Kokurase, un gioco sviluppato da Degica Games utilizzando RPG Maker VX Ace, è uno di quei classici esperimenti derivati da tutti i giochi fatti con un tool molto popolare. Nel suo caso però, le idee e le meccaniche degli sviluppatori gli hanno fatto vincere diversi riconoscimenti tra cui il Nico Nico Indie Award. Il titolo è una sorta di Visual Novel interattiva dove il giocatore seguirà le vicende di un gruppo di ragazzi chiamato Kokurase, i quali sono una sorta di organizzazione che va in aiuto delle persone che vogliono trovare la loro dolce metà. Il primo episodio è gratis su Steam, mentre gli altri sono a pagamento e verranno rilasciati nel corso del tempo.

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Uno strano filo rosso

Come abbiamo detto sopra, vi ritroverete ad interpretare diversi personaggi nel corso della vostra storia. Il loro gruppo è una di quelle associazioni tipiche delle scuole giapponesi, simile all’idea di Sket Dance, dove si può creare un club avendo abbastanza membri. Nel nostro caso, il Kokurase è formato da due ragazzi e due ragazze che lavorano in segreto per aiutare le persone a trovare l’amore. La loro particolarità, evidente anche dal character design, è che hanno un qualche collegamento con il mondo degli spettri, infatti uno di loro riesce perfino a vedere gli spiriti che si aggirano nella scuola.

Nel primo episodio, verrete introdotti al gioco tramite la richiesta di una giovane fanciulla che è desiderosa di conquistare il ragazzo più popolare della scuola. Nonostante sia una richiesta piuttosto difficile, dato lo standard del belloccio, il gruppo accetta di buon grado e toccherà a voi fare di tutto per farli mettere insieme. In queste fasi, seppur allegre, è possibile notare una punta di emotività e di morale nelle scelte e nei dialoghi che vi troverete davanti. Come già visto in alcuni anime giapponesi, la maschera dell’umorismo serve spesso a celare una storia di fondo molto più complessa che porta il giocatore a riflettere sulle proprie azioni e ad essere emotivamente coinvolto con le storie dei richiedenti. Quest’ultimo punto è soprattutto evidente nel contesto del liceale medio, dove i primi amori iniziano a sbocciare tra una lezione e l’altra.

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I personaggi sono discretamente caratterizzati e originali nella loro bizzarra connessione tra amore ed occulto, tuttavia ricalcano ancora i vari stereotipi già visti altrove nel panorama nipponico. Ciò che fa brillare di più i protagonisti sono ovviamente le relazioni tra di loro e con i richiedenti, le quali sono il fulcro del gioco. I personaggi secondari, gli studenti ed altri piccoli dettagli sono lasciati davvero al minimo indispensabile, tanto da far sembrare il mondo di gioco vuoto e solitario.

L’episodio 2 inserisce all’interno del gioco un gruppo rivale che rende le cose decisamente più movimentate ed interessanti, in quanto si approfondisce il passato dei nostri beniamini e ci si trova effettivamente a competere con qualcuno. Una forza avversaria è necessaria per accentuare le qualità del lato dei “buoni”, o per inserire dei colpi di scena di cui il gioco ha effettivamente un disperato bisogno.

Lo stile artistico del gioco è molto particolare e curato, cavalcando l’onda del chibi dalle tinte cupe. Molte scene ed interazioni sono accompagnate da bellissime illustrazioni che danno più spessore al gioco, distaccandolo dalla monotonia della grafica di RPG Maker. Le musiche, specie quella d’apertura, sono di buona qualità e danno un’ottimo feeling all’atmosfera di gioco sfruttando il blues e il bebop.

Tra una parola e l’altra.

Il gameplay è piuttosto intuitivo, infatti tutto quello che dovrete fare è camminare ed interagire con i vari personaggi/obiettivi. Tuttavia il team di sviluppo ha introdotto diverse chicche sfruttando l’editor degli script del software.

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La prima di esse è la possibilità di cambiare personaggio in diverse situazioni, in modo da avere sotto controllo il gruppo nelle fasi della missione. Questa meccanica si collega a quella delle cosidette “Key Words”, ovvero frasi in verde che verranno salvate nel vostro menù e che potrete usare per procedere nella storia. Il gioco ovviamente vi aiuterà a capire quando usare una determinata frase, ma c’è abbastanza spazio per lasciare che sia il vostro ingegno a capire cosa utilizzare.

Per il resto, Kokurase vi fornirà diversi enigmi narrativi da risolvere attraverso la lettura attenta dei dialoghi e le combinazioni giuste di frasi chiave, ma essenzialmente si tratta di un’esperienza lineare dove farete da spettatori, il gameplay è ridotto all’osso e cerca di sfruttare al massimo le funzioni che il software permette.

Conclusione e commento dell’autore

Kokurase è una buona visual novel indipendente che offre elementi originali ma che, allo stato attuale degli episodi, non sembra andare oltre alle premesse. Il cast è interessante, la trama originale e i disegni ben realizzati, ma l’impressione è che il potenziale sia davvero nascosto e non pienamente espresso. Mentre il lato grafico e sonoro è abbondantemente superiore alle produzioni medie che sono uscite da RPG Maker, il gameplay poteva essere gestito ed arricchito molto di più, magari sfruttando alcune meccaniche degli RPG classici già insite nel programma. I dialoghi sono ben scritti ed è evidente che si punta a coinvolgere il giocatore, tuttavia il mondo di gioco è così apatico e privo di vita che rende difficile l’immedesimazione, soprattutto considerando che si sta giocando su sprite in un mondo 2D non proprio dettagliato. In questo senso, il team di sviluppo avrebbe dovuto magari sfruttare quale tecnica avanzata, come i tile paralax, per rendere più interessante il titolo. Non per tutti gli ambienti di gioco, ma magari per i principali. Dato che il primo episodio è gratis, starà a voi provarlo e decidere se continuare ad acquistarlo, tuttavia sicuramente si tratta di un buon prodotto che potrebbe riservare piacevoli sorprese nelle sue espansioni future.

Personalmente ho apprezzato molto lo stile e le idee dietro al titolo, ma ritengo che per un pubblico occidentale sia un prodotto riservato esclusivamente a quei fan delle visual novel di nicchia che vogliono trovare lavori originali e brevi.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve