Dopo essere stato uno dei generi fondanti dell’intero mondo dei videogiochi, gli space shooter hanno passato numerosi anni di assenza totale, per poi tornare in gran (e forse eccessivo) numero negli ultimi anni grazie al mercato indie. La finlandese 10tons incarna la sua personale interpretazione del genere in Xenoraid che abbiamo provato in versione PlayStation Vita.

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Dribling fra le stelle

La prima cosa che differenzia Xenoraid dalla maggior parte dei recenti esponenti del genere è che non si tratta di uno twin stick shooter. La direzione di gioco è in verticale ed è possibile spostarsi con l’analogico sinistro su tutta la visuale a disposizione sempre però restando puntati verso la parte alta dello schermo. Questa sarà anche l’unica direzione verso cui potremmo sparare, affidando il fuoco ai tasti dorsali e lasciando lo stick destro desolatamente inutilizzato. Tutto ciò va a determinare una delle meccaniche più importanti dell’intero gioco: la schivata.

I nostri nemici avranno infatti la facoltà di gironzolare ed uscire liberamente dallo schermo di gioco, direzionando i colpi verso di noi in qualsiasi posizione si trovino. La nostra astronave sarà invece completamente scoperta sui fianchi e nella parte posteriore, costringendoci quindi a dribblare continuamente il fuoco nemico. Il sistema di controllo è eccellente sia per quanto riguarda la precisione sia per la risposta ai comandi, affidando quindi all’abilità del giocatore la piena responsabilità della propria sopravvivenza.

È quanto mai fondamentale cercare di subire meno colpi possibili: ne bastano infatti pochissimi per vedere la nostra nave andare in mille pezzi. Fortunatamente non saremo soli durante lo scontro, ma avremmo a disposizione una squadra di 4 astronavi e potremo cambiare da una all’altra in qualsiasi momento. Questo è fondamentale sia per una questione di energia e semplice sopravvivenza ma anche per poter affrontare le varie tipologie di astronavi nemiche con l’arsenale più appropriato.

Le navi infatti non sono tutte uguali, ne sono presenti sette diverse tipologie ottimamente differenziate fra di loro per quanto riguarda dimensioni, velocità ed equipaggiamento. Ci sono quelle dotate di mitragliatori, proiettili a frammentazione, lanciafiamme e laser, i colpi sono infiniti ma bisognerà fare i conti con il surriscaldamento nel caso in cui si spari senza sosta per troppo tempo. Esiste anche una modalità di fuoco secondaria, dotata di colpi ben più potenti ma che occorrerà saper dosare con saggezza vista la loro limitatissima quantità.

Xenoraid 2

Arrivano gli alieni, sparate!

L’anno è il 2032 e l’umanità sta combattendo la prima guerra spaziale contro una razza aliena ostile. Nient’altro. La trama è infatti un flebile ed inutile filo conduttore fra tutti i livelli di gioco. Questa viene raccontata tramite dei fumetti riportanti brevissimi scambi di battute fra due personaggi all’inizio di ogni livello. D’altra parte, per quanto gli space shooter non abbiano mai avuto la necessità di una trama per funzionare bene, non è chiara la necessità di aggiungere queste poche linee di dialogo che falliscono nel raccontare una storia di cui nessuno sente davvero la necessità.

I vari livelli sono raggruppati in cinque diversi mondi ognuno dei quali ha come ambientazione un pianeta o un satellite del sistema solare. Il superamento di ogni livello ci farà guadagnare una quantità di denaro che potremo utilizzare per potenziare le singole astronavi, sviluppare tecnologie che vadano ad incidere sulle prestazioni di tutta la squadra, o fare riparazioni. Iniziare un nuovo livello con le astronavi danneggiate è infatti una mossa decisamente poco saggia considerato che la distruzione di tutta la squadra durante un livello significa dover ricominciare da capo l’intera sequenza di livelli di quel mondo, salvo sporadici checkpoint intermedi. Tutto questo dona al gioco delle gradite meccaniche da rogue like che elevano all’ennesima potenza il già alto livello di difficoltà.

Sebbene come nella maggior parte dei casi sia la campagna a farla da padrone, in Xenoraid è presente anche una interessante modalità survival. Ci verrà proposta una squadra di quattro astronavi ed un budget iniziale da spendere in equipaggiamenti poi via, fra le stelle a crivellare di colpi le navi nemiche finché ce n’è. Una riuscita modalità “massacro” con lo scopo di sopravvivere più tempo possibile e portare quanti più alieni all’inferno con noi.

Xenoraid 3

Cartoon senz’anima

Lo stile artistico dell’intero gioco è cartoonesco e piuttosto colorato. Lo schermo di PS Vita riesce a mostrare con grande brillantezza e pulizia ogni singolo elemento: non capiterà mai di vedere texture poco definite o cali di framerate. Purtroppo il punto dolente del gioco è la poca originalità artistica che permea ogni quasi ogni elemento visivo e sonoro, rendendo carente l’intera opera in fatto di caratterizzazione e riconoscibilità. Sebbene infatti la varietà e l’arsenale delle astronavi sia più che soddisfacente, lo stesso non si può dire per il loro design anonimo e scialbo. Le astronavi aliene dal canto loro, sono certamente gli elementi meglio caratterizzati e più originali presenti nel gioco, seppure nulla che faccia gridare al miracolo.

Anche il comparto audio lascia piuttosto a desiderare. La colonna sonora è composta da una serie molto limitata di brani assolutamente dimenticabili e carenti in quella componente esaltante così importante per il genere. I suoni fanno il loro mestiere senza infamia e senza lode ma non sono nulla di più rispetto a quanto di più standard si possa trovare, non sfruttando per niente quell’ampissimo raggio di possibilità offerto da una ambientazione fantascientifica.

Xenoraid 4

 

Commento Finale

Xenoraid è uno space shooter di discreto livello in grado di offrire un alto livello di sfida grazie ad alcune meccaniche che donano al titolo un retrogusto da rogue like. La grafica cartoonesca pulita e ben definita fa la sua bella figura su PS Vita ma la vera pecca del titolo sono il design ed il comparto sonoro decisamente troppo anonimi, che vanno ad inficiare sulla caratterizzazione dell’intera opera. Nonostante questo, i diversi tipi di astronave sono piuttosto vari e ben differenziati l’uno dall’altro, dando al giocatore la possibilità di poter scegliere il migliore approccio per affrontare le incessanti orde di nemici. Uno space shooter come tanti consigliato agli amanti delle sfide.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve