Star Wars, una delle saghe cinematografiche più famose e iconiche di tutto il mondo, sta per tornare con il settimo episodio sui maxischermi di tutto il globo. L’idea nata dalla mente di George Lucas ha sconvolto fin da subito tutto il palcoscenico mondiale del cinema. La trama amata e criticata e gli effetti speciali degni di una grande produzione come questa sono stati il mix perfetto per tale successo, successo che rimane ancora incontrastato ai giorni nostri.

A poco tempo dall’arrivo de “Il Risveglio della Forza”, quindi, quale occasione migliore per riportare la saga su console e PC? DICE ha avuto più di un motivo per sfruttare l’occasione, decidendo di mettere tutte le proprie forze su questo titolo così tanto da togliere dalla lista della produzione annuale il loro FPS di punta, Battlefield.

Il loro sforzo è stato reso vano o no? Scopritelo con noi in questa recensione di Star Wars: Battlefront.

QUELLA STORIA CHE NON C’É

Creare un buon fan-service non sembra una scommessa tanto difficile. Basta mettere tutto quello che i fan possono aspettarsi, come le colonne sonore e le ambientazioni originali, qualche contenuto da far alzare a mille l’hype e il gioco è fatto. Con Star Wars: Battlefront DICE però non ha voluto realizzare solo un bel fan-service, ma un titolo con una buona dose di competizione e anche divertente.  Ma come è possibile creare qualcosa che sia competitivo e contemporaneamente divertente?

La risposta è racchiusa in una singola parola: First-Person-Shooter. L’alto tasso di sfida di uno sparatutto in prima persona unito all’azione frenetica della saga di George Lucas è stato il punto di incontro perfetto per questo titolo. Idea però che non è riuscita fino in fondo, ma di questo ne parleremo più avanti.
Sebbene la mancanza di una vera è propria modalità campagna ci abbia lasciati abbastanza delusi, il focus puntato univocamente sulla componente multigiocatore è stato una scelta abbastanza sensata, ma che non condividiamo in pieno. Decidendo di togliere la storia, di conseguenza l’esperienza è castrata al 50%.

A prendere il posto della modalità campagna non c’è il nulla assoluto, ma una serie di tutorial per iniziare a prendere dimestichezza con i comandi di gioco, e missioni in single player o in cooperativa, locale o split-screen. Una tra queste è la modalità sopravvivenza, nella quale lo scopo è quello di completare tutte le orde di nemici nel minor tempo possibile e con il maggior numero di vite.

Sappiamo bene che non si tratta di una modalità che può pensare di prendere spazio alla componente online, malgrado ciò non è da rigettare su due piedi, al contrario, questo ci è parso un buon modo per staccare la spina dalle sessioni competitive. La difficoltà è spinta ai massimi livelli, e sa dare un buon livello di sfida.
L’ulteriore spazio dedicato alla componente in singolo è destinato agli scontri contro i bot. Sulla stessa lunghezza d’onda della modalità survival, in queste battaglie, nei panni o di un eroe o di un soldato, dobbiamo raggiungere un certo numero di uccisioni il prima possibile. Nel caso in cui saremmo riusciti nell’impresa, verremo valutati attraverso un massimo di tre stelle.

CHE LA FORZA SIA CON… TUTTI

Se da una parte siamo contro la scelta di non includere una vera e propria modalità in singolo, dall’altra non possiamo che apprezzare nel bene e nel male le scelte fatte da DICE relativamente alla componente multigiocatore.
Nonostante le pretese iniziali, Star Wars: Battlefront non riesce a garantire quell’alto tasso di competitivà che ci saremmo aspettati da un titolo del genere, perché oltre ad essere un titolo indirizzato ai fan è anche un FPS, e in quanto tale dovrebbe garantire almeno una buona percentuale di competizione che noi non abbiamo visto. Causa alla base di tutto questo è la mancanza di bilanciamento.
Gli 11 blaster a disposizione visti nel complesso non sono per niente bilanciati, dal momento che ce ne sono alcuni che battono tutti gli altri a mani basse. Senza tenere conto di potenziamenti e power-up che si trovano in giro per la mappa e non saranno frutto, come di consueto, di serie di uccisioni.

Anche le diverse carte stellari, come granate, jetpack e armi secondarie, partecipano a questo circolo vizioso attraverso la possibilità di avere munizioni illimitate, tramite un sistema di cooldown. Aumentando di livello si ha la possibilità di sbloccare diverse star card che con un massimo di tre possono comporre un kit da usare in battaglia. A seconda della potenza della carta stellare cambierà il tempo di cooldown, mettendo meno tempo per quelle ritenute meno potenti e molto tempo per quelle che si sbloccano per ultime.

TU SOTTOVALUTI IL MIO POTERE!

Il punto cardine dell’esperienza di Star Wars: Battlefront è indubbiamente la componente multigiocatore. Nonostante le parole di DICE sulla voglia e sull’impegno nel rendere Battlefront diverso dalla serie Battlefield, basta dare uno sguardo alle diverse modalità presenti per vedere che si tratta delle rivisitazioni in chiave Star Wars dei tipi di battaglia presenti nel FPS per antonomasia.

Sebbene il numero di modalità presenti non sia eccelso, nei nove tipi di scontri DICE ha impiegato al massimo le proprie energie e capacità, rendendo marginale il numero di modalità disponibili rispetto all’ottima qualità con cui è stata fatta ognuna di esse. Sorprendentemente nessuna di queste è riuscita ancora a farci stancare, anzi, la diversità tra più modalità ha reso il titolo più longevo del previsto.

La presenza di solamente quattro pianeti e tredici mappe ci ha lasciati un po’ con l’amaro in bocca. Le tredici mappe sono frammenti di una mappa complessiva, disponibile sulle modalità Assalto Camminatori, Supremazia e Squadrone di caccia. Questo problema si nota maggiormente durante le sessioni più lunghe, dove ogni quattro partite sulla stessa sessione ci ritroviamo a dover rigiocare sulle stesse e identiche mappe, rendendo l’esperienza di gioco a dir poco monotona.

Tra le modalità disponibili, in cui possono esserci tra gli otto e i quaranta giocatori, si passa dal classico Deathmatch a squadre, dove chi tra la fazione dei Ribelli e quella degli Imperiali raggiunge prima le 100 uccisioni vince, alla rivisitazione della modalità Conquista e della modalità Rush. Inoltre, basate sulla saga prodotta da Lucasfilm, sono disponibili le modalità Squadrone di caccia, dove useremo i veicoli stellari per sconfiggere la fazione avversaria, e le modalità con gli eroi, tra cui Caccia all’eroe ed Eroi contro malvagi.

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Tra le nove modalità presenti nel titolo, quelle che ci hanno impressionato di più in senso positivo sono state Assalto Camminatori, Squadrone di Caccia e Caccia all’eroe.

Assalto Camminatori è una modalità a 40 giocatori che consiste nel cercare di abbattere i camminatori imperiali prima che arrivino alla base ribelle. A seconda delle diverse fazioni in cui ci troveremo, avremo diversi compiti da svolgere. Se saremo dalla parte della fazione dei Ribelli dovremo attivare i diversi Uplinks presenti nella mappa e difenderli, cercare di contrastare le ondate di Stormtrooper e sconfiggere i camminatori prima che raggiungano il loro obiettivo.
Se invece impersoneremo gli Imperiali i nostri compiti saranno solo quelli di disattivare gli Uplinks attivati dagli avversari e cercare di difendere i camminatori.

Leggendo, vi sarete accorti anche voi di quanto siano di più i compiti affidati ai ribelli rispetto a quanto devono fare i soldati dell’impero. Si perché il compito più arduo è quello di abbattere i camminatori. Infatti non sarà possibile affrontarli durante tutto il tempo in cui saremo in campo, ma solo durante tre fasi stabilite. Se entro la fine della terza fase non saranno stati abbattuti tutti i camminatori, la sconfitta sarà inevitabile.
A rendere il tutto più spettacolare è la presenza dei veicoli, tra cui gli AT-ST, i veicoli stellari e anche i camminatori, ma con funzioni limitate, ridotte alla sola possibilità di sparare missili e creare delle sorte di attacchi orbitali.

Un’altra modalità a 40 giocatori è Squadrone di caccia. Questa modalità aerea è la riproduzione delle battaglie stellari che avvengono nei diversi film della saga. Anche qui, come in quasi tutte le modalità, è presente la divisione per fazioni, e il compito di ogni squadra è quello di distruggere più veicoli degli avversari. Senza dubbio questa è la modalità meglio riuscita e più divertente del gioco, in cui ogni team ha le stesse possibilità dell’altro di raggiungere la vittoria.

Unica nota negativa è la disponibilità di solo due veicoli stellari per ogni fazione, gli X-Wing e gli A-Wing per i Ribelli e il TIE Fighter e il TIE Interceptor per l’Impero. A colmare il gap però il team di sviluppo ha pensato bene di inserire nel match due dei veicoli stellari più iconici della saga di Guerre Stellari, il Millennium Falcon di Han e lo Slave I di Boba Fett.

L’ultima modalità che ci ha destato più di qualche curiosità è stata Caccia all’eroe. In questa tipologia di battaglia si affrontano un massimo di 8 giocatori, di cui uno è un eroe scelto casualmente. Lo scopo degli avversari è quello di sconfiggere l’eroe. Colui che sconfiggerà l’eroe prenderà il suo posto con un altro eroe scelto casualmente, e chi avrà effettuato più uccisioni con l’eroe avrà vinto. Guardando agli eroi, non si può non capire come DICE abbia voluto mostrare gli eroi per quello che sono, senza pensare al bilanciamento generale. Basti pensare ai diversi confronti. La principessa Leila è la più svantaggiata a causa delle sue non-abilità, Han e Boba Fett sono quelli più distruttivi se usati bene, soprattutto se accostati all’imperatore Palpatine.

SEMBRA VERO!

Senz’ombra di dubbio il lavoro tecnico e grafico sviluppato su Star Wars: Battlefront, è uno tra i migliori, se non il migliore, di tutto questo anno solare. L’emozione di ritrovarsi sotto un camminatore o davanti a un eroe come Luke Skywalker o Darth Vader è da pelle d’oca, in più con la potenza del Frostbite Engine rende ancora meglio. L’atmosfera che si sente e si percepisce è quasi utopica, rendendo l’immersione nel gioco ancora più verosimile.
I Ribelli, gli Stormtrooper e gli eroi presenti tendono molto al reale, così come le mappe mostrano un alto livello di dettaglio tecnico. Ogni pianeta è rappresentato alla perfezione, complice anche il fatto che il team di sviluppo ha lavorato sui reali set di produzione dei film.

Su Hoth si prova veramente l’ebrezza del freddo glaciale, così come su Endor, per noi la mappa meglio riuscita,  che si mostra perfettamente grazie alle fitte foreste e all’atmosfera esotica.
La componente sonora è a dir poco perfetta. Il rumore dei blaster, dei veicoli e delle spade laser è da spaccamascella, in più le musiche originali fanno da ottimo contorno a tutta la scena.
Benché la tecnica realizzata da DICE sia di ottima fattura, l’unica pecca che abbiamo trovato riguarda il doppiaggio. Sfortunatamente durante le nostre sessioni non possiamo ascoltare le voci originali degli attori che hanno preso parte alle pellicole della saga prodotta da Lucasfilm. Dal momento che è possibile ascoltare gli eroi solamente quando ci troviamo nei loro panni, questo difetto non è negativo in assoluto, ma copre solo una minima parte della realizzazione tecnica del titolo.

COMMENTO DELL’AUTORE

Approfittando dell’imminente uscita di Episodio VII: Il Risveglio della Forza, DICE ha deciso di prendere la palla al balzo e pubblicare Star Wars: Battlefront. Il bacino d’utenza che il team di sviluppo si è imposto è indubbiamente quello dei fan della celebre saga ideata da George Lucas. La scelta di puntare alla veridicità della saga sacrificando il fattore bilanciamento è stata una mossa abbastanza azzardata, che non condividiamo fino in fondo. La certezza però è che, nonostante questo, Battlefront esce dalla battaglia da vincente, soprattutto grazie all’atmosfera che si respira e alla potenza tecnica che fanno del gioco uno dei meglio riusciti dell’anno.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve