Monster Hunter World – La Quinta Flotta

Tutto inizia in mare, a bordo della Quinta Flotta che sta viaggiando verso il Nuovo Mondo.
Il motivo della spedizione è quello di fare luce su un misterioso fenomeno che si verifica regolarmente sul nuovo continente. I Draghi Anziani, allo scadere di ogni decimo anno, migrano verso quelle terre e la Gilda, con base operativa ad Astera, sta cercando di capire la ragione di questo particolare evento.
Vestiremo quindi i panni di un cacciatore della Quinta Flotta accompagnati dal nostro fedele Felino che potremo caratterizzare durante la fase di creazione personaggio.
La trama è semplice e lineare ed avrà come scopo quello di svelare il mistero che si nasconde dietro alla migrazione dei Draghi Anziani.

La base operativa di Astera sarà il primo luogo in cui approderemo dopo alcuni sfortunati eventi che fungeranno da tutorial. Questa prima parte, seppur non si risparmi per maestosità, risulta troppo veloce ed abbozzata per far calare l’utente in quello che veramente ha da offrire il titolo. Il tutto è fin troppo guidato e fa perdere mordente a quella che poteva essere un momento epico del gioco.

Il villaggio di Astera fungerà da vero e proprio HUB centrale dal quale accederemo a tutte le attività del gioco. Avremo quindi le varie missioni che si divideranno in trama principale, missioni secondarie ed eventi e tutte quelle attività di commercio e potenziamento armi ed armature che hanno da sempre caratterizzato la serie. Interessante la possibilità di scoprire i punti deboli e le potenzialità delle creature che popolano il Nuovo Mondo, nonché creare trappole ad hoc per facilitare la nostra caccia.
Monster Hunter World ci costringerà ad una piacevole ma alquanto pericolosa esplorazione in lungo e in largo del Nuovo Continente, cacciando e catturando spietate creature, scortando ricercatori e recuperando informazioni e materiali. Il comparto narrativo non delude risultando ben definito e coinvolgente.

Il Cuore del Gioco

Per quanto Monster Hunter World possa essere stato modellato per diventare più accessibile parliamo pur sempre di un gioco dalle innumerevoli dinamiche che vanno assimilate al meglio.
Spiegare in una recensione tutto quello che il gioco ha da offrire risulterebbe lungo e poco produttivo data la complessità degli elementi in questione. Sia chiaro, non parliamo di fisica nucleare si rimane pur sempre nel campo videoludico, ma è importante delineare i confini di chi vuole giocare per divertirsi a chi prende il gioco più seriamente e vuole conoscere tutte le sue sfaccettature.

Il cuore del gioco: il gameplay, riprende la maggior parte degli elementi base che hanno portato al successo la serie, smussandone alcuni angoli duri da digerire da una community più amplia, ma mantenendo un’impronta hardcore ben delineata. I nuovi giocatori di Monster Hunter avranno un inizio morbido per poi confrontarsi con la dura legge della caccia, dove i pericoli possono nascondersi dietro al più innocuo alberello.

Il team di sviluppo ha lavorato duramente per inserire dentro del titolo una serie di tutorial capaci di guidare il giocatore in modo progressivo e costante all’interno delle stratificate dinamiche di gioco. Sarà quindi importante seguire tutti i consigli per padroneggiare al meglio il nostro cacciatore, anche se l’esperienza, come nella vita, non la si può barattare con un veloce tutorial.
Il nostro personaggio sarà dotato di un arsenale vario ed esteticamente molto curato. Queste armi andranno dal classico spadone, alle doppie lame, alla lancia lunga, fino alle armi a distanza come l’arco e la balestra per un totale di 14 armi di base. Avremo anche armi trasformabili per essere utilizzate in diverse modalità ma che sconsigliamo come armi iniziali, data la complessità di utilizzo.

Ciascuna arma potrà essere migliorata sia a livello di statistiche che con danni elementali. Ovviamente, come da tradizione, serviranno materiali e soldi per recarsi alla forgia e creare il nuovo equipaggiamento.
Inutile sottolineare come ogni arma cambierà l’esperienza di combattimento: lo spadone risulterà devastante, ma lento, e limiterà molto i  movimenti, le doppie lame infliggeranno veloci attacchi rendendoci agili e furtivi, ma i danni inferti saranno minori. Tutte le armi saranno dotate di colpi tradizionali ma anche di potenti ed esclusive “combo” da eseguire con la giusta sequenza di tasti.

Importantissima l’area di addestramento per padroneggiare al meglio e capire gli effetti di ogni arma per chi muove i primi passi nella serie. Richiederà un po’ di tempo ma tornerà molto utile capire quale di queste 14 armi si avvicina maggiormente al vostro stile di gioco oltre che ad assimilarne le meccaniche.

Dopo le prime e semplici missioni, in cui svolgeremo missioni alla portata di tutti i cacciatori, Monster Hunter World entrerà nel vivo e dovrete aver imparato al meglio come sopravvivere per evitare di essere “divorati vivi”. Ogni creature ha i suoi punti deboli e, di conseguenza, quelli di forza. Oltre ad essere dotati di attacchi esclusivi una volta capiti e prese le giuste tempistiche questi potranno essere schivati ed attuare in sequenza un potente contrattacco. La nostra caccia sarà quindi anche un interessante studio su come avere la meglio su una fauna non proprio amichevole.
Il nostro compagno ci assisterà nel combattimento sarà quindi importante seguire al meglio la sua evoluzione.

Il gioco è di fatto un action game in tempo reale e fuggire dai combattimenti non sarà così semplice. Il mondo non è diviso a zone come i precedenti capitoli e molto spesso capiterà che qualche altra creatura del Nuovo Mondo si intrometterà tra noi e il bersaglio da eliminare.

Dovremo essere bravi a alternare sessioni di attacco e di difesa, evitando gli attacchi diretti delle creature e lavorando di astuzia anche sul terreno di gioco. In caso di emergenza potremo sempre lanciare il razzo S.O.S e sperare nell’aiuto di un altro giocatore online.

Avremo quindi due o più tasti adibiti all’attacco, legati allarma selezionata, ed uno per la schivata. Di base avremo Y/triangolo e B/cerchio per eseguire gli attacchi a cui si aggiunge la pressione dei grilletti per eventuali colpi speciali o modalità di combattimento. Su X/X è posizionata la cura mentre alla pressione di LB/L1 avremo il menù radiale.
Personalmente non sono un grande fan delle scelte effettuate per quest’ultimo ma data la complessità di opzioni il lavoro svolto sembra comprensibile. Il gioco presenta comunque un’ampia possibilità di configurazione per trovare la modalità di gioco che più ci aggrada.
In aiuto alla nostra caccia avremo gli Insetti Guida, una delle grandi novità di Monster Hunter World. Molto simili a lucciole ci aiuteranno ad indicarci i punti di raccolta e le tracce da esaminare nelle vicinanze. Individueranno anche la nostra preda, mostrando la strada più breve per raggiungerla. Elemento molto utile considerando che tutte le missioni hanno un limite di tempo e di svenimenti (KO).
Nella sua totalità il complesso combat system funziona egregiamente: si percepisce il peso dei colpi a seconda dell’arma utilizzata, risultando vario e divertente. La schivata è importantissima quanto complicata da effettuare. Con creature piccole o media misura non avremo molti problemi ma quando quest’ultime cresceranno sensibilmente risulterà un po’ troppo impacciata ed imprecisa. Molte volte ci siamo chiesti se la scelta delle doppie lame fosse la più azzeccata, magari un bel arco a distanza?

Non Solo Caccia

Monster Hunter World non è solo caccia e miglioramento arsenale. Nel nuovo mondo entreremo in contatto con svariati personaggi pronti ad elargire consigli ma anche ad affidarci una serie di compiti secondari. Il gioco si divide in incarichi principali, la storia del gioco, e facoltativi assegnati quindi da vari NPC.

Avremo quindi le taglie e gli eventi online ma potremo dedicarci anche ad una vita più oziosa: pescare nel laghetto e raccogliere innumerevoli ed essenziali risorse in semplici spedizioni senza limiti di tempo. Nel complesso, a livello di missioni ed incarichi, il titolo non delude, anche se sulla distanza si noterà la consueta ripetitività di alcuni elementi di gioco.Prima di partire per qualsiasi incarico è stra-consigliato organizzare gli oggetti in nostro possesso scegliendo quelli da portare in missione e quelli da lasciare nella nostra “lussuosa” dimora. Un bel pasto prima della partenza fornirà bonus attivi per tutta la durata dell’incarico, essenziale per avere anche il minimo vantaggio.

Importantissima la forgia per potenziare il nostro equipaggiamento prima o dopo la missione. Anche l’armeria potrà risultare utile per possibili compere soprattutto ai primi livelli. Chiude il Laboratorio Biologico utile per scoprire i punti deboli e quelli di forza delle varie creature. Ricordatevi di non fare i taccagni, ogni Zenny speso, la moneta del gioco, potrà aumentare le possibilità di successo in missione.
Al termine di quest’ultime guadagneremo, in base alle ricompense prestabilite, punti ricerca, Zenny, punti alchimia, sfere armatura (per potenziare parti di equipaggiamento), accresceremo il nostro livello e quello del nostro micetto.
Il sistema di crafting in Monster Hunter World ci permette non solo di migliorare o forgiare un nuovo equipaggiamento ma potremo dedicarci alla creazione di pozioni di salute, antidoti, proiettili di vari natura, bombe, e trappole. Il sistema è molto semplice ed intuitivo: potremo creare qualunque cosa in qualunque momento, a patto di avere le risorse necessarie.

Questo aspetto, come spesso accade, fa risultare quasi superfluo il commercio in quanto raramente sentiremo la necessità di far visita ai mercanti. Da segnalare che la cote, attrezzo per affilare la nostra arma, sarà sempre presente nell’inventario in quantitativo illimitato a differenza di quanto accadeva nei precedenti capitoli.

World!!!

Monster Hunter World può essere affrontato in completa solitudine ma la struttura del gioco spingerà anche il più lupo dei solitari a cercare l’interazione con altri giocatori.
Se la difficoltà del gioco spingerà anche il più temerario cacciatore a cercare un gruppo è indubbiamente più appagante giocare con qualcuno che in solitaria anche per apprezzare al meglio quanto proposto a livello di combattimento dagli sviluppatori. Il gioco di fatto presenta dei ruoli e questo spingerà i giocatori a creare party sempre migliori per avere la meglio su creature sempre più pericolose.

Vero, la difficoltà del gioco aumenterà con il numero di giocatori connessi, fino a quattro, ma renderà la caccia molto più entusiasmante. Il netcode del gioco è stabile anche se il matchmaking risulta datato rispetto a recenti produzioni. Potremo cercare sessioni di gioco con parametri precisi oppure di crearle, invitare amici e chiamare in soccorso giocatori anche nel bel mezzo di una battaglia con il razzo S.O.S.

Per poter accedere alla sezione online del gioco dovrete visitare “l’ultimo piano” di Astera, ossia la nave volante Caccia Celeste. In questo luogo avremo accesso a tutte le features dedicate al multiplayer, tra cui un simpatico mini-game di braccio di ferro, fino ad un massimo di sedici cacciatori. Qui avremo la possibilità di metterci alla prova nell’Arena contro i mostri incontrati nel Nuovo Mondo di Monster Hunter World, dove, a seconda dei tempi che realizzeremo, potremmo avere ricompense migliori, risultando quindi un ottimo modo per “farmare”.

Tecnica ed Engine – Un lavoro immenso ma con il freno a mano

A livello tecnico, nonostante il gioco si presenti al passo coi tempi, non possiamo non segnalare quanto l’engine di gioco sia veramente tirato al limite delle sue possibilità.
Il lavoro svolto è immenso con zone vaste e ricche di dettagli ed elementi. Il mondo è dinamico e particolareggiato ma afflitto da cali di frame rate e fastidiose situazioni di compenetrazione tra elementi. Questi due aspetti possono a tratti rovinare l’esperienza di gioco in un titolo in cui è richiesta la massima fluidità e precisione.L’engine di gioco, MT Framework, è stato utilizzato da Capcom da Dead Rising (2006) fino a Dragon’s Dogma Online (2015). Il motore ha ricevuto recenti aggiornamenti, ma sembra non sfruttare al meglio le recenti console di metà generazione. Vero che su Ps4 Pro e Xbox One X potremo scegliere tra 3 configurazioni, risoluzione, dettagli o frame-rate, ma per un gioco di queste dimensioni si poteva osare di più.
La varietà dei mostri da affrontare è incredibile come il loro pattern d’attacco quasi tutti caratteristici. Il fatto di non sapere la salute dei mostri e le possibili intrusioni di un terzo incomodo rendono il tutto credibile e veritiero.
Monster Hunter World offre anche una buona interazione cosa che permette di attuare diverse strategie di caccia. Importante ricordare che sono espedienti per facilitare la nostra missione ma raramente risulteranno letali per il mostro in questione.
Da segnalare problemi invece sul fronte della telecamera che non sempre riesce a tenere correttamente il target ed il focus sull’azione. Tenente in considerazioni possibili blocchi sull’inquadratura quando ci muoveremo in ambienti stretti e con nemici voluminosi.

Passando al comparto sonoro avremo una buona varietà di tempi e campionature ma nulla di veramente unico e raffinato. Il doppiaggio è ridotto all’osso con qualche problemi di sincronizzazione tra parlato e labiale. Dovremo quindi prepararci a leggere un bel po’ di testo mentre i personaggi emetteranno suoni al limite del cavernicolo.

Come accennato il menù di gioco non è l’elemento più riuscito, ma con il tempo prenderemo dimestichezza anche nelle sezioni più ingarbugliate. Alcuni elementi di selezione rapida ci è sembrato fin troppo piccolo soprattutto se giocato ad una certa distanza.
Chiude qualche appunto sui caricamenti che risultano più lunghi del previsto su Ps4 ed Xbox One mentre sulle console di nuova generazione, Pro ed X, i tempi di attesa risultano più accettabili.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve

Non potevamo augurarci un inizio migliore per questo 2018. Dragon Ball FighterZ ha aperto le danze, o meglio ai combattimenti, e Monster Hunter World ha dato inizio alla caccia. Inutile dire quanto sia soddisfacente esplorare il mondo messo in piedi da Capcom in questa nuova versione del popolare franchisee. Il gioco è accessibile a tutti ma allo stesso tempo non delude i fan della serie, un bilanciamento difficile perché rendere più popolare un titolo il più delle volte ne può snaturare l’essenza. Coniugare un approccio meno articolato mantenendo la profondità di un gioco è cosa rara quanto difficile ed in questo non possiamo che lodare il lavoro svolto dagli sviluppatori.

Monster Hunter World segna quindi un nuovo standard per la serie abbattendone i limiti che fin da sempre l’avevano caratterizzata. Il titolo non è esente da difetti, ma l’esperienza che riesce a regalare è quasi unica ed irripetibile. La vastità dell’area di gioco, un interessante combat system e una varietà incredibile di mostri vanno in contrasto con un engine che non sempre riesce a soddisfare pienamente. Forse l’unico “neo” è proprio legato alla scelta di Capcom di non voler osare di più cercando di portare a schermo non solo un gioco imperdibile, ma memorabile anche a livello grafico e tecnico.

Per il resto… cosa aspettate ad imbarcarvi verso il Nuovo Mondo?