Uno degli universi fantasy con più sfaccettature mai creato si arricchisce con un nuovo capitolo nelle sue file riguardanti i videogiochi. Warhammer: Chaosbane, sviluppato da Eko Software, pubblicato da Bigben Interactive e disponibile dal 4 giugno per PC, Playstation 4 e Xbox One è il primo del genere Hack & Slash. L’universo di Warhammer 40000, creato nella sua prima iterazione come gioco da tavolo nel 1987 da Rick Priestley, è arrivato nel 2017 alla sua ottava edizione del regolamento, inoltre sono presenti centinaia di codex e regolamenti aggiuntivi. Fortunatamente per tutti, il videogioco di cui trattiamo non è così complesso, anzi, è fin troppo semplice ed immediato.

Mi sembra di averti già visto

Warhammer: Chaosbane è, senza troppi giri di parole, un clone dell’ultimo Diablo. Il genere Hack & Slash sicuramente non aiuta nella differenziazione netta tra un videogioco e l’altro ma si vede chiaramente che il gioco della Blizzard è stato preso come spunto da Eko Software. Non che questo sia un male, sia chiaro, non hanno preso spunto da un gioco di basso calibro e privo di spessore, ma dal capostipite del genere. Va dato atto agli sviluppatori di aver creato un gioco con comandi semplici ed efficaci, sia da giocare con l’accoppiata mouse e tastiera, sia con il pad. Nonostante l’altro numero di nemici a schermo, abilità sceniche e tant’altro, si riesce a distinguere cosa sta accadendo, può sembrare scontato ma non lo è.

Siamo già passati da qua?

Anche la trama non è scontata come può sembrare di primo acchito, essa prosegue senza sosta tra una missione e l’altra, con dialoghi tra più personaggi, di corta lunghezza e completamente scritti in italiano. Niente di trascendentale come profondità ma Warhammer: Chaosbane non verrà ricordato per la storia che racconta. Con l’universo da cui prende spunto poteva essere fatto un lavoro più complesso in termini di scrittura, ma non è tutto da buttar via. Molto diverso il discorso per il level design, banale e ripetivo. Ogni macro area ha due zone esplorabili di generose dimensioni, divise in sezioni più contenute per proseguire la storia in tutta l’area. Purtroppo queste zone hanno pattern di costruzione ripetitivi, con tanti bivi che portano a strade chiuse che spesso e volentieri ricompensano il giocatore con forzieri pieni di equipaggiamento. Per concludere, le missioni sono quasi esclusivamente basate sull’arrivare in fondo all’area, con pochissime eccezioni.

Un soldato, un alto elfo, uno sventratore e un’elfa silvana

I personaggi giocabili sono quattro e sono: Konrad Vollen, soldato imperiale esperto nel combattimento a corta distanza grazie a spada e scudo; Elontir, alto elfo mago che come suggerisce il nome utilizza la magia per attaccare dalla distanza; Bragi Axebiter, sventratore che combatte a corta distanza grazie alle asce; Elessa, elfa silvana esploratore che combatte dalla distanza con l’ausilio di un arco. Ognuno di essi viene presentato con un incipit differente ad inizio partita, ma che congiungerà nella stessa storia. Come per il loro background, anche l’equipaggiamento differisce. Ognuno di essi ha armature e armi specifici, che possono essere combinate in set completi per acquisire bonus maggiori. Il loot è influenzato dalla difficoltà di Warhammer: Chaosbane, sono presenti 10 livelli di difficoltà, da molto facile a molto difficile, per arrivare ai 5 livelli di caos finale, inizialmente bloccati. Inoltre la difficoltà aumenta l’oro acquisito e i frammenti.

Assistenza divina

I frammenti, che si ottengono dilaniando nemici, permettono lo sblocco delle abilità divine, tramite un enorme albero delle abilità che, facendo il verso al sistema di cristalli di Final Fantasy, garantisce sia piccole percentuali di bonus ogni punto speso, sia la possibilità di utilizzare le abilità divine, sia garantirci macro bonus. È possibile progredire di un punto ogni livello guadagnato, spendendo favori e frammenti. Nell’uso quotidiano si farà affidamento alle abilità normali, hanno tre livelli di potenza e vengono sbloccate con l’aumentare dei livelli. Non sono tutte utilizzabili allo stesso istante, ogni potere ha un costo per poter essere equipaggiato in uno dei quattro slot disponibili. Idea interessante perché permette di scegliere lo stile di gioco che si vuole adottare con quello che si addice maggiormente al giocatore. Alcune abilità aumenteranno e ripristineranno l’energia, mentre altre la consumeranno, portando ad utilizzare tutto l’arsenale disponibile.

Colpire duro

I nemici differenziano in base alle macro aree, da esseri minuscoli ad altri che occupano una porzione generosa dello schermo, con attaccanti dalla distanza, altri da mischia e avversari che potenziano o curano i compagni. Puntano alla quantità più che alla qualità, permettendo al giocatore di mazzuolare senza ritegno qualsiasi cosa gli pari davanti. Diverso il discorso per i boss e miniboss, approcciarli senza strategia equivale ad osservare la schermata di morte più e più volte. Con il livello di difficoltà normale si prosegue senza troppi intoppi, mentre alzando l’asticella anche un’ondata di normalissimi mob possono mettere a dura prova ogni utente. La possibilità di giocare a Warhammer: Chaosbane in coop locale e online in 4 giocatori è un ottimo punto a favore, soprattutto considerando l’estrema quantità di elementi a schermo, riuscendo a rendere capibile e non troppo caotico l’esperienza di gioco.

Effetto distruttivo

Graficamente il titolo di Eko Software è senza infamia e senza gloria, inoltre la ripetitività dei livelli non aiuta questo fattore. Diverso il discorso per gli effetti grafici che riempiono lo schermo di luci e colori, spesso contrastanti tra buio delle strade, creando un distacco netto e molto interessante. L’audio, invece, è ripetitivo e poco ispirato, con gli eroi che continuano ad urlare frasi relative ai poteri che stanno utilizzando o annunciano quando la vita sta per finire. Riconoscere all’istante gli avversari influenzati da un determinato status in mezzo al marasma è un ottimo dettaglio. Così come le armature che, una volta indossate, si riflettono sul personaggio, che non resta il classico omino sempre vestito uguale.

Manca qualcosa

Warhammer: Chaosbane è un prodotto discutibile. Non è presente un dettaglio che spicca in positivo, mentre quelli negativi si fanno vedere e, soprattutto, sentire. I boss sono pochi e semplici, le aree di gioco un grandissimo dèjà vu. La storia non incide come un videogioco basato su Warhammer dovrebbe essere. Sembra un videogioco che ha deciso di prendere il capostipite del genere e farlo a modo loro, ma senza impegnarsi nel farlo. L’idea di fondo è interessante, soprattutto considerando la lore dell’universo in cui si basa, che ben si sposa con il genere, ma tanti, troppi elementi sono stati aggiunti per far numero. Sicuramente gli Hack & Slash hanno raggiunto un livello tale da rendere difficile addentrarsi in questo genere, ma creare un “clone” difficilmente può portare in alto. Resta pur sempre un gioco divertente, ma ripetitivo per chi è appassionato nel distruggere e farmare qualsiasi cosa gli si pari davanti.

Ni Lo consigliamo solo ad alcuni!

Recensione Breve

Il nuovo videogioco ambientato nell’universo di Warhammer 40000, è un prodotto ricco di bassi e non troppi alti. Warhammer: Chaosbane sviluppato da Eko Software è pubblicato da Bigben Interactive disponibile dal 4 giugno per PC, Playstation 4 e Xbox One è un Hack & Slash con molte caratteristiche prese da Diablo. Purtroppo tra personaggi non troppo caratterizzati, level design banale e ripetitivo, boss fight prive di mordente, ci si ritrova a trascinarsi verso la fine delle partite. Ogni livello propone l’obiettivo di ripulire l’area ed arrivare in fondo, salvo rarissimi casi e da un titolo ambientato in quest’universo narrativo ci si aspetta molto di più. Fortunatamente gli effetti visivi sono molto ben fatti, con contrasti netti tra nemici, terreno e abilità ma purtroppo non c’è tanta altra carne al fuoco. Warhammer: Chaosbane è consigliato solo a chi è in cerca di un Hack & Slash di nuova uscita, mentre per tutti gli altri è consigliabile buttare gli occhi su altro, oppure guardare uscite meno recenti, perderanno in grafica ma guadagneranno in gameplay.