad: Il meta dei tornei non è ne diversissimo ne troppo uguale, dipende tutto da come costruisci la lineup, ad esempio se ne fai una che batta un certo deck, vuoi portare diversi deck magari non troppo in meta perché hanno matchup negativi, uno degli esempi più classici riguarda il mio deck preferito in assoluto: il freeze mage. Esso ha parecchie difficoltà in ladder per l’altissima presenza di warrior shaman e hunter, ma in torneo mi si è sempre rivelato utilissimo per battere certi deck quali zoo, murloc paladin, concede shaman, rogue ecc.Solitamente è il contrario, i deck buoni in ladder rimangono comunque solidi anche in torneo, mentre quelli non popolarissimi (come il già citato freeze) possono portare grandi soddisfazioni in torneo.

GE: Qual è la tua carta preferita in assoluto? C’è stato un momento in cui un servitore inaspettato ha completamente ribaltato una partita? 

tacolsbad: La mia carta preferità dev’essere per forza Yogg, anche se ci ho perso troppi game che avevo ormai vinto per colpa di quella carta, è troppo divertente.Prendendo a parola il servitore inaspettato proprio qualche giorno fa, durante il qualifier per il torneo organizzato da Firebat, nel quale ha vinto il mio amico Ness, durante la finale, lui giocava control warrior e l’opponent token druid, il druido in fatigue gioca la sua ultima minaccia, ovvero Onyxia e Ness, avendo usato quasi tutte le aoe, ha vinto per un inaspettato topdeck di Deathwing creata dalla nuova leggendaria prince Malchezaar, sono ancora stupito da tale fortuna.

GE: Molti sostengono che per essere realmente competitivi su Hearthstone sia necessario spendere qualche soldo reale. Sopratutto in prossimità delle nuove espansioni o avventure. Qual è il tuo pensiero al riguardo?
tacolsbad: Per essere competitivi in ladder basta giocare e fare un po’ di gold e montarsi un deck tier 1 in neanche troppo tempo avendo ad esempio il face shaman che costa davvero poche dust. Invece per giocare tornei devi avere subito accesso ad un’ampia collezione di carte, quindi o giochi da molto tempo o sei obbligato a shoppare.
GE: Per concludere, ci piacerebbe sapere qual è la tua classe preferita in assoluto e se vorresti vedere qualche altro nuovo eroe in futuro. 
tacolsbad: La mia classe preferita è mage, soprattutto nelle versioni control come freeze, fatigue ed echo. Gli eroi sono già parecchi, ma una ventata fresca non guasta mai.

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TopDeck è un pro player effettivo del Team Renegades

GE: Innanzitutto grazie per averci concesso questa intervista. Come prima domanda abbiamo una presentazione generale: che cos’è il Team Renegades? Qual è la vostra esperienza su Hearthstone? Dove vi piazzate nelle classifiche internazionali/nazionali? Qual è lo spirito del vostro gruppo?

TopDeck: Il team Renegades è un ottimo team, formato da giocatori di ottimo livello ma che allo stesso tempo hanno voglia di imparare cose nuove e che hanno un comportamento umile e gentile nei confronti di chi ha ancora da imparare. Poi tra di noi abbiamo un rapporto di amicizia, così come col boss Marco, e non siamo semplicemente colleghi. A livello nazionale suppongo che nel giro di non molto tempo potremo dire la nostra ed affermarci come minaccia per alcuni team di un certo livello

GE: Fiondandoci direttamente sul settore Hearthstone, quali sono stati i risultati della tua carriera dei quali sei più orgoglioso? 
TopDeck: Parlando di heartstone, sono molto felice per i miei risultati in legend, per ora hittato 5 volte di cui vado abbastanza fiero considerando che ho iniziato a giocare con le avventure solo a novembre e che la scuola mi ha tolto molto tempo da dedicare a questo gioco. In particolare sono felice per il legend raggiunto al 4 del mese e per aver raggiunto il grado 8
GE: Con l’arrivo nella nuova espansione “Una Notte a Karazhan” abbiamo visto l’aggiunta di moltissime nuove carte. Cosa pensi di questa espansione? Quale credi sia la carta migliore?
TopDeck: Sinceramente ritengo l’espansione insufficiente poiché non è uscito nulla di realmente buono per prete; io non sono un fan boy di quella classe e anzi tendo a giocarla poco ma ritengo errato escluderla da qualsiasi cosa competitiva e lo stesso discorso in parte vale per il rogue (classe che più adoro). Per il resto è comunque una buona espansione, le carte migliori sono il portale del mago, le carte del discard Lock e anche la 1/1 del cacciatore è piuttosto forte.
GE: Nell’ultimo anno Hearthstone ha introdotto il formato Standard, ovvero una modalità in cui è possibile usare solamente le carte uscite nell’anno in corso. Questo formato è utilizzato sopratutto nelle competizioni ufficiali. Che ne pensi di questa scelta da parte della Blizzard? Pensi che il Selvaggio potrebbe essere una buona alternativa per il competitivo? 
TopDeck: Per me è più che giusto che esistano due formati, sia perché il mono formato rendeva impossibile la vita a qualunque nuovo giocatore che non volesse spendere centinaia di €; c’è poi da dire che, senza rotazione delle carte, per far si che le carte forti vengano sostituite da nuove bisognerebbe creare dei veri e propri mostri, sfido chiunque a inventare un drop a 4 più forte di shredder e uno ancora più forte per ogni espansione successiva. A fronte di ciò son d’accordo con l’esclusione della wild dal competitivo, anche perché nel giro di un paio di anni i mazzi wild saranno a dir poco insensati con Combo op.
GE: Rimanendo sul tema formati, consiglieresti ai giocatori di vecchia data di concentrarsi solo sullo Standard oppure c’è dell’utilità nelle carte escluse da questo tier? 
TopDeck: Io personalmente non sono interessato al wild, dato che, oltre a divertirmi punto pure a migliorarmi come player e puntare sempre in alto, mentre chiunque abbia il solo scopo di passare il tempo morto può trovare nella wild un buon rifugio
GE: Veniamo invece al punto più caldo: la scalata al grado Leggenda. Come hai affrontato questo obiettivo? Hai usato una classe/mazzo in particolare per raggiungerlo mensilmente? 
TopDeck: Il legend, all’inizio, lo vedevo come un sogno irraggiungibile ma pian piano sono passato dal mio Rank 10 a fine mese a raggiungere il 5 il 4 e anche il 2 una volta. La prima volta hittai legend nel gennaio di quest’anno con uno zoo Midrange demon con Mal Ganis, doomguard e i caller, poi gli altri mesi ho sempre cambiato deck
GE: Molti giocatori tentano di arrivare al grado Leggenda, ma non tutti ci riescono. Che consiglio daresti ad un giocatore bloccato tra il rank 15 – 5? 
TopDeck: Sarò molto diretto su questo argomento, se uno non riesce a fare legend non deve mettersi a piangere o a disturbare, l’unica cosa da fare è mettersi li di impegno, studiare bene un meta call e mettersi a giocare…Non è ammissibile lamentarsi di non fare legend se si vuole usare un tier25 e si fanno 3 game al giorno                         
GE: Nella tua esperienza di gioco, avrai sicuramente incontrato molti tipi di mazzi. Credi che ci siano deck sbilanciati attualmente? Nel passato, hai mai incontrato un mazzo con cui non riuscivi proprio a vincere? 
TopDeck: Penso che al momento la classe più sbagliata sia lo Shaman che ha visto buff eccessivi dopo il periodo di morte; personalmente trovo doomhammer molto forte, sicuramente un 6 mana 1 overload o 7 mana 0 overload sarebbe bello, magari con pure 2 cariche in meno. Inoltre ha tuskar che è op, in particolare per la sua imprevedibilità
GE: Hearthstone è un gioco in cui il fattore “Casuale” è spesso un elemento chiave nel flusso delle partite. Quanto può incidere effettivamente la fortuna, secondo te? Preferiresti che la Blizzard cercasse di diminuire le carte da RNG (come Yogg) oppure sei a favore di questa meccanica? 
TopDeck: Ritengo che chiunque abbia inventato Yogg non abbia un singolo neurone nel cervello, carte del genere non hanno senso. Il bello dei giochi è la strategia con cui svolgi il game, i predict e quant’altro e perdere per yogg / tuskar non è esattamente bellissimo. Ricollegandomi al discorso wild, mi auguro che in vista Blizzcon la Blizzard decida di rendere Yogg una carta non più standard quanto solo wild, non è piacevole perdere per colpa sua
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GE: Una della abilità che un buon giocatore deve avere è saper gestire al meglio il campo ed infliggere il maggior danni possibili, oltre a tenere bene a mente le carte che potrebbe usare l’avversario. Hai qualche consiglio generale per migliorare le proprie capacità di trading? 
TopDeck: Mah, l’unico consiglio che posso dare in questo è giocare tanto un mazzo, in modo da rendersi conto se, facendo un preciso trade, si hanno comunque i danni necessari a vincere o se si è obbligati a ignorarlo. Per il resto si può giocare arena, ma comunque l’esperienza in ladder vien da sola col tempo
GE: Quanto è differente il meta dei tornei con quello del gioco classico? Hai mai avuto l’occasione di usare un ottimo mazzo provato nella ladder e che poi non si è rivelato così eccellente in un torneo competitivo? 
TopDeck: Sicuramente i mazzi da tornei e da ladder son diversi poiché in ladder conta più la velocità di un mazzo che non il winrate. Un dragon warrior e più efficace di un Control warrior perché magari in mezz’ora giochi 5/6 game mentre con cw la metà e a lungo andare la cosa si fa sentire. Inoltre, nello specifico del formato torneistico last Hero standing, si possono incontrare alcuni mazzi poco usati in ladder come un miracle rogue o un murloc pally che hanno il problema di vincere quasi sempre contro certi deck e  perdere sempre da altri
GE: Qual è la tua carta preferita in assoluto? C’è stato un momento in cui un servitore inaspettato ha completamente ribaltato una partita? 
TopDeck: Da giocatore di rogue quale sono adoro molto azure Drake, il quale permette di ciclare, fare backstab da 3, fare eviscerate da 5 ed AOE di alto livello. Un tempo invece adoravo il buon vecchio flurry, che purtroppo ci ha salutati per sempre. Sembrerà strano da dire, ma una volta ho perso perché contro zoo avevo calcolato per bene il letal e il nemico mi ha discoverato uno shieldbarer dal Peddler togliendomi letal
GE: Molti sostengono che per essere realmente competitivi su Hearthstone sia necessario spendere qualche soldo reale. Sopratutto in prossimità delle nuove espansioni o avventure. Qual è il tuo pensiero al riguardo?
TopDeck: Quello di progettare carte è per la Blizzard un lavoro e di conseguenza è giusto che abbia un prezzo, col bonus inoltre che il gioco è gratis e non rischi di buttare via i soldi per un gioco che poi non ti piace. Ho già giocato ad altri giochi di carte (esempio Yu Gi Oh) e posso assicurare che per stare al passo di € ne servivano centinaia e centinaia all’anno, col malus che limitando le carte, passavi dal pagare un deck 200€ al rivederlo a 20. Inoltre, voler essere competitivi senza sborsare un centesimo è  come voler uscire dall’università con 110 e lode senza frequentare una lezione e senza mai studiare a mio avviso
GE: Per concludere, ci piacerebbe sapere qual è la tua classe preferita in assoluto e se vorresti vedere qualche altro nuovo eroe in futuro. 
TopDeck: Come già detto, la mia classe preferita è il ladro e spero che in futuro aggiungeranno una nona classe, dovrebbe essere un sacerdote con hero power rigenera 2 vita, dovrebbe avere buone AOE e buoni drop da early. Non sarebbe bellissimo?

[nextpage title=”Intervista a Kroissant9″]

Kroissant9 è un pro player effettivo del Team Renegades

GE: Innanzitutto grazie per averci concesso questa intervista. Come prima domanda abbiamo una presentazione generale: che cos’è il Team Renegades? Qual è la vostra esperienza su Hearthstone? Dove vi piazzate nelle classifiche internazionali/nazionali? Qual è lo spirito del vostro gruppo?

Kroissant9: Il team è nato più o meno un mese va e l’esperienza su HS va dai pochi mesi ad alcuni giocatore che giocano dalla BETA del gioco. Nelle classifiche nazionali ancora non abbiamo potuto dimostrare quanto valiamo ma ci sarà tempo. L’obbiettivo del team è crescere, divertirsi e vincere naturalmente.

GE: Fiondandoci direttamente sul settore Hearthstone, quali sono stati i risultati della tua carriera dei quali sei più orgoglioso? 

Kroissant9:  Ho vinto qualche torneo minore online e live. Il torneo più importante per ora vinto è stato il Tavern Hero di Empoli valevole per la qualificazioni europe estive.

GE: Con l’arrivo nella nuova espansione “Una Notte a Karazhan” abbiamo visto l’aggiunta di moltissime nuove carte. Cosa pensi di questa espansione? Quale credi sia la carta migliore?
Kroissant9: Espansione molto carina che ha ampliato ancora Hearthstone. La carta migliore penso sia senza dubbio Barnes.
GE: Nell’ultimo anno Hearthstone ha introdotto il formato Standard, ovvero una modalità in cui è possibile usare solamente le carte uscite nell’anno in corso. Questo formato è utilizzato sopratutto nelle competizioni ufficiali. Che ne pensi di questa scelta da parte della Blizzard? Pensi che il Selvaggio potrebbe essere una buona alternativa per il competitivo? 

Kroissant9: Lo standard è stato il motivo per il quale ho cominciato a giocare competitivamente perché ero rimasto troppo indietro a carte e quindi non riuscivo a comporre tutti i mazzi avrei voluto.

GE: Rimanendo sul tema formati, consiglieresti ai giocatori di vecchia data di concentrarsi solo sullo Standard oppure c’è dell’utilità nelle carte escluse da questo tier? 
Kroissant9: Solo Standard.
GE: Veniamo invece al punto più caldo: la scalata al grado Leggenda. Come hai affrontato questo obiettivo? Hai usato una classe/mazzo in particolare per raggiungerlo mensilmente? 

Kroissant9: Per problemi di connessione sono riuscito a raggiungerlo per la prima volta il mese scorso ed ho capito che basta giocare il mazzo con meno match up sfavoriti e piano piano lo si raggiunge.

GE: Molti giocatori tentano di arrivare al grado Leggenda, ma non tutti ci riescono. Che consiglio daresti ad un giocatore bloccato tra il rank 15 – 5? 
Kroissant9: Se non hai carte per fare tutti i tipi di mazzi assembla un face /midrange shaman, oppure uno zoolock o un hunter. Sono tutti mazzi a basso costo e non difficilissimi da usare.
          
GE: Nella tua esperienza di gioco, avrai sicuramente incontrato molti tipi di mazzi. Credi che ci siano deck sbilanciati attualmente? Nel passato, hai mai incontrato un mazzo con cui non riuscivi proprio a vincere? 
Kroissant9: Il MID-RANGE shaman è  sbilanciato e Secredin era veramente sbilanciato!!!
GE: Hearthstone è un gioco in cui il fattore “Casuale” è spesso un elemento chiave nel flusso delle partite. Quanto può incidere effettivamente la fortuna, secondo te? Preferiresti che la Blizzard cercasse di diminuire le carte da RNG (come Yogg) oppure sei a favore di questa meccanica? 
Kroissant9: Una frase che molto spesso ripeto è “Yogg da e Yogg leva”. Favorevole all’RNG ma non a quello eccessivo.
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GE: Una della abilità che un buon giocatore deve avere è saper gestire al meglio il campo ed infliggere il maggior danni possibili, oltre a tenere bene a mente le carte che potrebbe usare l’avversario. Hai qualche consiglio generale per migliorare le proprie capacità di trading? 
Kroissant9: Giocare attorno a tutte le possibili soluzioni è nell’80% dei casi la giocata migliore. Per il resto andate YOLO.
GE: Quanto è differente il meta dei tornei con quello del gioco classico? Hai mai avuto l’occasione di usare un ottimo mazzo provato nella ladder e che poi non si è rivelato così eccellente in un torneo competitivo? 
Kroissant9: In ladder di solito troviamo mazzi più aggressivi che in torneo anche se non è sempre così! Ancora non ho trovato un mazzo di quel tipo perché scindo sempre i mazzi da ladder e da torneo.
GE: Qual è la tua carta preferita in assoluto? C’è stato un momento in cui un servitore inaspettato ha completamente ribaltato una partita? 
Kroissant9: Leeroy Jenkins è la mia carta preferita ed una delle prime leggendarie che ho trovato. YOGG può ribaltare sempre una partita purtroppo.
GE: Molti sostengono che per essere realmente competitivi su Hearthstone sia necessario spendere qualche soldo reale. Sopratutto in prossimità delle nuove espansioni o avventure. Qual è il tuo pensiero al riguardo?
Kroissant9: Qualcosa bisogna spendere sopratutto se si gioca da poco. Alla fine è un gioco di carte molto più economico rispetto a Magic o Yu gi oH che porta moltissimi giocatori proprio per questo a passare HS. Le avventure sono fondamentali e a parer mio è molto dura comprarle con i soldi del gioco a meno che non si abbia tutta la collezione.
GE: Per concludere, ci piacerebbe sapere qual è la tua classe preferita in assoluto e se vorresti vedere qualche altro nuovo eroe in futuro. 
Kroissant9: La mia classe preferita è il Guerriero. Non vedo il bisogno di altri eroi nella locanda!
[nextpage title=”Intervista a Madmab”]
MadMab è un pro player effettivo del Team Renegades

GE: Innanzitutto grazie per averci concesso questa intervista. Come prima domanda abbiamo una presentazione generale: che cos’è il Team Renegades? Qual è la vostra esperienza su Hearthstone? Dove vi piazzate nelle classifiche internazionali/nazionali? Qual è lo spirito del vostro gruppo?

Madmab: Il Team Renegades è una giovane realtà  creata da Marco D’Angelo per raggruppare alcuni dei migliori giocatori nel panorama italiano di Hearthstone e costituire una squadra unita che possa ottenere ottimi risultati in campo nazionale ed internazionale, nonostante il team sia nato da poco abbiamo già ottenuto buoni risultati in campo nazionale mentre alcuni dei nostri giocatori hanno raggiunto ottimi piazzamenti nel ranking mensile. Lo spirito di squadra nel team non manca, sia durante la preparazione di un torneo che nei momenti di “svago” ci teniamo tutti in contatto,condividendo pensieri riguardo il gioco e non.

GE: Fiondandoci direttamente sul settore Hearthstone, quali sono stati i risultati della tua carriera dei quali sei più orgoglioso? 

Madmab: Nella mia carriera i risultati più importanti sono stati il raggiungimento del grado “Legend” due volte consecutivamente ed il 2° posto al Tavern Hero svoltosi presso L’asd Icon valido per una qualificazione agli “European Summer Championship”.

GE: Con l’arrivo nella nuova espansione “Una Notte a Karazhan” abbiamo visto l’aggiunta di moltissime nuove carte. Cosa pensi di questa espansione? Quale credi sia la carta migliore?
Madmab: Quest’espansione ha portato molte novità nel meta attuale rendendo viabili anche nuovi archetipi (discard zoo,burgle rogue), ma indubbiamente la carta migliore è stata “Barnes” presente ormai in ogni lista.
GE: Nell’ultimo anno Hearthstone ha introdotto il formato Standard, ovvero una modalità in cui è possibile usare solamente le carte uscite nell’anno in corso. Questo formato è utilizzato sopratutto nelle competizioni ufficiali. Che ne pensi di questa scelta da parte della Blizzard? Pensi che il Selvaggio potrebbe essere una buona alternativa per il competitivo? 
Madmab: Personalmente ho accolto questa notizia con molto piacere, c’erano alcune carte che rendevano l’esperienza di gioco frustrante e molto spesso monotona,trovando sempre gli stessi mazzi in ladder. Credo sia più giusto anche per i neofiti del gioco,con questa mossa la Blizzard ha sicuramente facilitato l’ingresso di nuovi giocatori nel competitivo.

GE: Rimanendo sul tema formati, consiglieresti ai giocatori di vecchia data di concentrarsi solo sullo Standard oppure c’è dell’utilità nelle carte escluse da questo tier? 
Madmab: Io personalmente non gioco in “Wild” perché, come detto in precedenza,alcune carte sono state giustamente escluse ed il formato Standard rende il gioco un po’ meno frustrante per certi versi.
GE: Veniamo invece al punto più caldo: la scalata al grado Leggenda. Come hai affrontato questo obiettivo? Hai usato una classe/mazzo in particolare per raggiungerlo mensilmente? 

Madmab: Il mazzo di solito cambia ogni season, questo mese per il rush finale (3 – legend) ho usato un Tempo Warrior, stufo dell’onnipresenza di hunter e shaman nel meta.

GE: Molti giocatori tentano di arrivare al grado Leggenda, ma non tutti ci riescono. Che consiglio daresti ad un giocatore bloccato tra il rank 15 – 5? 
Madmab: Consiglio di giocare sempre concentrati,trovare un mazzo che sia performante e allo stesso tempo li diverta,dato che la scalata verso il grado leggenda richiede tempo. Un ottimo modo per migliorare è guardare lo streaming dei giocatori più forti.
          
GE: Nella tua esperienza di gioco, avrai sicuramente incontrato molti tipi di mazzi. Credi che ci siano deck sbilanciati attualmente? Nel passato, hai mai incontrato un mazzo con cui non riuscivi proprio a vincere? 
Madmab:Nel meta ttuale ci sono alcuni mazzi che se girano nel modo giusto sono inarrestabili come Aggro Shaman,Dragon Warrior e Mid Hunter, per un periodo c’è stato il Secret Paladin che inizialmente era incontrastabile,in seguito però si riesce sempre a trovare un modo per contrastarli. Purtroppo trovare sempre gli stessi mazzi perché ” sbilanciati” non è piacevole.
GE: Hearthstone è un gioco in cui il fattore “Casuale” è spesso un elemento chiave nel flusso delle partite. Quanto può incidere effettivamente la fortuna, secondo te? Preferiresti che la Blizzard cercasse di diminuire le carte da RNG (come Yogg) oppure sei a favore di questa meccanica? 
Madmab: L’rng può rendere il gioco divertente ma quando decide un intero game (Yogg) non è salutare per il gioco e rende la “skill” meno importante rispetto a quanto dovrebbe esserlo.
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GE: Una della abilità che un buon giocatore deve avere è saper gestire al meglio il campo ed infliggere il maggior danni possibili, oltre a tenere bene a mente le carte che potrebbe usare l’avversario. Hai qualche consiglio generale per migliorare le proprie capacità di trading? 
Madmab: Innanzitutto cercare di ottenere il massimo della value da ogni trade e pensare sempre a quale possa essere la giocata nei prossimi turni 
GE: Quanto è differente il meta dei tornei con quello del gioco classico? Hai mai avuto l’occasione di usare un ottimo mazzo provato nella ladder e che poi non si è rivelato così eccellente in un torneo competitivo? 
Madmab: In torneo il meta cambia,di solito ci si divide in Player che portano i mazzi tier 1 (da ladder) e quelli che portano mazzi per counterare gli altri,perciò spesso si trovano liste particolari o classi che non si trovano spesso in ladder ,Comunque i mazzi performanti in ladder restano molto forti anche in torneo.
GE: Qual è la tua carta preferita in assoluto? C’è stato un momento in cui un servitore inaspettato ha completamente ribaltato una partita? 
Madmab: Nonostante molti la odino, io adoro “Yogg-Saron” ,attualmente è l’unica carta che può ribaltare completamente una partita.
GE: Molti sostengono che per essere realmente competitivi su Hearthstone sia necessario spendere qualche soldo reale. Sopratutto in prossimità delle nuove espansioni o avventure. Qual è il tuo pensiero al riguardo?
Madmab: Io non credo che Hearthstone sia un “pay to win”,con un po’ di pazienza si possono ottenere le carte necessarie,spendere soldi reali aiuta molto a velocizzare questo processo ma non è obbligatorio.
GE: Per concludere, ci piacerebbe sapere qual è la tua classe preferita in assoluto e se vorresti vedere qualche altro nuovo eroe in futuro. 
Madmab: La mia classe preferita è quella del “Priest” nonostante attualmente sia in grande difficoltà.Mi piacerebbe vedere qualche nuovo eroe in futuro,per dare nuovi contenuti al gioco.

[nextpage title=”Intervista a Sattors”]

Sattors è un socio e giocatore del Team Renegades

GE: Innanzitutto grazie per averci concesso questa intervista. Come prima domanda abbiamo una presentazione generale: che cos’è il Team Renegades? Qual è la vostra esperienza su Hearthstone? Dove vi piazzate nelle classifiche internazionali/nazionali? Qual è lo spirito del vostro gruppo?

Sattors: Il team è nato poco più di un mese fa ed ha come obiettivo quello di riunire quei player che ,per un motivo o per un altro ,non sono ancora riusciti a sfondare a livello professionistico, e pur non essendo entrati in scena da molto tempo abbiamo già avuto eventi abbastanza illustri come il torneo organizzato in collaborazione con i TeS e ne abbiamo in programma molti altri contro team altrettanto famosi. Nel team filtra entusiasmo ed un buon spirito di collaborazione che ci fa ben sperare per il futuro e ci motiva a puntare ad obiettivi sempre più alti.

GE: Fiondandoci direttamente sul settore Hearthstone, quali sono stati i risultati della tua carriera dei quali sei più orgoglioso? 

Sattors: Non ho una grande esperienza nel campo di hs poiché ci gioco da inizio 2016 , tuttavia mi ritengo un discreto player avendo avuto bravi maestri e avendo seguito molti streaming di professionisti italiani e non.

GE: Con l’arrivo nella nuova espansione “Una Notte a Karazhan” abbiamo visto l’aggiunta di moltissime nuove carte. Cosa pensi di questa espansione? Quale credi sia la carta migliore?
Sattors: Karazhan come tutte le espansioni ha portato una soffiata di novità all’interno del gioco ed ha portato eroi come il mago e il cacciatore a fare un salto di qualità con carte come Medivh e Barnes,ed ha creato un archetipo giocabile di priest che prima era ingiocabile o quasi.La carta migliore a mio parere è Barnes poiché evocando una copia 1/1 di un servitore nel mazzo ti dà la possibilità spesso di attivare effetti devastanti (Tyrion,Sylvanas,Altocrine, i Ragnaros) soprattutto se è giocata a turno 4.
GE: Nell’ultimo anno Hearthstone ha introdotto il formato Standard, ovvero una modalità in cui è possibile usare solamente le carte uscite nell’anno in corso. Questo formato è utilizzato sopratutto nelle competizioni ufficiali. Che ne pensi di questa scelta da parte della Blizzard? Pensi che il Selvaggio potrebbe essere una buona alternativa per il competitivo? 
Sattors: Selvaggio?Cosa è il selvaggio?A parte gli scherzi, con l’introduzione del formato standard è raro trovare gente che giochi in modalità selvaggia poiché lì il metà non è molto regolato ed è una modalità esclusa dal competitivo. Per quanto riguarda la modalità standard è stata una buona idea da parte della Blizzard, tuttavia si poteva fare una selezione di carte più specifica e non intaccare intere espansioni, dico questo perché con il prossimo aggiornamento dello standard vedremo sparire carte come Thaurissan e Reno Jackson che sono basilari per molti archetipi e son timoroso che non verranno sostituiti adeguatamente.

GE: Rimanendo sul tema formati, consiglieresti ai giocatori di vecchia data di concentrarsi solo sullo Standard oppure c’è dell’utilità nelle carte escluse da questo tier? 
Sattors: A mio parere le carte escluse dallo standard perdono quasi totalmente di utilità ,ma tuttavia io le ho tenute giusto per una mia vena collezionistica e non penso di essere il solo ad averla pensata così.
GE: Veniamo invece al punto più caldo: la scalata al grado Leggenda. Come hai affrontato questo obiettivo? Hai usato una classe/mazzo in particolare per raggiungerlo mensilmente? 

Sattors: Onestamente io Legend l’ho fatta solo una volta, non per incapacità ma per il semplice fatto che, una volta preso il retrocarta legend,  i premi di fine season son pressochè gli stessi tra il rank 5 e il legend, con appena una dorata comune di differenza, e per questo non sono il player che punta a tryhardare per raggiungere questo obiettivo visto che alla fine la ladder premia sì gente brava , ma spesso non i migliori visto che alla fine basta giocare tanto ed avere una win rate leggermente positiva per raggiungere il grado leggenda. Per quanto riguarda la volta che ho raggiunto legend, ho usato il solito mazzo spesso ritenuto brainless per la sua automaticità ,il face shaman giocando come tech cards la melma delle paludi(vista la grande presenza di face shaman e warrior nella ladder) e una tempesta di fulmini(per avere una rimozione contro zoolock e face shaman), grazie ad uno score impressionante con questo mazzo è stata una scalata abbastanza semplice.

GE: Molti giocatori tentano di arrivare al grado Leggenda, ma non tutti ci riescono. Che consiglio daresti ad un giocatore bloccato tra il rank 15 – 5? 
Sattors: Il consiglio che gli posso dare è di entrare negli  stream dei pro di questo gioco subito prima di cominciare a giocare in modo che si possano rendere conto dei mazzi giocati in quel momento e poterli counterare, oppure un metodo altrettanto efficace è quello di imparare alla perfezione un mazzo tier 1(il dragon warrior o il mid shaman ad esempio) ed usare solo quello ,in questo modo proprio per la forza del mazzo e per la bravura nell’usarlo prima o poi il grado leggenda si raggiunge.
          
GE: Nella tua esperienza di gioco, avrai sicuramente incontrato molti tipi di mazzi. Credi che ci siano deck sbilanciati attualmente? Nel passato, hai mai incontrato un mazzo con cui non riuscivi proprio a vincere? 
Sattors: In passato mi hanno raccontato di mazzi come il cacciatore con il becchino(prima che venisse depotenziato) ed il combo patron warrior (prima del nerf della carta carica) che erano imbarazzanti per la loro forza devastante, poi con il tempo la Blizzard ha imparato dai suoi errori ed oggi diciamo che non c’è un gran dislivello di forza tra i diversi mazzi competitivi.Per quanto riguarda la mia esperienza personale io ho provato un odio profondo verso il secretin pre standard che era un mazzo con una curva eccezionale a cui spesso era impossibile rispondere .
GE: Hearthstone è un gioco in cui il fattore “Casuale” è spesso un elemento chiave nel flusso delle partite. Quanto può incidere effettivamente la fortuna, secondo te? Preferiresti che la Blizzard cercasse di diminuire le carte da RNG (come Yogg) oppure sei a favore di questa meccanica? 
Sattors: Il fattore casuale nelle carte esisterà sempre basti pensare alla pescata che è il simbolo della casualità, però è pur vero che la Blizzard forse ne ha un tantinello abusato di questo fattore ed oggi ci troviamo tante carte RNG ,su tutte un certo Yogg Saron che quando viene giocato rischia di stravolgere totalmente il game e questo, nonostante sia una cosa spettacolare per chi assiste ai match, rende questa carta odiata dalla stramaggioranza dei player ed a mio parere sarebbe giusto che non venga utilizzata a livello torneistico.
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GE: Una della abilità che un buon giocatore deve avere è saper gestire al meglio il campo ed infliggere il maggior danni possibili, oltre a tenere bene a mente le carte che potrebbe usare l’avversario. Hai qualche consiglio generale per migliorare le proprie capacità di trading? 
Sattors: Gestire il campo o andare faccia è uno dei principali dubbi che hanno i player quando iniziano a giocare, in realtà non c’è una prevalenza effettiva di una delle due scelte , in alcune circostanze può dipendere dal mazzo, come ad esempio un mazzo aggressivo come il face hunter (non a caso “face”) punti a chiudere il game nei primi turni e quindi a fare più danni possibili in faccia all’eroe, mentre l’altro lato della medaglia è rappresentato dai control che, come dice il nome, devono gestire la situazione ben consapevoli dell’enorme potenziale che li rende devastanti in late game. Altre volte invece dipende dalle situazioni in cui ci si trova, ad esempio se hai la possibilità di settare un lethal per il prossimo turno, realizzabile grazie alle carte che hai in mano o da una board incontrastabile, e sai che l’avversario non possiede cure che lo portino fuori pericolo, ed al contempo non rischi di finire K.O. prima di attuare il tuo piano, conviene portare dei danni verso l’opponent. Insomma il segreto per fare la scelta giusta sta spesso nella lettura del mazzo e delle carte in mano dell’avversario.
GE: Quanto è differente il meta dei tornei con quello del gioco classico? Hai mai avuto l’occasione di usare un ottimo mazzo provato nella ladder e che poi non si è rivelato così eccellente in un torneo competitivo? 
Sattors: Il meta torneistico è molto differente da quello della ladder in quanto sia regolato spesso da ban dei mazzi e dalla conoscenza di quali mazzi si andranno a sfidare, mentre in ladder non puoi attuare con certezza strategie per counterare il mazzo dell’avversario ed inoltre per rendere la scalata più veloce vengono utilizzati maggiormente mazzi aggro/mid mentre in torneo spesso le line up vincenti contengono mazzi control più adatti ad un meta lento. Spesso i mazzi usati nella ladder vanno abbastanza bene in torneo se messi in una line up ben studiata, viceversa ci possono essere mazzi che in torneo sono utilizzabili grazie al ban mentre in ladder soffrono incredibilmente mazzi molto usati come è successo nell’ultimo periodo ad esempio allo zoolock che poco tempo fa era  un po’ fuori dal meta della ladder a causa della grande presenza dei mazzi guerriero che c’era, tuttavia zoo è sempre uno dei mazzi più utilizzati in torneo.
GE: Qual è la tua carta preferita in assoluto? C’è stato un momento in cui un servitore inaspettato ha completamente ribaltato una partita? 
Sattors: Una carta che a me piace molto pur se poco utilizzata è Prole di N’zoth che utilizzo nel mio caratteristico polpozoo, mentre come carta che capovolge i game non posso dire altro che Yogg Saron per i motivi già citati.
GE: Molti sostengono che per essere realmente competitivi su Hearthstone sia necessario spendere qualche soldo reale. Sopratutto in prossimità delle nuove espansioni o avventure. Qual è il tuo pensiero al riguardo?
Sattors: Per essere competitivi a Hearthstone ci sono 3 strade : la prima e più semplice è spendere, la seconda è avere pazienza, prendersela con calma ed accontentarsi di avere pochi mazzi ma buoni, mentre la terza è quella di diventare buoni player di arena infatti, come insegna Vking,se si hanno buoni risultati in arena è facile non finire mai le monete e poter progredire con facilità nel gioco. Io da gran fan di Vking non posso far altro che preferire questa terza ipotesi e consigliare ai players di continuare a fare arena anche se i primi risultati possano sembrare catastrofici poiché con il tempo tutti migliorano e ottengono risultati.
GE: Per concludere, ci piacerebbe sapere qual è la tua classe preferita in assoluto e se vorresti vedere qualche altro nuovo eroe in futuro. 
Sattors: La mia classe preferita è lo stregone con il suo potere eroe che è il migliore del gioco a mio parere.Per il futuro mi piacerebbe vedere un nuovo eroe che abbia come potere eroe quello di rinserire una carta nel mazzo dalla propria mano e pescarne un’altra, una specie di baratto.