A distanza di due anni dal lancio ufficiale in Giappone, l’RPG prodotto da Aksys Games ci immerge in vicende accademiche dove un gruppo di amici dovrà farsi largo tra mostri surreali e demoni interiori.

Una giornata di Primavera

Siamo nella ridente cittadina di Morymia City, a Tokyo, nel bel mezzo della Primavera. Kou Tokisaka, il nostro protagonista, stremato da una giornata di lavoro si appresta a fare rientro a casa quando, in lontananza, nota la sua compagna di classe, Asuka Hiiragi, essere importunata da brutti ceffi. Ci portiamo in difesa della nostra amica e qualcosa di strano accade: uno squarcio nello spazio, rosso e contornato di fulmini, ci trascina al suo interno proiettandoci in un mondo parallelo ove demoni e mostri ne fanno da padroni. E’ in quel momento che realizziamo che Asuka ha dei poteri soprannaturali, impugnando una spada con la quale riduce a pezzi i nostri nemici. Lì, in quell’istante, la nostra vita cambia del tutto perché prenderemo parte, nostro malgrado, ad un progetto di salvaguardia della specie umana del quale ignoravamo l’esistenza.

Un mondo parallelo

Tokyo Xanadu inizia così, dritto al cuore. Dopo una lenta intro in cui ci vengono mostrate le dinamiche base del gioco, prenderemo parte all’azione, scoprendo una profondità narrativa che a priori stentava a mostrarsi. A discapito di una cittadina tranquilla ci renderemo conto che le persone che ci circondano sono a conoscenza di molti più segreti di quanto il loro volto tradisca a confessare. L’umanità è afflitta da una piaga di mostri decisi a distruggerci, racchiusi sotto il nome di Eclisse, che da anni invadono il nostro mondo. In risposta a ciò sono state create delle organizzazioni segrete, Nemesis e Zodiac, le quali unendo le loro forze si contrappongono ai demoni nella speranza di eliminarli del tutto.  La storia si concentra interamente all’interno della città che viene divisa per zone: ciascuna di essa rappresenta un episodio e si sbloccherà di pari passo col susseguirsi della narrazione. Ad ogni capitolo concluso entrerà a far parte un nuovo personaggio nella squadra che avrà abilità e caratteristiche proprie. Il racconto viene intervallato da quest secondarie, alcune delle quali incentrate a rafforzare il legame di squadra per lo sblocco di punti forza e abilità speciali, ma anche per ottenere oggetti rari e Yen da spendere negli shop sparsi nella mappa, quest’ultimi ricchi a loro volta di materiale unico. Fate attenzione però perché certe missioni secondarie, se non sviluppate quando attive, andranno perse con l’avanzare della storia.

Il gioco ancora il proprio gameplay su un sistema di elementi: sia i nemici che gli alleati appartengono ad una “classe” specifica suddivisa tra Fuoco, Vento, Acciaio, Spirito e Ombra, che indicano rispettivamente il punto debole dei nostri avversari ed il punto di forza dei nostri compagni; negli scontri che seguiranno saremo in grado di infliggere maggiori danni se a scontarsi col nemico il nostro alleato avrà equipaggiato il corrispettivo elemento. Avremo a disposizione poche combo ed uno stile di combattimento abbastanza meccanico. In compenso però Tokyo Xanadu offre un elevato sistema di personalizzazione dei personaggi e delle armi, grazie alla fusione di svariati oggetti e poteri che creano di volta in volta caratteristiche diverse: man mano che sconfiggeremo nemici diventeremo più forti, sbloccheremo nuove abilità e potremo equipaggiare armi ed oggetti più potenti. Ogni sessione combattiva consente massimo 3 giocatori per round, consentendo di selezionare la squadra all’inizio di ogni stage. Durante le fasi di gioco potremmo alternare soltanto due componenti, lasciando il terzo a “riposo”: infatti quest’ultimo gioverà della condizione di supporto durante la quale avrà modo di rigenerare l’energia evitando cosi di essere sconfitto. I nemici si mischieranno con elementi diversi costringendoci a cambiare spesso il nostro eroe.

Combattimenti…ma non solo

 Tokyo Xanadu incentra il gioco non soltanto sul combattimento e potenziamento dei personaggi ma anche su un corposo sistema di dialoghi: il titolo, di fatto, è incentrato particolarmente sul parlare con le persone presenti e accrescere di più la nostra conoscenza a riguardo degli eventi che si susseguono.  Tutto questo però portando, nostro malgrado, i combattimenti quasi in secondo piano, presentando molti di essi solo alla fine di ciascun capitolo. Questa condizione risulta alquanto frustrante portando ad un vistoso calo dell’azione: vi troverete di fronte a sessioni di gioco di 30 minuti durante le quali non farete altro che leggere dialoghi e spostarvi da un punto della mappa all’altro. Ma non solo: ci duole riscontrare che le stesse risorse impiegate per la storia non sono state assegnate per i livelli: i combattimenti si svolgeranno su scenari che non sono altro che dei labirinti, in alcuni casi con enigmi risolvibili solo a guardarli. Ogni livello avrà un suo boss con movimenti e dinamiche regolari che una volta memorizzate renderanno gli scontri di una certa semplicità. Ciononostante, se credete che l’anime goda di un racconto spicciolo e scontato vi sbagliate di grosso: il gioco vi regalerà diversi colpi di scena che articoleranno in maniera sempre più complicata la storia più di quanto possiate immaginare, rivelando relazioni interpersonali fondate sulla vera amicizia che saranno la forza vincente nell’eterna lotta tra bene e male.

Conclusione

Temi profondi, toccanti, arricchiti da una storia che non lascia spazio alla banalità,  ma povero di vere fasi d’azione. Tokyo Xanadu è un RPG che si lascia giocare volentieri dai veterani del settore ma che allontana drasticamente chi vuole approcciare i primi passi negli anime giapponesi. Due facce della stessa medaglia che lasciano un amaro in bocca per un gioco dalle valide aspettative ma che si incentra eccessivamente sulla narrazione. Esclusivamente per gli amanti del genere

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve