Il momento da tutti tanto atteso è arrivato. La tua giornata di studio/lavorativa è giunta al termine e stai già pregustando la tua sessione di gioco comodamente stravaccato sul tuo divano. Magari hai aspettato che tutti andassero a letto per prender possesso della postazione TV o per evitare che molestatori occasionali ti appaiano con le loro richieste.
Eppure, in qualunque stagione, giorno o minuto in cui hai impugnato il controller, pronto a qualche ora di piacere (i riferimenti sessuali sono voluti), si palesa sempre un imprevedibile disturbatore che interrompe l’idillio ed esordisce con le sue richieste o affermazioni.
Bisogna sempre dare ascolto alle persone, soprattutto se familiari o coinquilini, ma allo stesso modo bisogna far capire loro alcuni errori comuni. Questa classifica è dedicata proprio agli ignari (forse neanche tanto) disturbatori di noi gamer che non comprendono quanto in alcuni casi sia necessario non fare troppe domande e capire cosa non dire ad un giocatore.
Leggete, ma soprattutto fare leggere questo elenco a chi di solito fa queste affermazioni, la classifica delle 10 frasi da non dire ad un gamer.
11. Menzioni speciali
Prima di addentrarsi nella classifica vera e propria è giusto fare qualche menzione speciale delle frasi che sono rimaste fuori dalla top 10 per un soffio. Tra queste citiamo la perenne richiesta di informazioni “Cosa è quello? A cosa serve?” fatta su qualunque piccolo oggetto del gioco da chi è accanto a noi e che sappiamo già non capirà la metà delle cose che diciamo. Apprezziamo lo sforzo di provare a partecipare a questa nostra passione, ma non quando siamo nel bel mezzo di una scena concitata.
Altro giro altra corsa per una delle frasi che è fuori classifica solo per poco: “Tutti quei soldi per un gioco? Che spreco!”. Una frase inaccettabile per la maggior parte dei gamer soprattutto perché spesse volte a dirla sono persone che magari ne spendono altrettanti per quintali di borse, scarpe, vertiti, orologi, gioielli o accessori che useranno in molti casi poche volte. Insomma, sfizio per sfizio, io non mi lamento del tuo e tu non ti lamenti del mio.
Ultima menzione per la specialità molto italiana di dare per scontato che tutti giochino a giochi calcistici. Quella fastidiosa “Non hai FIFA o PES? E allora a che ti serve una console?” è un assunto molto popolare tra i non giocatori ma anche tra i giocatori del nostro stivale che non riescono ad immaginare che si possa controllare qualcosa di diverso da Cristiano Ronaldo o Messi. Spiace deludere, ma i videogiochi sono un pianeta così vasto che il genere sportivo-calcistico non ne è che una sfaccettatura.
Ora entriamo nel vivo.