Ed eccoci finalmente qui a parlare di questo capolavoro sviluppato da Team Bondi & Rockstar Games.
Il gioco si apre con una rapida presentazione della LA degli anni 40, appena dopo la fine del conflitto mondiale, città simbolo di un’ America in pieno sviluppo, piena di vita e di opportunità …
che nasconde però una faccia nascosta fatta di criminalità. disadattati e (apparentemente) immotivata violenza, strascico della guerra appena conclusasi.

Verrete accolti da una scena iniziale che vi vedrà a bordo di un’auto della polizia intenti a chiaccherare con il vostro collega e impegnati a raggiungere il luogo di una scena del crimine, permettendovi di prendere una parziale e molto veloce confidenza con i controlli delle vetture presenti nel gioco, facili da guidare e molto “mobili” ad onor del vero.
Nei panni dell’Agente Cole vi troverete alle prese con i vostri primi casi di investigazione che vi permetteranno di capire un poco come funziona il gioco, come muovervi e cosa poter fare, una sorta di “Scuola di polizia” insomma.
(sparatorie, analisi di indizi, inseguimenti in auto e a piedi, scazzottate … solo per dirne alcuni).
Quanto di buono farete vi porterà a diventare il “Detective Cole Phelps” e ad iniziare seriamente la vostra avvenuta sulla strade di Los Angeles in questo nuovo titolo Rockstar.

lanoire_aslipofthetongue_1920x1080

GRAFICA

Ottima grafica, ottima realizzazione degli ambienti e fantastica la caratterizzazione dei personaggi.
Una cosa che mi ha lasciato sbalordito e senza parole per la gioia è l’espressività del viso dei personaggi e la loro perfetta mimica facciale resa possibile attraverso una innovativa tecninca di motion capture che memorizza non solo i movimenti del corpo ma anche quelli del viso degli attori, rendendoli di una espressività mai vista prima.
Tale tecnica risulta importantissima ed utilissima dato che durante gli interrogatori saper interpretare la suddetta mimica facciale per capire se l’interrogato mente oppure sta dicendo la verità sarà fondamentale.
(nelle prime missioni, diciamo quelle di “ambientamento” sarà abbastanza facile capire se l’interrogato sia sincero o meno, ma poco a poco che andrete avanti nella storia sarà sempre più complesso interpretare l’espressione di chi vi sta davanti).

AUDIO

Non sono riuscito a trovare difetto alcuno nel comparto audio di questo splendido capitolo.
Le musiche sono tutte fantastiche, gli effetti ambientali sono perfetti ma soprattutto considero la scelta di mantenere il doppiaggio in lingua originale azzeccatissima dato l’alto rischio che si corre di distruggere l’atmosfera originale del gioco nel realizzare doppiaggi multilingue.
Il doppiaggio originale è perfetto sia nei toni che nel combaciare con le movenze delle labbra dei personaggi, regalando al gioco una caratterizzazione difficilmente reperibile in altri titoli presenti oggi (o ieri) sul mercato.

lanoire_phelps_reefermadness_1920x1200

GAMEPLAY

Semplice ed intuitivo in pieno stile Rockstar, questo è uno di quei giochi che non farebbe mai mollare il pad ad un vero appassionato di videogiochi.
Divertente, bello, interessante ed intrigante catturerà per intero la vostra attenzione come solo pochi giochi nella storia sono stati capaci di fare.
Quanto detto prima riguardo al sistema di interrogatori risulta fondamentale ai fini del gameplay, con una raccolta di dati, prove e annotazioni sempre consultabili nel corso delle sessioni in spazio aperto o nel corso l’interrogatorio (durante il quale vi invito ad alzare lo sguardo per osservare le reazioni di chi state cercando di incastrare).
Il gioco si sviluppa sulla falsa riga di un free roaming, con una storia che però va avanti ad episodi ben definiti, costituiti da un alternarsi di raccolta prove, inseguimenti a piedi, sparatorie, interrogatori e scazzottate … episodi che apparentemente sembrano non avere un filo conduttore comune … …
La storia principale richiede davvero parecchie ore per essere portata a termine, ore alle quali se ne aggiungono altre se considerate le missioni secondarie alle quali potrete accedere rispondendo alle chiamate della centrale mentre vi trovate a girare in auto con il vostro collega (al quale potrete delegare il compito di guidare).
Una volta terminato il gioco avrete la possibilità di aggirarvi per le strade di LA grazie alla modalità “Le strade di Los Angeles”, che vi permetterà di rispondere alle chiamate della centrale e andare in cerca degli oggetti da collezione sparsi in giro per la città.

CONCLUSIONE

L.A. Noire è un titolo che DEVE piacere al giocatore esperto, è però possibile che qualcuno risulti scoraggiato dalle meccaniche e dalla sporadica complessità delle indagini (potrebbe verificarsi l’eventualità che vi troviate a sbagliare una domanda durante un interrogatorio e che siate quindi costretti a ripetere tutta la trafila dall’inizio… Questo si può risultare frustrante e far perdere ai meno tosti l’appeal per questo titolo).
Adesso mi rivolgo a voi giocatori esperti, L.A. Noire è un titolo che rappresenta un nuovo livello di concezione del videogioco, con l’aspetto videoludico che si intreccia con il noire del cinema degli anni passati in un gioco di narrazione e flashback, con personaggi perfetti e carismatici che si muovono in una Los Angeles degli anni 40 riprodotta con una cura straordinaria.

La grafica eccelsa, la giocabilità (e rigiocabilità per i più accaniti) alle stelle, la trama e i personaggi perfetti rendono questo titolo un pezzo di storia dei videogiochi next-gen e quindi non potete lasciarvelo sfuggire.
Dopo Grand Theft Auto IV… dopo Red Dead Redemption …
Rockstar è tornata e come al solito ha ci ha regalato un titolo epico!!!

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve