Non di solo mainstream vive il giocatore. In mezzo alla foresta dei tripla A c’è un sottobosco di studi indipendenti che preme per un raggio di notorietà. E tra di loro nascono, sempre più spesso, titoli completamente made in italy.

Grazie ad AESVI, anche quest’anno alla fiera dedicata al mondo dei videogiochi abbiamo potuto saggiare con mano le capacità degli sviluppatori italiani, scoprendo alcune novità e perle davvero interessanti. Abbiamo già dedicato uno spazio a parte per alcuni titoli più in vista di questa Games Week 2017, tra i quali Slaps and Beans, Genomia, Blind e Daymare 1998.

L’offerta vantava ben 56 titoli indie sviluppati tra le mura delle nostre regioni e nella nostra lunga traversata siamo riusciti, oltre che a provare i giochi, a fare quattro chiacchiere con gli sviluppatori e chiedere loro tra le tante domande quale fosse la caratteristica unica, la chicca o l’elemento wow.

Il fattore storico: Laika 2.0 e…

Quest’anno in fiera era possibile trovare dei giochi che trattavano argomenti di carattere storico e sociale di un periodo storico, quello del dopo guerra, che difficilmente è entrato nelle grazie del mondo videoludico. Il titolo che più di tutti in tal senso ha stupito e Laika 2.0, sviluppato da Studio Albatros e pubblicato su Steam da Drink7 Studio il 6 settembre 2017.

L’intendo degli sviluppatori è quello di raccontare, attraverso l’avventura steath e puzzle della scimmia Laika 2.0, alcune vicende storiche della guerra fredda tra blocco orientale e blocco occidentale dei decenni successivi al secondo conflitto mondiale il tutto in una maniera leggera e dinamica.

Il gioco si presenta con uno stile 8bit davvero minimale (a detta degli sviluppatori è a 1bit solo) ma non per questo meno evocativa ed emblematica. Proprio questo è stato il grande lavoro e la grande peculiarità del gioco: l’estrema sintesi degli elementi fino a realizzare sequenze animate soltanto con l’accensione o spegnimento di pixel.

… Wheels of Aurelia

Sullo stesso filone, anche se con tematiche diverse, Wheels of Aurelia, sviluppato da Santa Ragione. Qui più che di un videogioco, parliamo di un viaggio in auto attraverso le strade d’Italia e le problematiche sociali e politiche dei tumultuosi anni ’70.

Pochi comandi, non tantissimo gameplay, ma tanti dialoghi profondi ed introspettivi e tantissimi possibili filoni con altrettanti finali che porteranno il giocatore a intraprendere inseguimenti, traffici di droga o corse clandestine. Il tutto trattando temi problematici come aborto, fede e terrorismo. Una intensa storia che potrebbe essere l’ideale sostituta di un film nel caldo del letto, dato che il gioco si prepara a raggiungere, dopo Steam e PlayStation 4, anche Xbox One e Nintendo Switch.

La paura fa VR: Follia Dear Father

Non c’è panoramica indie che non contempli anche qualche (in)sano gioco survival a tema horror. Follia Dear Father, sviluppato da Real Game Machine è stato il più disturbante soprattutto per la possibilità di provarlo in realtà virtuale. L’inquietudine della immersione totale enfatizza ancora di più l’angoscia e la paura di un titolo dalla fattura davvero notevole. Il gioco è ancora in fase Alpha, ma già mostra un carattere molto forte.

Alla domanda sul fattore distintivo del gioco, gli sviluppatori hanno affermato che il gioco offre una notevole libertà di azione e non presenta una linea unica di avanzamento. Il giocatore può scegliere volta per volta il mondo migliore per schivare i personaggi.

Nowhere

Altro titolo a tema horror è Nowhere, progetto d nel quale vestiremo i panni di un ex-ospite di un orfanotrofio per scoprire i misteri dietro della struttura, ora abbandonata. Il progetto è sviluppato dall’accademia iMasterArt operante in molti campi del mondo multimediale che ogni anno dà ai suoi studenti la possibilità di cimentarsi in questo tipo di realizzazione e ai più meritevoli di portare avanti il proprio progetto internamente alla scuola.

Propri questo è il più interessante valore aggiunto di questo gioco: un titolo interamente sviluppato da studenti interni all’accademia per insegnare loro non solo lo sviluppo di un gioco, ma anche come proporlo al pubblico all’interno di manifestazione come Milan Games Week.

Escape from Salem

Dalla penna del mio collega Carlo Apuzzo arriva anche una panoramica su un altro interessante titolo a tema paranormale.

Stregoneria e uomo non sono mai andati d’accordo. Novelle, racconti e passati settecenteschi in balia di vicende surreali hanno sempre scaturito un particolare interesse nella nostra vita. Ed è lì che Escape from Salem ci porta.

Ambientato nelle foreste sperdute di una cittadina gotica, i ragazzi italiani di Pallas Studio ci accompagnano in una soffice ma intrigante avventura grafica a scorrimento orizzontale dove vestiremo le sorti di una protagonista alle prese con la stregoneria, una cittadina che tenta di rapirla ed un corvo misterioso che ci guiderà nei segreti più profondi di Salem. Previsto su PC con la possibilità di un arrivo su console, Escape from Salem può risultare un progetto interessante, sebbene alle spalle ci siano diversi lavori da sistemare.

Il colore è tutto: All Star Fruit Racing

Passare dalle tonalità cupe degli horror alle coloratissime isole di All Star Fruit Racing è forse un passaggio ardito, ma utile dare una idea di quanto sia variopinto e allegro questo racing game sviluppato da 3DClouds che dietro un concept molto familiare nasconde una discreta profondità soprattutto nel sistema dei power up.

22 piste, 23 personaggio e circa 40.000 customizzazioni possibili dei veicoli sono solo alcuni dei numeri di questo titolo già disponibile in early access su Steam che verrà pubblicato in versione definitiva entro quest’anno e che presto sarà disponibile anche su console.

Secondo gli sviluppatori il valore più grande del gioco è che ogni giocatore avrà a disposizione lo stesso avanzamento di esperienza e potrà quindi essere competitivo anche se si approccia al gioco più tardi rispetto ad altri.

Slime ‘n’ Swipe

Ancora colori e personaggi simpatici con Slime and Swipe un endless game, sviluppato da Syntactic Sugar, piccolo nei contenuti ma dal cuore grande. Obiettivo è riempire ad ogni livello l’ampolla del colore dello slime, simpatici esserini multicolore, ed evitare che quelli di colore diverso o in nemici del gioco vi intralcino nel vostro obiettivo.

Il gioco dovrebbe essere presto disponibile per dispositivi mobile in una versione free-to-play. I due punti forti sono la simpatia iconica degli slime e un tributo alla storia del videogioco con uno dei piccoli esserini che ha una colorazione che ricorda quella del primo Game Boy.

Forma.8

Tornando un po’ ai colori più scuri, Forma.8, sviluppato da Mixed Bag, che ci offre una avventura con un sistema di progressione ereditato dai metroidvania che ci metterà alla guida di una piccola sonda alla ricerca di una fonte di energia su di un pianeta ostile. Un sistema di gioco molto semplice e pulito che porta.

Un titolo dalle atmosfere molto rilassanti con una colonna sonora gradevolissima che è già disponibile su diverse piattaforme e che in fiera abbiamo potuto provare su Nintendo Switch e c’è da dire che l’anima ibrida della console si sposa ottimamente con il gioco. Inoltre parlando con gli sviluppatori abbiamo potuto scoprire che sviluppare sulla nuova piattaforma Nintendo è davvero molto facile e l’unica sfida reale è quella di programmare il gioco per tutte le combinazioni di controlli.