Non sono variegati come alcuni mostriciattoli tascabili, né dettagliati come soldatini da FPS, né famosi come corpulenti italiani baffuti, ma Team 17 da anni ha dimostrato che basta qualche colpo di colore, armi a profusione a una manciata abbondante di ironia a creare icone videoludiche dalla natura di verme tutt’altro che accattivante.

Worms W.M.D è l’ennesima incarnazione di questo brand tanto irriverente quanto affascinante che riporta la serie Worms ai fasti di qualche anno fa abbandonando l’esperimento del 3D e riallacciandosi ai fasti bidimensionali ammantandoli di una dose di piccoli nuovi accorgimenti semplici e curati. Un titolo strategico a turni pensato per il multiplayer tra giocatori carico di spettacolari esplosioni e divertentissimi siparietti.

Il gioco è già stato pubblicato nel corso del 2016 per PlayStation 4, Xbox One e PC, ma dal 23 novembre 2017 è disponibile anche la versione per Nintendo Switch che abbiamo potuto provare per questa recensione grazie al codice download offertoci dallo sviluppatore. Come sarà andata la nostra prova?

Donald “Worms” vs Kim “Worms” Un

Avere a che fare con i vermi non è mai cosa semplice soprattutto se sono armati e agguerriti come quelli di Worms W.M.D che non perderanno occasione per colpire duro e cercare di mandare al creatore le vostre unità. L’impronta da strategico a turni è rimasta invariata e si propone in tutta la sua complessità, pur non arrivando mai ad essere eccessivamente proibitiva.

Questo strategico a turni dalla immagine molto “pucciosa” non deve trarre in inganno i giocatori poiché offre un livello di sfida più che consono dettato da numerosi fattori come la scelta dell’arma in base ai suoi effetti, la traiettoria del colpo e la direzione e forza del vento.

Resta il fatto non dispone di un plot di base che possa rendere coinvolgete l’avventura in special modo in singolo, ma offre un editor dei team, propri e avversari che permette di modificare accessori, suoni e persino la voce dei personaggi per creare la vostra battaglia preferita. E in quel caso sarà fantastico provare a intavolare uno scontro tra vermi americani e coreani a colpi di mega testate nucleari (ogni riferimento a fatti d’attualità è puramente casuale, forse).

Il single player offre una serie di missioni in modalità addestramento e campagna dalla difficoltà sempre accettabile e utile per farsi le ossa per le missioni sfida che offrono le maggiori soddisfazioni in caso di completamento e di platinamento.

Non si può negare tuttavia che il gioco dia il meglio di sé in modalità multiplayer sia locale, dove con i vostri avversari potrete scambiarvi anche insulti e ingiurie goliardiche, che online dove basterà avere qualche amico per passare ore ed ore tra rivincite sempre più entusiasmanti.

Fabbricanti di bombe e piloti di elicotteri

Per quel che riguarda il gameplay non possiamo che confermare quanto detto poche righe fa. Il gioco nonostante l’aspetto necessita di una buona dose di tattica soprattutto nelle prime fasi di combattimento quando le armi saranno quelle standard.

Lanciare una granata con precisione o mandare a zero i punti un avversario è comunque una azione discretamente abbordabile anche da chi non è esperto di balistica, anche perché la quantità di armi e le loro relative peculiarità non danno mai la sensazione di essere a corto di soluzioni alternative per eliminare i malcapitati vermi nemici.

Allo stesso tempo il gioco è sufficientemente punitivo se si commette un errore di valutazione o si perde troppo tempo a scegliere il da farsi. Il timer del turno scorre inesorabile e i certo non rapidissimi movimenti dei vermi spesso costringono decisioni rapide ed improvvise. Tempismo e strategia saranno indispensabili e basta sottovalutare la situazione per vedere uno dei propri vermi in fondo al mare.

Benché il sistema di gioco sia rimasto invariato nelle sue fondamenta, il team di sviluppo ha deciso di costruirci sopra (è proprio il caso di dirlo) una serie di nuove meccaniche che migliorano la componente strategica, il dinamismo e riempiono i tempi morti.

Grazie infatti all’aggiunta dei rifugi presenti sulla mappa è possibile tenere nascosti e al sicuro alcuni worm per preservarli o proteggerli prima che vengano uccisi. La implementazione dei veicoli, sia terrestri che volanti, e che è possibile rubare agli avversari in attimo, aggiunge un effetto dirompete all’azione.

Ma di certo l’aspetto più riuscito di questo Worms W.M.D è la costruzione delle armi durante il turno, sia proprio che avversario. Si tratta di una azione semplice che comporta il premere un semplice tasto, ma acchiappare per primi le casse contenenti i materiali o scegliere quale arma smontare per provare a costruirne un’altra è una difficile decisione che in molti casi può comportare la vittoria e la sconfitta. A questo si aggiunge il fatto che compiendo questa azione si riempiono i tempi morti del turno avversario, vero tallone d’Achille di ogni Worms.

Less is more

Parlavamo di un ritorno alle origini di Team 17. La software house ha in tempi recenti sperimentato un passaggio alla terza dimensione per i suoi vermi che non ha sortito gli effetti desiderati mostrando più di un punto debole. Il ritorno alle due dimensione e ad uno stile grafico più “artistico” riporta il gioco non solo alle origini, ma ritorna ad esaltare la matita dei designer che sono riusciti a ridare carattere a dei personaggi, i vermi, che ad oggi non sembrano trarre beneficio dai modelli 3D.

Per citare il famoso architetto Van der Rohe “Less is more” e in effetti quello che è stato fatto da Team 17 è allegerire il gioco dal peso dei poligoni per tornare ad una realizzazione grafica improntata sul tratto personale. Di questo ritorno al passato ne hanno beneficiato i personaggi e le armi, ma soprattutto gli scenari, composti da un caos organizzato di elementi che piacevolmente conquistano l’occhio oltre che appagare il cuore da stratega.

Unico difetto tecnico del gioco sono gli occasionali blocchi e bug di movimento che avvengono quando ci si va a scontrare con parti di scenario semi distrutte e costringono in molti casi a dover attendere che un colpo liberi di nuovo la strada (con i problemi che ne conseguono).

Si tratta comunque di una piccola pecca che associata alle sonorità iconiche del brand mai abbandonate offre al giocatore un piccolo gustoso dessert di violenza e nosense che tra pecore volanti, asini di pietra e granate che esplodono al grido di “Hallelujah”, non smetterà di offrire risate e momenti memorabili. Se non avete mai giocato un Worms è questo il momento adatto per recuperarlo.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve

Per una serata leggere tra amici, per un po’ di sano divertimento a tema videoludico, ma anche per mettere alla prova le proprie doti strategiche e di calcolo delle traiettorie, Worms W.M.D è un toccasana che risveglia nel cuore ricordi di un passato neanche tanto lontano in cui non serviva il dettaglio grafico o la qualità della narrazione per divertirsi ai videogame, ma soltanto il giusto mix di ironia e gameplay.

Team 17 ci offre un titolo tanto semplice quanto efficace nel proporre un sistema di combattimento collaudato e che si rifà al passato della serie più che avventurarsi nel poco ispirato presente 3D aggiungendo alla classica fisica dei colpi e agli effetti distruttivi e irriverenti delle armi un pugno di veicoli e due nuove caratteristiche speciali: i bunker e le armi da costruire.

Questi ultimi due uniti ad una versatilità di gioco in multiplayer, sia locale che online, rende il gioco una attrattiva ideale per un fine serata senza spensierato tra amici. Purtroppo tutto il bello che c’è in multiplayer si perde in singolo con una campagna e sue derivazioni che non riescono ad avere lo stesso effetto del multigiocatore e accentuano l’intensità dei tempi morti che da sempre affliggono il gioco, leggermente mitigati dalla presenze di crafting e creazione armi anche durante il turno avversario.

Un gioco da tenere in caldo e sempre pronto all’uso che potrebbe regalare tante soddisfazioni alla ricerca del colpo preciso o della deflagrazione più distruttiva. Certo non sarà mai il centro dei vostri pensieri per lungo tempo, ma rispunterà fuori qua e là anche a distanza di mesi. Un cult da tenere nel cassetto come un mazzo di carte da gioco dove la cattiveria di mondo e i conflitti si riducono ad una allegra guerriglia tra vermi bidimensionali.