Moribund è un titolo indie sviluppato e pubblicato da Traptics. Il gioco è un multiplayer locale ambientato in un mondo post apocalittico dove un ceppo di funghi altamente aggressivo ha divorato la maggior parte della vita. Moribund è uno di quei titoli di veloce approccio, facile da imparare, ma difficile da padroneggiare; scopriamo insieme il perché.

POCHI CENNI SULLA TRAMA

Come anticipato il mondo non è quello che conosciamo oggi. La razza umana è stata spazzata via quasi del tutto ed i sopravvissuti, invece di cooperare per cercare di ricostruire quanto perso, cercheranno di eliminarsi tra di loro.

Moribund quindi ci offre la possibilità di uccidere chi è stato così fortunato da sopravvivere alla fine del mondo a colpi di arpione, in un gioco che dispensa sangue senza preoccuparsi di “macchiare” troppo l’ambiente. La trama è di fatto solo un pretesto per un gioco che si concentra prettamente sul gameplay senza troppe chiacchiere di contorno.

GAMEPLAY

Nel titolo sviluppato Traptics avremo la possibilità di sfidare fino a quattro amici in sessioni di agguerrito multiplayer locale. Dovremo quindi scegliere di entrare a far parte di una delle quattro fazioni che si dividono quel che resta della terra. Lo scopo delle guerre che affronteremo è quello di promuovere la nostra ideologia senza una pomposa campagna elettorale, ma muniti di artiglio pronti a sopprimere chi non appoggerà il nostro pensiero. Il gioco offre diverse modalità dal combattimento a squadre al più violento “tutti contro tutti”. Nell’era in cui il multiplayer online sta facendo da patrone, vedasi League of Legend o il più recente Overwatch, l’assenza di questa modalità incide non da poco sull’esperienza di gioco. La scritta nel menu di gioco “multiplayer” di fatto tratta leggermente in inganno il giocatore che, invece di essere catapultato in una sessione online, si ritrova a giocare localmente.

Il titolo, pur non brillando di varietà, ha nelle sue doti un sistema sicuramente interessante che viene penalizzato dal fatto che deve per forza essere giocato in compagnia.
I nostri alter ego saranno muniti di un’arma ed avrà due modalità di fuoco: con una potremo immobilizzare sul posto il malcapitato che avremo colpito, mentre con l’arpione potremo porre fine alle sue sofferenze in maniera diretta e decisamente splatter. Tutto questo è condito da un sistema di rinculo che rende il tutto estremamente frenetico e imprevedibile.
Dovremo imparare a muoverci velocemente nella mappa saltando ed aggrappandoci ai muri e cercando di recuperare i vari bonus presenti nei vari scenari. Questi sono essenziali per differenziare il nostro pattern d’attacco e rendere imprevedibile e più sicuri i nostri attacchi e migliorare la difesa.
L’utilizzo del pad si è rivelato obbligatorio dato che, essere in due persone sulla stessa tastiera, ha si riacceso in me vecchi e imperdibili ricordi, ma è senza ombra di dubbio scomodo (considerando che le mie dimensioni sono quasi triplicate dai tempi che furono…).

Il titolo presenta anche una modalità Challengers nella quale dovremo raggiungere un determinato luogo in un breve lasso di tempo. Tempismo e precisione saranno un must per concludere questi piccoli puzzle che fin dal primo schema presenteranno un buon livello di sfida.

TECNICA ED ENGINE

Tecnicamente il gioco non è sicuramente un miracolo. Il team di sviluppo non ha puntato su una grafica di alto livello ed è riconoscibile fin da subito la natura indie del gioco. In generale possiamo tenerci soddisfatti per la fluidità e la possibilità di giocarci su computer datati, ma se si cerca qualche finezza tecnica meglio guardare da un’altra pare. Le animazioni e i movimenti di fatto sfruttano i quattro assi in maniera pesante e meccanica anche se si sposa perfettamente con lo stile di gioco proposto. I livelli di gioco, le varie arene in cui dispenseremo morte, sono ben congegnate con elementi mobili e fissi ed un buon numero di altre strutture che potremo utilizzare per dare più profondità alla nostra strategia.

Le musiche accompagnano degnamente le sessioni di gioco ricordando vecchie glorie che hanno caratterizzato l’infanzia dei non più giovanissimi ma anche sotto questo aspetto siamo ben lontani da brani e campionature memorabili. Il titolo non è localizzato in italiano.

CONCLUDENDO

Moribund è un gioco d’estate, quel tipico titolo indi a basso costo che può regalare quel tocco di originalità e malsano divertimento in compagnia di amici. In questi mesi caldi ed afosi, con l’industria videoludica semi dormiente, se non si ha possibilità di lasciare la città, Moribund è un buon e divertente passatempo a patto di avere qualcuno con cui giocarci.
Per chi supporta il movimento indie, Moribund è un titolo da prendere in considerazione; per tutti gli altri avrete giochi incompleti su cui buttarvi prima dei nuovi titoli tripla A e non che affolleranno i vostri pensieri da settembre in poi.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve

Utilizzando uno stile discorsivo, segui la seguente scaletta:

1. Motiva perché hai scelto quella valutazione e se vale il suo prezzo attuale
/ Se la valutazione è “Ni”, specifica a quale categoria ti riferisci

2. Principali punti di forza

3. Principali punti a sfavore

4. Ci giocherai ancora tra 6 mesi?

5. Un tuo personalissimo commento