Dopo un corposo giro nell’affollata area dedicata ai titoli Indie che, ricordiamo, quest’anno hanno avuto un ruolo crescente in numero e qualità, ci siamo fermati un attimo, ci siamo seduti su una bella poltrona e siamo riusciti a scambiare due chiacchiere con i ragazzi di Evocentrica e creatori di Genomia, al debutto nel campo videoludico con il loro primo lavoro del quale trovate una ricca anteprima direttamente dalla Milan Games Week 2017.

Mettetevi comodi e godetevi la nostra intervista.

Evocentrica, team italiano alla prima esperienza in campo videoludico ma dalle idee ben chiare…

Si, hai detto bene, ci stiamo affacciando adesso per la prima volta al mercato videoludico ma virtualmente ne facciamo parte da sempre! Io e Andrea viviamo per i videogiochi da quando entrambi avevamo 4 anni ed abbiamo sempre avuto un grande sogno: realizzarne uno tutto nostro. Quando ci siamo incontrati per la prima volta, abbiamo subito capito che lavorare insieme sarebbe stato facile, ma non abbiamo subito iniziato dall’ambiente videoludico.

Abbiamo fatto un po’ di gavetta con lo sviluppo di prodotti digitali per i nostri clienti, come piattaforme web, app mobile e quant’altro. Abbiamo iniziato a focalizzare i nostri sforzi ed investimenti nel campo del gaming circa nel 2015, quando, in una delle nostre passeggiate ristoratrici da impegni lavorativi, ci siamo detti che era arrivato il momento di fare ciò che ci piaceva davvero! Dopo un primo periodo in cui abbiamo gettato le fondamenta del nostro sogno, abbiamo realizzato un trailer che mostrava tutte le idee che avevamo in mente. Ma non bastava.

Avevamo bisogno di qualcosa che potesse essere toccato con mano dai giocatori. Qualcosa che potevano provare per dare il loro giudizio sul nostro lavoro. Ci siamo messi sotto e il 27 settembre 2017 è finalmente nata la tech demo alpha di Genomia, pronta per essere presentata all’imminente Milan Games Week! A parte i risultati molto positivi ottenuti in fiera, sia dal lato utenza che da quello della stampa, noi di Evocentrica abbiamo come unico obiettivo, la realizzazione di un gioco che possa essere amato dai player. Per questo stiamo creando una community che ci aiuterà e parteciperà attivamente durante lo sviluppo. Faremo sondaggi, vlog, contest, tutto per coinvolgere e rispettare il più possibile chi davvero fa di questo settore uno dei più importanti al mondo, il videogiocatore.

Genomia: cosa lega un DNA alieno al mondo dei videogiochi

In realtà nulla! EhEh, scherzo ovviamente, ma ad un primo impatto la risposta potrebbe davvero essere questa. Siamo partiti dal concetto di base dell’Eugenetica, argomento tanto discusso quanto serio, per affiancarlo a quello del divertimento tanto caro all’ambiente videoludico. Forse volevamo rendere l’argomento più leggero e fruibile? Può essere, ma l’unica cosa certa è che quello dell’Eugenetica è stato il nostro primo spunto di riflessione dal quale è nato l’intero progetto Genomia.

Abbiamo creato da zero un universo alieno caratterizzato da cima a fondo. Addirittura abbiamo analizzato il sistema di digestione e di procreazione della razza aliena protagonista del gioco. Nessun elemento è stato lasciato al caso, tant’è che ne è venuto fuori un libro che verrà trasformato in un romanzo, poco prima della release di Genomia (se tutto andrà bene ovviamente). Insomma, il background storico e la lore non mancheranno e se vorrete immedesimarvi nei personaggi protagonisti del videogioco, potrete farlo in modo del tutto immersivo. Ma vi dico una cosa… Il libro non avrà una fine e l’ultima parola stampata sarà la prima che il protagonista del gioco dirà non appena comparirà sul vostro schermo e prenderete il pad in mano! Ci saranno due personaggi tra cui scegliere, e la storia ed il finale saranno diversi a seconda del personaggio scelto. Ci sarà carne al fuoco sia per chi vuol giocare una partita senza troppi fronzoli, sia per chi fa dell’immedesimazione e della profondità il suo pane quotidiano.

Genomia è un platform lontano dai soliti schemi: combattimenti ma… Da rhythm game

La prima versione di Genomia, quella di circa 2 anni fa, aveva qualcosa che mancava. La nostra idea iniziale era quella di creare qualcosa di diverso, qualcosa che innovasse senza stravolgere. Avevamo pensato che un platform in cui il protagonista doveva scappare dal boss, anziché raggiungerlo, come di solito si fa, fosse qualcosa di innovativo, ma non avevamo fatto i conti con i player. Questo sistema, anche se ritenuto piuttosto originale, mancava di mordente. Ok, scappo, risolvo enigmi e puzzle ambientali, ma poi? Tutto sarebbe finito qui e presto anche Genomia sarebbe finito nel dimenticatoio. Avevamo bisogno di qualcosa di veramente nuovo.

Fu così che ad Andrea venne in mente di mutuare gli elementi del sistema di combattimento dai rhythm game! All’inizio rimasi un po’ spiazzato ma poi capii che eravamo di fronte a qualcosa di veramente innovativo. Non avevamo inventato nulla di nuovo, per carità, ma avevamo aggiunto ad un genere gli elementi di un altro e lo avevamo fatto nel modo corretto, cioè rendendo il tutto assai divertente. Ce ne siamo accorti dopo una piccola prova del sistema e devo ammettere che ne siamo rimasti davvero colpiti. Abbiamo deciso di chiamare il nuovo sistema di combattimento Stringram e ci siamo lanciati nella sua rifinitura, calibrandolo e rendendolo difficile al punto giusto. Brevemente, si tratta di un sistema dove il nemico di turno lancia verso il player degli elementi colorati che chiamiamo “shard”. Se si premerà il pulsante del joypad relativo a quello shard nel momento giusto, non si subirà danno ed anzi verrà tolta una parte di vita al nemico, viceversa subiremo noi il danno.

Descriverlo in due parole qui non è semplice, è molto più gratificante provarlo o vederne un video, ma abbiamo notato che in molti casi, durante la Milan Games week, dava assuefazione. Le persone tornavano nell’arco della stessa giornata a provarlo e si intestardivano nel voler finire la demo. Ecco, questo è quello che cercavamo.

Una storia raccontata da oltre 800 pagine racchiuse in un libro che accompagna il gioco. Ma non c’è rischio di spoiler?

Direi di no, perché le 800 pagine di storie verranno assolutamente ridotte. Non so a quante pagine arriveremo. I tagli saranno diversi. Un po’ perché la versione integrale del libro vorremmo che rimanesse solo a noi sviluppatori come cimelio e ricordo della grande fatica fatta, un po’ perché 800 pagine sono davvero tante e per quanto potranno essere scritte bene potrebbero scoraggiare chiunque. Inoltre, come ti stavo dicendo prima, il libro racconta tutta la storia pregressa all’inizio del gioco, come è nato l’universo, come sono nate le razze, le loro caratteristiche, le fazioni che si sono create, la politica e i governi, oltre naturalmente al background dei protagonisti del gioco.

Insomma, un progetto tutto da scoprire e dalle carte in regola. In bocca al lupo!

Crepi il lupo! Speriamo davvero che Genomia possa entrare nei cuori non soltanto di chi ci sta seguendo e supportando ma anche di coloro che ne verranno a conoscenza grazie a quest’intervista, che per una software house indipendente come la nostra è davvero importante! Grazie davvero a voi!