Agents of Mayhem è l’atteso spin-off della serie Saints Row. Il titolo si distacca in parte da quanto visto e giocato nel famoso franchisee ma, per chi ha amato la serie, potrà sicuramente apprezzare questa avventura dinamica sviluppata da Volition.
Agents of Mayhem è un gioco che cattura fin da subito l’attenzione del giocatore grazie a colori sgargianti e vivi ed un gameplay molto funzionale. Preparate le armi e sistematevi le divise agenti, il vostro momento è arrivato!

TRAMA: IL BUONO ED IL CATTIVO

Agent of MAYHEM (Multinational AgencY for Hunting Evil Masterminds) si presenta al giocatore con una delle trame più basilari e lineari di sempre. Un gruppo semi terroristico di nome Legion (League of Evil Gentlemen Intent on Obliterating Nations)  ha soggiogato ogni nazione sottomettendo di fatto l’intera popolazione sotto il loro controllo.


Per cercare di contrastare questo impero avremo a disposizione gli Agenti di Mayhem, un team di patrioti e non guidati dalla bella Persephone Brimstone. Nella Ark, base operativa della Mayhem, avremo quindi dodici agenti provenienti da ogni angolo del globo per contrastare questa minaccia.
Ogni personaggio avrà la sua storia, un suo motivo per essere diventato un agente della Mayhem e durante le varie quest potremo capire al meglio il background di ciascuno di essi.
Tutto inizia a Seoul, una delle pochissime città non ancora caduta sotto il controllo della Legion. Tra missioni primarie e secondarie riusciremo man mano ad entrare in una storia banale, ma ben assortita.


Agents of Mayhem è di fatto un gioco infarcito di cliché, con i protagonisti che vestono perfettamente gli stereotipi di quanto visto in trent’anni di cinema, sia lato Agenti che Legion.
Tra personaggi-macchiette, battute sopra le righe, volgarità, allusioni sessuali e razzismo, la storia è sicuramente godibile anche grazie all’attento lavoro del team di sviluppo. Il gioco infatti riesce sapientemente a narrare gli avvenimenti principali ed i flashback in una sorta di cartone animato che ben si sposa con la scelta stilistica del gioco.


La trama in sé non riesce a stimolare nulla che non sia già conosciuto e visto puntando di fatto tutto sull’estremizzazione di personaggi e situazioni. Questo elemento alla lunga potrà stancare considerando che nessuno degli agenti risulterà credibile rimanendo confinato nel suo stato di macchietta.

I DODICI APOSTOLI

I dodici agenti non saranno selezionabili fin dall’inizio, ma sbloccabili durante le nostre missioni. Questo aspetto da al gioco una buona flessibilità invogliando il giocatore a non “fossilizzarsi” sul primo trio costruito per affrontare il nemico. Volition ha studiato un sistema di combattimento che si basa sulla rotazione di tre personaggi scelti prima di iniziare ogni missione. Questo aspetto riesce ad ampliare ed arricchire il gameplay mettendoci pad alla mano una quantità enorme di soluzioni.


Ogni agente ha a disposizione nove abilità di cui tre speciali, tre per l’arma e tre passive. Potremo equipaggiate altrettante Tecnologie Legion ed altri bonus passivi che donano ulteriore potenza ai nostri eroi. Ovviamente il gioco dispone di un sistema di crescita di livello che ci permetterà di
potenziare altre statistiche, tra cui un bonus di squadra esclusivo per ogni agente. Questo aspetto potrà mettere in difficoltà i giocatori alla ricerca del “trio” perfetto perché ogni agente dovrà guadagnarsi sul campo l’esperienza per salire di livello.


Una volta scesi in missione il gioco si presenta come un sandbox in terza persona con tutti i classici elementi per muoverci nella mappa, tra cui auto e mezzi blindati, e vari check point per iniziare le nostre missioni.
L’azione del gioco è frenetica e dovremo essere abili a scambiare gli agenti per sfruttarne la meglio le potenzialità con determinati nemici. In caso di morte di uno degli agenti potremo resuscitarlo con i Mayhem Fleurs, presenti sulla mappa, o terminare la missione con i restanti agenti. Una volta tornati all’Ark gli agenti morti verranno automaticamente riportati in vita (cosa consigliata prima di iniziare una nuova missione).

SEOUL: LUCI E COLORI

La mappa di gioco non è vastissima ma abbastanza grande da poter esser goduta anche dalle persone più esigenti.
Grazie ai mezzi a disposizione degli agenti sarà possibile muoversi con facilità e velocità evitando i consueti posti di blocco Legion, utili per fare esperienza, ma che di fatto non muovono la progressione della storia. Nella città avremo vari box in cui recuperare materiale per i nostri progetti e di 350 frammenti di materia oscura, essenziali per potenziare i nostri agenti.


La trama principale è sicuramente ben articolata e varia mentre le missioni secondarie alla lunga potranno stancare. Avremo assalti ai covi Legion, consegne prioritarie a piedi o in auto, salvare ostaggi o rendere sicure determinate zone. Tutte queste attività di fatto non riescono ad incidere come la trama o il background assortito dei vari agenti.
Non mancheranno le consuete skin per abbellire e differenziare i nostri agenti, dai costumi al look delle armi ma, sfortunatamente, tutto questo bello e laborioso sistema sarà confinato nella nostra tra le nostre “mura di casa”.

COOP DOVE SEI?

Una volta iniziato il gioco ci si domanda subito quanto sarà bello e tamarro il multiplayer o, meglio ancora, la modalità cooperativa. Potete fin da subito abbandonare qualsiasi desiderio o velleità su una possibilità di divertirci in compagnia dato che nel gioco non è presente una modalità online.


L’unica cosa che potrà unire in maniere asincrona i giocatori saranno i contratti online, in cui potremmo collaborare con altri giocatori per raggiungere degli obiettivi comuni, ottenendo così ricompense utili per potenziare l’Ark e gli agenti. Il gioco, una volta finita la storia e side quest visitando ogni cunicolo di Seoul, non avrà molto da offrire se non portare al level cap ogni agente (il quarantesimo).

ENGINE E TECNICA

Come tutti avranno notato in Agents of Mayhem a far da padrone è il cel-shading. Questa modalità si sposa perfettamente con il tipo di gioco proposto. I grandi spazi ed i colori accesi danno quel tocco di classe in più a gioco e rimane quella preferenza per il colore viola tipica della serie madre.


L’engine si comporta bene anche nelle scene più concitate anche se è da sottolineare che i pattern di attacco dei nemici non risultano poi così elaborati e sofisticati. I livelli di difficoltà del gioco sono tanti, forse anche troppi, ma consentono di aumentare man mano il grado di sfida ed i premi una volta completata la missione.
Agents of Mayhem andrà per forza di cose giocato in inglese, la qualità dei testi e delle battute sono di ottima fattura con caratterizzazione di accenti, compreso l’italiano, che daranno quel tocco di classe in più. Presenti i sottotitoli in italiano per chi non mastica bene la lingua anglosassone.


Chiude il comparto sonoro caratterizzato da un buon crossover di generi che culminano con le due main theme dei Mayhem. Buone le campionature di gioco che arricchiscono la già colorata Seoul.

CONCLUDENDO

Agents of Mayhem è un gioco che non si risparmia. Chiassoso al punto giusto e decisamente divertente il titolo sviluppato da Volition ha tutte le carte in regola per essere un nuovo punto di riferimento. Una trama semplice e diretta ed un gameplay che offre svariate modalità di approccio rendono questo titolo un’ottima, se non la migliore, alternativa ai più classici del genere.
Per gli amanti della serie Saints Raw questo titolo è un must nonostante la mancanza di una modalità cooperativa che avrebbe potuto espandere ulteriormente l’esperienza di gioco.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve